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FuoriAsse #20

Officina della cultura

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specie ideologiae – di un’ideologia che<br />

non reprime la sensibilità poetica, ma<br />

che certamente l’impronta del suo stimolo<br />

– suggerisce di risalire alla sorgente<br />

di tale riflessione, ossia al problema<br />

dell’intelligencija russa e della rivoluzione<br />

bolscevica, individuando in un interesse<br />

politico determinato l’unità e lo<br />

spirito di tutta l’opera» 2 .<br />

Occorre ricordare che Gobetti ha sempre<br />

prestato attenzione alla specificità<br />

dei luoghi sul cui sfondo si colloca un’opera.<br />

L’approfondimento degli studi storiografici,<br />

rivolto alle regioni a lui prossime,<br />

come la Lombardia o lo stesso Piemonte,<br />

lo porta inevitabilmente a cogliere<br />

nel particolare quegli aspetti che determinano<br />

la ricchezza spirituale ed economica<br />

di una nazione. In un articolo<br />

intitolato Regionalismo, arte e cultura,<br />

all’interno del quale si fa riferimento al<br />

pensiero di Mario Chini, autore del poemetto<br />

Tela di ragno (Formiggini,1918),<br />

Gobetti riflette ad esempio sull’importanza<br />

di interpretare artisticamente le<br />

caratteristiche di ogni regione: «Coltivare<br />

l’astratto ideale di un “tipo italiano<br />

unico” (come vuole Settimelli) è amoreggiare<br />

colle nuvole distruggendo e negare<br />

quanto ha di più bello ognuna delle anime<br />

regionali per creare un capolavoro di<br />

impotenza. […] Naturalmente però in<br />

fondo anche l’arte è regionale, in quanto<br />

l’artista è un uomo e non un’astrazione.<br />

Ad ogni modo spiritualmente ed economicamente<br />

la nazione ha ad essere raggruppamento<br />

armonico di libere vite regionali.<br />

Solo così è possibile l’unità. Tale<br />

è il concetto inglese dello stato» 3 . In effetti,<br />

sta proprio nel concetto di reciproca<br />

conoscenza» la straordinaria<br />

apertura di Gobetti.<br />

Tra i russi, Gobetti ammira Puškin per<br />

la sua versatilità, ma ne sottolinea anche<br />

la fragilità e il «tormento». In accordo<br />

con Dostoevskij, ritiene che Puškin<br />

abbia più di altri rappresentato «il morboso<br />

fenomeno della società intellettuale<br />

russa». Ne mette in risalto “quel tipo<br />

negativo di uomo agitato e indomabile”<br />

incapace di credere nelle forze della patria,<br />

che nega la società e allo stesso tem -<br />

po nega se stesso. Puškin, oltre a essere<br />

un osservatore della crisi intellettuale<br />

del Paese, ne è il rappresentante stesso.<br />

La più grande, la più meditata delle sue<br />

opere è, secondo Gobetti, l’Eugenio Onieghin.<br />

Scrive a proposito: «Tutte le sue<br />

effusioni giovanili, tutti i sogni della sua<br />

versatilità sono qui dominati dal controllo<br />

riflessivo di una fantasia equilibrata.<br />

Il tono epico e la capacità di penetrare<br />

la vita popolare sono portati su<br />

uno sfondo contemporaneo» 4 . Un’opera<br />

che Gobetti intende come viaggio «alla<br />

ricerca di se stesso e della Russia» in cui<br />

i protagonisti sono gli «eroi sradicati ed<br />

errabondi».<br />

Per capire la Russia a fondo, bisogna<br />

penetrare nelle profondità della sua<br />

grande letteratura ed è esattamente que -<br />

sta l’operazione che tenta Gobetti. Egli<br />

ricerca una letteratura che sia inscindibilmente<br />

legata alla tradizione e alla forza<br />

della terra, per questo ammirava quegli<br />

autori che «con lo scrupolo e l’umiltà<br />

di un operaio» sono in grado di difendere<br />

il proprio patrimonio letterario e di assolvere<br />

al compito di «padr[i] della letteratura<br />

nazionale». Dopo l’Eugenio Onieghin<br />

pochi altri lavori di Puškin sembrano<br />

compiuti. La figlia del capitano è in<br />

grado di restituire il percorso artistico<br />

dell’autore, che finalmente giunge a «un<br />

tramonto sereno e ragionato». Scrive a<br />

riguardo: «Serba una poesia agreste, un<br />

2 Piero Gobetti, Paradosso dello spirito russo e altri scritti sulla letteratura russa. Introduzione di Vittorio<br />

Strada, Torino, Reprints Einaudi, 1976, p. VII.<br />

3 «Energie Nove», serie I, n. 2, 15-30 novembre 1918, p. 30, nella rubrica «Note e polemiche».<br />

4 Gobetti, Paradosso dello spirito russo e altri scritti sulla letteratura russa, cit., p. 27.<br />

FUOR ASSE<br />

58<br />

Il rovescio e il diritto

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