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FuoriAsse #20

Officina della cultura

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FS - Hai svolto attività di ricerca prima<br />

di metterti all’opera?<br />

FM - Sì, molta. Anche se chiamarla ricerca<br />

è un po’ troppo. Direi piuttosto<br />

che una cosa ha tirato l’altra. Ho approfondito<br />

il lavoro di De Seta che mi ha<br />

fatto scoprire Ernesto De Martino, i suoi<br />

viaggi e le sue ricerche antropologiche<br />

(Sud e Magia, La terra del rimorso). Poi<br />

contemporaneamente iniziai a leggere<br />

Orme del Sacro di Umberto Galimberti,<br />

che mi diede una chiave di lettura per<br />

comprendere anche il perché fossi così<br />

attratto da questi riti. Il Kohélet tradotto<br />

da Erri De Luca aggiunse tutta la poesia<br />

e la forza mitologica che cercavo in questa<br />

piccola storia e ha dato anche un significato<br />

al mio lavoro. “Non c’è nulla di<br />

nuovo sotto il sole” è un pensiero semplice<br />

e potente, che ha cambiato anche<br />

il mio modo di approcciarmi al fumetto.<br />

Mi ha permesso di saccheggiare film,<br />

libri, fotografie, documentari e mescolarli<br />

fino a che non si riconoscesse dove<br />

finisse uno e iniziasse l’altro. Così si è<br />

creato questo piccolo mondo fatto di vite<br />

semplici, paesaggi brulli, riti ancestrali,<br />

miracoli, visi incisi dal sole e maschere<br />

misteriose.<br />

FS - Vittorio e Mimino sono i protagonisti,<br />

persone ma anche archetipi: come<br />

hanno agito sulla trama? O è la trama<br />

ad averli plasmati e resi quello che<br />

sono?<br />

FM - Inizialmente i personaggi sono nati<br />

come maschere che dovevano muoversi<br />

ed interagire senza potere sul proprio<br />

destino. Nella scrittura iniziale dovevano<br />

essere delle allegorie. Il pittore senza<br />

braccio in un mondo di braccianti, sempre<br />

di scarto rispetto alla vita del paese.<br />

Il bambino miracolato, curioso e ancora<br />

immerso nella sua credulità. Il nonno,<br />

consumato dalla vita ma allegro e serenamente<br />

rassegnato. Poi, con il disegno,<br />

questi personaggi iniziarono ad avere<br />

delle espressioni, dei caratteri sempre<br />

più personali. Hanno influenzato la trama<br />

facendomi allontanare dal primo<br />

storyboard. Penso sia la parte più magica<br />

e bella del raccontare storie con il<br />

fumetto.<br />

FUOR ASSE<br />

96 Fumetto d’Autore

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