FuoriAsse #20
Officina della cultura
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te, e cioè che il meglio per tutti è che ciascuno<br />
abbia un posto e un ruolo a<br />
questo mondo, come mostra la famosa<br />
storia dell’imperatore che dava l’elemosina<br />
a chiunque gli prediceva vittoria e<br />
successo, e, sgridato da un suo ministro<br />
per questa dabbenaggine, rispose: se<br />
impedissi a un truffatore di fare il suo<br />
mestiere, qualcuno potrebbe decidere<br />
che io non posso fare il mio di imperatore.<br />
Del resto, non era per sprecare tempo<br />
che gli antichi testi religiosi indiani<br />
insegnavano come pregare, come cucinare,<br />
come fare l’amore, e il modo migliore<br />
di rubare. Tutto deve avere un posto.<br />
Ma questo è davvero difficile da capire<br />
oggi: non dico che oggi a un cieco,<br />
in quanto cieco, non sarebbe più chiesto<br />
di essere Omero, dico che oggi a un<br />
uomo, in quanto uomo, è chiesto di<br />
rispettare i numeri paradossali e transfiniti,<br />
inumani, dei programmi aziendali,<br />
o morire. Che è quello che faremo.<br />
Ma dicevo: a Cabeza de Vaca e agli altri<br />
naufraghi venne chiesto di fare i guaritori.<br />
Lì per lì i nostri inorridirono. Non è<br />
possibile, pensarono. Per guarire gli uomini,<br />
pensarono, ci vorrà pure una particolare<br />
investitura sacra, un carisma,<br />
un rapporto protocollato con Dio, o<br />
almeno una laurea o un attestato della<br />
Regione. Ma che potevano fare? Si buttarono.<br />
Meglio: si piegarono. Si piegarono<br />
sui malati. Poi, pregarono con<br />
fervore. Quindi, li toccarono. Quelli<br />
guarirono.<br />
Questo miracolo avviene sullo sfondo di<br />
un naufragio che, a sua volta, avviene<br />
sullo sfondo del più grande genocidio<br />
della storia umana. Questo miracolo,<br />
dunque, avviene sullo sfondo del più<br />
grande naufragio umano. È, quindi, bene<br />
dire subito che questo naufragio, così<br />
come appare fin dalle prime righe di<br />
questo piccolo libro pieno di grande<br />
splendore, coincide con il naufragio del-<br />
la nostra civiltà, ovvero della nostra religione<br />
e della nostra idea di progresso.<br />
La storia della letteratura è piena di<br />
naufragi simili, essendo la storia della<br />
nostra civiltà costantemente costellata<br />
da diversi naufragi della propria religione<br />
così come della propria idea di progresso.<br />
«Ovunque mi volgo è naufragio»,<br />
è, per esempio, scolpito con orrido<br />
distacco nelle pagine del Satirycon, libro<br />
nel quale si predice la fine del mondo<br />
classico ad opera di uomini come Trimalcione,<br />
quei liberti arricchiti e anzi<br />
ricchissimi che, seduti alle loro ultime<br />
cene, potevano annunciare la buona novella<br />
di una speciale spiritualità priapescamente<br />
funerea: a seguire, quindi, i<br />
crolli in borsa, la crisi globale, masse disordinate<br />
di migranti (detti anche barbari),<br />
la fiscalizzazione e paralisi della<br />
società, la schiavitù per debiti e il lavoro<br />
coartato (detto anche servitù). È la fine<br />
della città dell’uomo, gioisce sant’Agosti -<br />
no, a favore di quella di Dio.<br />
Quando non si parla di naufragi, in<br />
letteratura, si usa anche la peste. Oppure<br />
il diluvio. In realtà, sono davvero<br />
molti i modi di dare forma letteraria all’idea<br />
del nostro fallimento e della nostra<br />
dissoluzione, ma ognuno di questi modi,<br />
in fondo, non è altro che una declinazione<br />
dell’immagine del crollo. Il crollo della<br />
torre di Babele, ovviamente. Ovvero,<br />
quella storia in cui viene perentoriamente<br />
affermato che Dio non vuole che<br />
gli uomini si riuniscano tutti all’ombra<br />
di una sola torre. Dio (ci racconta questa<br />
storia) non vuole che gli uomini parlino<br />
una sola lingua, abbiano un solo re,<br />
abbiano una sola religione o, se la religione<br />
è ridotta a questo, un solo mercato.<br />
Dio, in realtà, non apprezza nemmeno<br />
che gli uomini amino un solo Dio. Se<br />
gli uomini (ci dice questa storia) credono<br />
di trovare in una cosa come questa una<br />
FUOR ASSE<br />
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