FuoriAsse #20
Officina della cultura
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Femminilità!!!<br />
di Paolo Poli<br />
estratto da «Kamen’. Rivista di poesia e filosofia» n° 51<br />
«Per secoli le donne hanno svolto<br />
la funzione di specchi dotati della<br />
magica e deliziosa proprietà di riflettere<br />
la figura dell’uomo a grandezza<br />
doppia del naturale». Virginia Woolf<br />
© Diana Nicholette Jeon<br />
A volte è più facile cambiar moda che<br />
cambiar mentalità: se tutti oggi accettano<br />
l’abito unisex, con jeans e maglione<br />
di mattina e di sera, stenta a morire la<br />
vecchia discriminazione tra maschio e<br />
femmina con relativa divisioni di ruoli,<br />
da cui il mito della mascolinità da una<br />
parte e della femminilità dall’altra. Ma<br />
cos’è questa quintessenza prestabilita<br />
della natura femminile se non un’idea<br />
platonica da imitare o meglio una dottrina<br />
fabbricata apposta per rintuzzare<br />
fermenti troppo scomodi? Si sa che la<br />
coscienza del problema genera interesse<br />
per il problema stesso. Uomini e donne<br />
si sono messi a osservare la loro storia<br />
recente anche da questo punto di vista:<br />
l’epoca tra le due guerre mondiali è il<br />
momento meno felice per gli uni e per<br />
le altre. Agli strombazzamenti sulla virilità<br />
e l’eroismo patrio che sollecitavano<br />
il maschio facevano riscontro le feline<br />
movenze da tigre reale o le sdolcinatezze<br />
da focolare domestico imposto alla<br />
femmina.<br />
È il caso di ripetere con Simone de<br />
Beauvoir «Donna non si nasce: si diventa».<br />
Stereotipi retorici e vieti, diciamo<br />
oggi, ma come potevano allora condizionare<br />
generazioni intere? La colpa è degli<br />
eterni tarli: mancanza di informazione e<br />
sotto-cultura coltivate da un imperialismo<br />
nazionalistico che riserbava alla<br />
donna la cosiddetta letteratura rosa.<br />
Romanzi, fumetti, commedie e filmine<br />
per donne parlavano solo d’amore (ogni<br />
altro problema pareva esorbitare da<br />
quelle testoline balzane!) cosicché le<br />
donne diventassero specialiste del sentimento.<br />
Le storie d’amore poi eran sempre<br />
le stesse: tempeste in un bicchier<br />
d’acqua, vuoi sporca vuoi santa. Lui<br />
ama lei, lei ama lui, lui è biondo, lei è<br />
bionda, ma c’è sempre qualche intrigante<br />
di pelo nero che crea malintesi per<br />
complicare la vicenda e dilazionare così<br />
l’immancabile matrimonio finale.<br />
Le psicologie sono elementari e prevedibili,<br />
definite più dal taglio del vestito o<br />
FUOR ASSE<br />
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Redazione Diffusa