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FuoriAsse #20

Officina della cultura

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proprio mondo interiore, ciò che del proprio<br />

io si vorrebbe escludere. In Le statue<br />

protagonista è infatti un bambino malato<br />

che, «dolorosamente estraneo» agli altri,<br />

sogna la fuga da sé, dal proprio corpo,<br />

immaginando di galoppare lontano a cavallo,<br />

stretto al petto di un nobile cavaliere:<br />

una statua equestre vista di là dai<br />

vetri, nel cortile di una fonderia, insieme<br />

ad altre statue di «bellissimi animali,<br />

cervi, volpi, levrieri». Figure che, attivate<br />

dall’immaginazione, «infedeli alle apparenze<br />

giornaliere», prendono vita davanti<br />

ai suoi occhi tristi per raccontare «di una<br />

prossima e definitiva guarigione» 8 .<br />

In Canzonetta, la separazione internoesterno<br />

è dispiegata invece fra il mondo<br />

noioso e sorvegliato di Ninì, che frequenta<br />

una scuola aristocratica retta da suore<br />

Ugoline, e gli ultimi tempi «semiromantici»<br />

di seduzioni ed euforie, di cocottes<br />

e café chantants, in una Milano alla<br />

vigilia della Prima Guerra mondiale. Due<br />

realtà separate, ma interattive, sono anche<br />

le esperienze di Angela (quasi «una<br />

sorella maggiore» per Ninì) tutte proiettate<br />

all’esterno – un amoreggiamento proibito,<br />

le piccole fughe che è costretta ad<br />

inventare, le lettere ricevute di nascosto<br />

– e le riflessioni intime di Ninì che quel<br />

mondo di «agitazioni febbrili» e «subitanei<br />

torpori», di «lacrime» e «recitazioni patetiche»,<br />

da cui si sente «esclusa» 9 , cerca di<br />

ricomporre. Sullo sfondo lo scenario di<br />

un’Italia ancora neutrale e la minaccia<br />

della guerra al di là dei nostri confini. La<br />

Cialente indaga il proprio tempo storico<br />

restituendone le ideologie e le contraddizioni<br />

– fra audaci interventisti e ingenui<br />

inconsapevoli della portata del conflitto.<br />

Protagonista di Pamela o la bella estate,<br />

racconto ambientato in Egitto, è una giovane<br />

donna costretta a vivere in un buio<br />

seminterrato mentre le stanze più belle e<br />

©Elena Oganesyan<br />

ariose della casa sono affittate, da un<br />

marito incapace di far fortuna con le sole<br />

proprie risorse, a turisti francesi in vacanza.<br />

Su questa opposizione si gioca<br />

anche il conflitto di una condizione femminile,<br />

spesso sacrificata, che la Cialente<br />

in diversi romanzi problematizza. Una<br />

condizione che conduce Pamela a cercare<br />

altri sbocchi del desiderio, a un tradimento<br />

prima soltanto immaginato, poi<br />

vissuto. Mentre Averkessian, il marito,<br />

assiste muto, chiuso nel proprio dolore,<br />

all’allontanamento della compagna; l’osserverà<br />

di nascosto la notte, «specialmen-<br />

te quando lei ha voglia di dormire per<br />

dimenticare nel sonno il rimorso, le inquietudini,<br />

la delusione». L’opposizione<br />

interno-esterno drammatizza anche il<br />

cambiamento interiore di ciascun personaggio,<br />

nell’impossibilità di tradurlo, di<br />

esprimerlo apertamente nella relazione.<br />

Si fa segno di una distanza con l’intimità<br />

dell’ altro: «dissimulare è penoso»; «dissimulare<br />

è faticoso» 10 .<br />

8 Cialente, Le statue, in Interno con figura, cit. rispettivamente alle pp. 164, 167, 168 e 170.<br />

9 Cialente, Canzonetta, in Interno con figura, cit. pp. 40, 45.<br />

10 Cialente, Pamela o la bella estate, in Interno con figura, cit. pp. 103-104.<br />

FUOR ASSE 49<br />

Il rovescio e il diritto

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