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FuoriAsse #20

Officina della cultura

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attraverso Twitter raccontava il divenire delle<br />

manifestazioni fino a scrivere in un ultimo messaggio<br />

d’essere stato ferito per poi apparire,<br />

pochi istanti dopo, riverso per strada e senza<br />

vita».<br />

Durante le proteste del 2014 si sono<br />

registrati 42 morti, di cui 20 uccisi da<br />

colpi di pistola, e un numero imprecisato<br />

di feriti. Nessuno fino ad oggi è stato<br />

perseguito dalla giustizia per queste<br />

morti.<br />

«Avevo la macchina fotografica fra le mani e<br />

passai tutto il giorno a fare fotografie, fotografie<br />

che poi ho postato sui social. Quando mi sono<br />

reso conto che alcune erano diventate virali e<br />

ho letto i commenti alle stesse ho capito che nel<br />

Paese mancava un’informazione su quello che<br />

succedeva. I social erano l’unico spazio dove<br />

poter scrivere e ricevere notizie fuori dal controllo<br />

del potere.<br />

Come nel 2014 anche oggi informare<br />

sui fatti della protesta in Venezuela è<br />

©Horacio Siciliano<br />

qualcosa di più che raccontare dei fatti<br />

di cronaca, è quasi diventarne parte,<br />

proprio perché la reazione del governo e<br />

dei suoi apparati di repressione sugli<br />

accadimenti di questi giorni non permette<br />

di svolgere un lavoro di “semplice”<br />

cronista di un fatto:<br />

©Horacio Siciliano<br />

FUOR ASSE<br />

100<br />

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