Neuroscienze e dipendenze - Dipartimento per le politiche antidroga
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STUDIO DEI MECCANISMI NEURO-COGNITIVI SOTTESI ALLA TOSSICODIPENDENZA CON UTILIZZO DI TECNICHE AVANZATE… - 157<br />
ANALISI DELLA STRUTTURA CEREBRALE<br />
Lo studio del<strong>le</strong> alterazioni cerebrali si configura come un<br />
successivo comp<strong>le</strong>tamento del<strong>le</strong> acquisizioni con fMRI,<br />
e necessita di acquisizioni volumetriche di RM <strong>per</strong> lo<br />
studio di parametri quantitativi (ad esempio, analisi<br />
dello spessore cortica<strong>le</strong> del tessuto cerebra<strong>le</strong>), al fine di<br />
valutarne <strong>le</strong> caratteristiche morfometriche. L’utilizzo di<br />
macchinari RM ad alto campo magnetico <strong>per</strong>mette di<br />
ottenere immagini dettagliate della struttura cerebra<strong>le</strong>,<br />
analizzabili poi da software dedicati <strong>per</strong> la visualizzazione<br />
e il confronto del<strong>le</strong> diverse componenti cerebrali<br />
(materia grigia e bianca). Questi parametri, integrati e<br />
correlati a quelli ottenuti dagli screening neuropsicologici<br />
atti a valutare <strong>le</strong> funzioni cognitive, <strong>per</strong>mettono di<br />
avere informazioni scientifiche su tutte <strong>le</strong> strutture corticali<br />
e sottocorticali. Nello specifico, lo studio dello<br />
spessore cortica<strong>le</strong> unitamente al<strong>le</strong> indagini strutturali<br />
tramite ricostruzione del<strong>le</strong> fibre di sostanza bianca (Diffusion<br />
Tensor Imaging, DTI), dello studio dei metaboliti<br />
cerebrali (Spettroscopia, MRS) e del<strong>le</strong> variazioni di<br />
flusso sanguigno cerebra<strong>le</strong> (Arterial Spin Labeling, ASL),<br />
<strong>per</strong>mette di arrivare ad una precoce definizione dei marker<br />
neurali che caratterizzano un cervello che assume o<br />
ha assunto droghe.<br />
o settimana<strong>le</strong> di cannabis. Grazie all’utilizzo di una RM<br />
ad alto campo magnetico (3.0 Tesla), è stato possibi<strong>le</strong> ottenere<br />
una mappa dello spessore della corteccia cerebra<strong>le</strong><br />
di questi giovani. La mappa è stata confrontata con<br />
quella ottenuta da un gruppo di ragazzi di pari età non<br />
dipendenti da droghe. I risultati hanno mostrato una<br />
netta riduzione dello spessore cortica<strong>le</strong> (aree in blu nella<br />
Figura 4) soprattutto nel<strong>le</strong> regioni temporo-mesiali e parietali,<br />
nei ragazzi che fanno uso di cannabis. Le regioni<br />
temporo-mesiali normalmente coinvolte nel<strong>le</strong> capacità di<br />
memoria e di apprendimento risultano quindi alterate,<br />
assieme al<strong>le</strong> aree di controllo motorio (lobo parieta<strong>le</strong>). Si<br />
spiegano così i deficit comportamentali (apatia, ral<strong>le</strong>ntamento<br />
motorio) e cognitivi (smemoratezza, ral<strong>le</strong>ntamento<br />
del pensiero) il più del<strong>le</strong> volte riscontrati nei soggetti<br />
che fanno uso di cannabis.<br />
ALTERAZIONI DELLO SPESSORE CORTICALE<br />
Il primo studio che esamina l’influenza dell’uso della<br />
cannabis sulla “girificazione” del cervello, ossia la formazione<br />
dei giri e dei solchi cerebrali, è stato pubblicato da<br />
un team di ricercatori spagnoli che hanno studiato la<br />
morfologia del cervello in un campione di trenta ragazzi<br />
utilizzando la RM (Mata et al. 2010), <strong>per</strong> determinare se<br />
gli ado<strong>le</strong>scenti e i giovani che ne fanno uso abbiano anomalie<br />
cerebrali. I ricercatori hanno confrontato la conformazione<br />
struttura<strong>le</strong> dell’encefalo di questi ragazzi con<br />
un gruppo di quarantaquattro volontari sani.<br />
I risultati ottenuti dalla ricostruzione della morfologia<br />
cerebra<strong>le</strong> hanno dimostrato che assumendo cannabis, si<br />
assiste ad una riduzione dei solchi cerebrali in entrambi<br />
gli emisferi, oltre ad uno spessore cortica<strong>le</strong> più sotti<strong>le</strong> nel<br />
lobo fronta<strong>le</strong> destro.<br />
La formazione dei giri e dei solchi del cervello rappresenta<br />
un norma<strong>le</strong> processo evolutivo, mentre l’uso di<br />
cannabis in giovane età sembra portare ad importanti alterazioni<br />
morfologiche e asimmetrie emisferiche, che si<br />
manifestano attraverso una ral<strong>le</strong>ntata girificazione cerebra<strong>le</strong>.<br />
Un cervello sotto l’effetto della cannabis sembra<br />
infatti ral<strong>le</strong>ntare o alterare il suo norma<strong>le</strong> processo evolutivo,<br />
mostrando una morfologia prematura, simi<strong>le</strong> <strong>per</strong><br />
struttura ad un cervello di età inferiore rispetto alla propria<br />
tappa evolutiva.<br />
Sono stati reclutati presso l’Unità di <strong>Neuroscienze</strong> di<br />
Verona alcuni giovani ragazzi che fanno uso quotidiano<br />
Fonte: Unità di <strong>Neuroscienze</strong>, <strong>Dipartimento</strong> Dipendenze ULLS 20 Verona (Work in progress)<br />
Figura 4.<br />
Rappresentazione tridimensiona<strong>le</strong> della mappa di spessore cortica<strong>le</strong> dell’emisfero<br />
destro. La mappa mostra il grado di spessore della corteccia in ado<strong>le</strong>scenti<br />
che fanno uso di cannabis. La scala colorimetrica a destra dell’immagine indica,<br />
in millimetri, lo spessore nel<strong>le</strong> diverse aree. Le zone blu corrispondono al<strong>le</strong> aree<br />
cerebrali con più ridotto spessore (aree temporo-mesiali indicate dalla freccia).<br />
La <strong>per</strong>dita di tessuto cortica<strong>le</strong> in queste aree causa deficit nella capacità di memorizzazione<br />
e di apprendimento.<br />
SPETTROSCOPIA MULTINUCLEARE<br />
DELL’ENCEFALO<br />
La spettroscopia con tecnica di Risonanza Magnetica<br />
(MRS) è un metodo di studio neuroradiologico non invasivo<br />
di recente applicazione clinica che consente di ottenere<br />
informazioni metaboliche e istologiche ultrastrutturali<br />
in vivo del tessuto in esame. Le prime applicazioni<br />
medico-biologiche risalgono agli anni settanta, applicate<br />
allo studio dei liquidi biologici.<br />
Solo nell’ultimo decennio vi è stato un rapido e progressivo<br />
utilizzo della MRS in ambito clinico, grazie allo<br />
sviluppo di software che integrano <strong>le</strong> comuni apparecchiature<br />
RM e che consentono di acquisire questo tipo<br />
di informazioni in tempi contenuti. La spettroscopia<br />
RM dell’encefalo <strong>per</strong>mette di ottenere informazioni sulla<br />
funzione cerebra<strong>le</strong> identificando diversi metaboliti sulla<br />
base del loro contenuto protonico. Il principio chimicofisico<br />
su cui verte la metodica si basa sul principio se-