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pratiche d'integrazione. l'inserimento degli studenti ... - Centro COME

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Allegato 1ALLEGATO 1 - Estratto protocollo di accoglienza - IPSSCT. “Marignoni-Polo”, MilanoUNA SCUOLA APERTA AL MONDO E AL FUTURONON PIU’ STRANIERI MA NUOVI ITALIANIIl Progetto sull’inserimento ed integrazione <strong>degli</strong> alunni stranieri è in atto nell’ Istituto ormai damolto tempo e l’aumento sempre più considerevole di ragazzi non italofoni ha fatto nascere nelcorso di questi anni l’esigenza di una specifica progettazione che ingloba una didattica funzionalealla massiccia presenza dell’utenza straniera.Il numero di alunni stranieri in tutto l’istituto nel 2009-2010 è passato dal 59,36% al 65,21% <strong>degli</strong>alunni frequentanti. Tuttavia, nel primo e nel secondo anno la percentuale resta ferma al 68,77%dell’a.s. 2008/2009 così come la percentuale <strong>degli</strong> alunni neoarrivati e da alfabetizzare rimarrà piùo meno invariata al 32,65% rispetto allo scorso anno scolastico.L’istituto per la sua collocazione in zone strategiche per l’immigrazione (via Melzi d’Eril è vicina avia Paolo Sarpi e via Demostene è vicina a via Padova) concentra etnie provenienti soprattuttodalla Cina, dall’America Latina e dalle Filippine anche se sono in aumento i gruppi provenienti dalNord Africa, dallo Sri Lanka e dai paesi dell’Est europeo.L’utenza, quindi, è estremamente composita con problematiche particolari per ciascuna etnia. Ledifficoltà incontrate negli anni passati hanno imposto la ricerca di sempre nuove strategie diintervento, il più possibile appropriate alle situazioni che via via si sono manifestate. Nel correnteanno scolastico è stato riattivato il Progetto NON UNO DI MENO in collaborazione con la Provinciadi Milano che comprende i LABORATORI di ELLEDUE rivolti agli alunni stranieri neoarrivati e loSPORTELLO MEDIAZIONE LINGUISTICA.Le risposte che siamo tenuti a dare richiedono comunque una radicale riorganizzazione del lavoro<strong>degli</strong> insegnanti e dei consigli di classe: a livello di programmazione, infatti, si deve tener conto deldiverso grado di conoscenza della lingua italiana dei ragazzi, destinati peraltro a mutare nel corsodell'anno per numero e composizione in base alle richieste di iscrizione di neoarrivati. Già dall’annoscolastico 2007/2008, alla luce di quanto emerso sugli abbandoni e sul numero sempre crescentedi alunni stranieri neoarrivati, si è pensato di organizzare non solo interventi sui ragazzi stranierima anche di coinvolgere le loro famiglie così come succede per i ragazzi italofoni.Questa necessità è nata dalla riflessione che l’apprendimento della L2 inizia nei contesti sociali incui vivono i ragazzi (famiglia – scuola – ecc.) e non può avvenire solo con l’inserimento dei ragazzinelle classi. L’apprendimento dell’italiano, come si sa, non è un problema esclusivo <strong>degli</strong>insegnanti di lingua, ma deve coinvolgere tutti i docenti della classe. Si impara l’italiano anchedurante l’ora di matematica, scienze, economia aziendale, diritto ed …educazione fisica. Èimportante, però, che non solo il contesto scolastico (aperto, curioso ed anche affettuoso) bensìanche quello sociale di riferimento, soprattutto la famiglia, sia coinvolto affinché i ragazzi, dopoaver attraversato la fase del silenzio, possano trovare il necessario stimolo alla produzionelinguistica e alla elaborazione cognitiva con la lingua italiana. Occorre organizzare eadoperarsi per creare un clima di dialogo e ascolto, attraverso la conoscenza della storiapersonale e familiare <strong>degli</strong> alunni non italofoni. Il progetto per il prossimo anno scolastico prevede,oltre alla continuità <strong>degli</strong> interventi sugli <strong>studenti</strong> stranieri, un ampliamento delle azioni dedicate ailoro familiari attraverso la costituzione di unlaboratorio di L2 pomeridiano e/o serale preparatorio alla certificazione delle competenzedell’italiano L2, l’apertura settimanale di uno sportello mediazione culturale e l’attivazione diiniziative dedicate ai genitori, italofoni e stranieri, volte a favorire l’integrazione culturale, lasocializzazione e lo scambio di esperienze comuni.Modalità di realizzazioneAccoglienza, integrazione e tutoringincontri personali con gli <strong>studenti</strong> e le famiglie dei neoarrivati con l’aiuto del mediatore culturaleattuazione di interventi didattici di italiano L2Interventi di sostegno allo studio per facilitare l’apprendimento e organizzazione di attività direcupero IDEI e/o sportello didatticoInterventi per superare le difficoltà di integrazione scolastica e sociale, favorendo il confronto conle altre culture attraverso lo scambio di esperienze anche con le famiglietutoraggio <strong>degli</strong> <strong>studenti</strong> stranieri a cura del referente di progetto.Rapporti con il territorio88

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