Neuroscienze e dipendenze - Dipartimento per le politiche antidroga
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La ricerca del<strong>le</strong> neuroscienze<br />
sul<strong>le</strong> <strong>dipendenze</strong>: un prospetto<br />
<strong>per</strong> una futura analisi etica e politica<br />
Wayne Hall 1<br />
Lucy Carter 1<br />
Katherine I. Mor<strong>le</strong>y 1<br />
1<br />
Office of Public Policy and Ethics, Institute for<br />
Mo<strong>le</strong>cular Bioscience, The University of<br />
Queensland, St. Lucia Qld, 4072, Brisbane,<br />
Australia<br />
Le crescenti evidenze secondo cui numerosi fenomeni additivi hanno una<br />
base genetica e neurobiologica promettono un miglioramento del<strong>le</strong> risposte<br />
della società alla dipendenza, cosa che sol<strong>le</strong>va importanti questioni etiche e<br />
di politica socia<strong>le</strong>. Uno dei maggiori potenziali effetti benefici di ta<strong>le</strong> ricerca<br />
è il miglioramento del trattamento della tossicodipendenza ma, al fine di<br />
condurre la ricerca necessaria <strong>per</strong> realizzare questa promessa, sarà opportuno<br />
rivolgere i dubbi etici sol<strong>le</strong>vati sulla capacità del<strong>le</strong> <strong>per</strong>sone dipendenti di dare<br />
consenso libero e informato a partecipare agli studi che prevedono la somministrazione<br />
di sostanze stupefacenti. La ricerca del<strong>le</strong> neuroscienze sul<strong>le</strong> dipendenza<br />
promette di trasformare il lungo dibattito tra la mora<strong>le</strong> ed il modello<br />
medico della dipendenza fornendo una spiegazione causa<strong>le</strong> dettagliata in termini<br />
di processi cerebrali. Dobbiamo evitare che modelli causali della dipendenza<br />
vengano fraintesi come modelli di <strong>politiche</strong> sociali <strong>per</strong> gli sprovveduti,<br />
dobbiamo evitare cioè di identificare la minoranza della comunità che è geneticamente<br />
e biologicamente vulnerabi<strong>le</strong> alla dipendenza e quindi può trascurare<br />
<strong>le</strong> opzioni di politica socia<strong>le</strong> <strong>per</strong> ridurre la dipendenza, tra cui <strong>le</strong> <strong>politiche</strong><br />
di controllo della droga. I rendiconti causali della dipendenza forniti<br />
dal<strong>le</strong> neuroscienze e dalla ricerca genetica potrebbero inoltre essere visti come<br />
giustificativi dell’uso di farmacoterapie e vaccini contro la droga sotto coercizione<br />
<strong>le</strong>ga<strong>le</strong>. I neuroscienziati devono inoltre, anticipare <strong>le</strong> questioni etiche<br />
che possono subentrare se <strong>le</strong> conoscenze che essi producono trasmettono interventi<br />
che accrescono <strong>le</strong> capacità cognitive e altre facoltà umane. I progressi<br />
nell’imaging del cervello che ci consente di identificare i soggetti dipendenti<br />
o di predire il rischio futuro di dipendenza sol<strong>le</strong>verà preoccupazioni sulla possibi<strong>le</strong><br />
invasione della privacy, sull’uso dei dati di neuroimaging da parte di<br />
terzi, sui poteri dei giudici nel costringere gli imputati a sottoporsi a tali test,<br />
e sulla protezione del consumatore da una eccessiva interpretazione dei risultati<br />
del test. Dato il forte interesse pubblico e dei media verso i risultati della<br />
loro ricerca, i neuroscienziati e i genetisti hanno un obbligo mora<strong>le</strong>, e un interesse<br />
professiona<strong>le</strong>, a minimizzare i comuni malintesi del loro lavoro presenti<br />
nei media che potrebbero tornare a loro danno.<br />
INTRODUZIONE<br />
Titolo origina<strong>le</strong>:<br />
“Neuroscience research on the addictions: a<br />
prospectus for future ethical and policy analysis” -<br />
Addictive Behaviours 29 (2004) 1481-1495.<br />
Traduzione a cura di:<br />
Unità di <strong>Neuroscienze</strong>, <strong>Dipartimento</strong> del<strong>le</strong><br />
Dipendenze, ULSS 20 Verona<br />
La dipendenza da alcol, tabacco e droghe il<strong>le</strong>gali costituisce un prob<strong>le</strong>ma tra<br />
gli adulti in numerose società sviluppate. Negli Stati Uniti (Anthony & Helzer,<br />
1991; Helzer, Burnam, & McEvoy, 1991; Kess<strong>le</strong>r et al., 1994) e in Australia<br />
(Andrews, Henderson, & Hall, 2001) in qualsiasi anno circa il 25%<br />
degli adulti hanno una dipendenza da tabacco, il 7% da alcol, e il 2% da sostanze<br />
il<strong>le</strong>cite. La dipendenza da tabacco contribuisce in maniera sostanzia<strong>le</strong>