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pratiche d'integrazione. l'inserimento degli studenti ... - Centro COME

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agazzi che compiono, al tempo stesso, un viaggio di migrazione e un viaggiodi autonomia e ridefinizione identitaria. Vengono presentati spesso gliinsuccessi scolastici, le condizioni di marginalità in cui si trovano i minoristranieri di alcuni gruppi, le espressioni di un disagio più o meno visibile.Anche in Italia vi è il rischio che si verifichino i processi di downward assimilation,termine con cui Portes e Rumbaut definiscono l’assimilazione verso ilbasso dei giovani figli di immigrati negli Stati Uniti (Portes e Rumbaut 2001).Ragazzi che migranol tema del viaggio è cruciale nelle storie <strong>degli</strong> adolescenti e dei giovani cheabitano le “terre di mezzo”: viaggio e spostamento reale dai luoghi dell’infanziae viaggio simbolico, tra riferimenti, aspettative e messaggi differenti.A differenza di altri Paesi europei, caratterizzati da una maggiore omogeneitànazionale della popolazione straniera, nel nostro Paese vi è stata da subitouna pluralità delle provenienze: ben 191 sono le nazionalità individuate fra glialunni stranieri che frequentano le scuole italiane. La mappa “etnica” dellepresenze dei minori cambia inoltre molto rapidamente e segue i flussi deiricongiungimenti famigliari, delle nuove migrazioni, della stabilizzazione dellecomunità. La graduatoria <strong>degli</strong> alunni stranieri presenti nella scuola italianaha visto per anni al primo posto i marocchini, sopravanzati qualche annofa dagli albanesi, questi a loro volta superati di recente dai rumeni. La diversaorigine nazionale è spesso alla basedella rappresentazione e della categorizzazionesociale e culturale che il contesto diaccoglienza elabora e proietta sugli adultie sui minori e naturalmente dell’auto-rappresentazionedei ragazzi stranieri chepuò condizionare il loro percorso di inserimento.Vi sono gruppi penalizzati da stereotipinegativi, altri convivono con uno stigmameno marcato e sono, in un certo senso,quasi invisibili; altri ancora godono di unostereotipo “positivo”, pur se collocati semprein posizione di subalternità e funzionalità.Queste “etichette etniche” possono esseresoggette a variazioni e a cambiamentinel tempo e dipendono da fattori diversi: gliepisodi di cronaca che enfatizzano i tratti ele appartenenze, i messaggi dei media, il climasociale di una città o di una zona. L’appartenenzaa uno stesso gruppo può inoltreessere un fattore “invisibile e neutro” in unalocalità ed essere stigmatizzata in un’altra.Alla pluralità delle provenienze, si accompagnaanche la varietà dei viaggi e delle storie.16

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