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FuoriAsse #20

Officina della cultura

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Riflessi teorie, immagini, testi della mutazione<br />

Metropolitani<br />

a cura di<br />

Caterina Arcangelo<br />

@Ayatullah R. Hiba<br />

Riflessi Metropolitani è uno spazio virtuale di confronto e incontro in cui raccoglieremo<br />

differenti contenuti, utilizzando diverse forme di espressione – dalla scrittura alle immagini,<br />

dal video alla fotografia.<br />

Se osserviamo i cambiamenti che, nel corso di questi ultimi decenni, hanno portato alla<br />

riorganizzazione della vita sociale, se ci avviciniamo al concetto di spazio sociale, emergeranno<br />

delle peculiarità che rendono necessaria una riflessione sociologica sui luoghi.<br />

Lo stesso George Hazeldon – architetto di origine britannica – nel suo sogno di costruire<br />

una città che sia una riproduzione moderna di quelle che erano le antiche fortezze medievali,<br />

ci permette di osservare che, oggi, uno dei problemi più grandi che attanaglia l’essere<br />

umano è proprio la ricerca di sicurezza.<br />

All’idea di sicurezza si unisce, però, anche una nuova concezione, che incide forse più profondamente<br />

e che ha a che fare con l’azzeramento di ogni differenza.<br />

Zygmunt Bauman in La solitudine del cittadino globale, facendo riferimento a Michail<br />

Bachtin, scrive: «Ciò che aveva trovato, là dove nasce il potere, era una paura cosmica: del<br />

tutto simile alla paura “tremenda” di Rudolph Otto e parzialmente simile alla paura “sublime”<br />

di Kant». In effetti lo stretto legame postulato da Bachtin tra paura e potere non può<br />

che guidare il nostro ragionamento a quello che è anche lo sfaldamento dell’individualità (la<br />

paura così come il riso sono stati mediati, scomposti e suddivisi in tanti piccoli elementi e<br />

infine «privatizzati»), ponendoci quindi nella controversa e delicata situazione di domandarci<br />

come i nostri sentimenti possano, nell’era della globalizzazione, combaciare con l’idea di<br />

libertà individuale.<br />

È quindi anche sull’assenza delle differenze – fattore quest’ultimo che determina, contraddistingue<br />

e rende simili le periferie metropolitane – che si vuole porre l’attenzione.<br />

Che cosa sono i luoghi? Come percepiamo, o meglio viviamo uno spazio che, sulla scia di<br />

Newton, non possiamo pensare come separato dalla sfera sociale?<br />

È da questa serie di perplessità che nasce la curiosità di approfondire lo spazio come problema<br />

sociale e, di conseguenza, la necessità di parlare dei luoghi, delle connessioni tra essi<br />

e dei vari significati della presenza umana.<br />

Caterina Arcangelo<br />

FUOR ASSE<br />

13<br />

Riflessi Metropolitani

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