09.04.2020 Views

Palazzo de'Rossi. Una storia pistoiese

a cura di Roberto Cadonici fotografie di Aurelio Amendola

a cura di Roberto Cadonici
fotografie di Aurelio Amendola

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

14. Dettaglio del fondo della canaletta dell’edificio<br />

costruito a sud della strada.<br />

Dal tardoantico ai giorni nostri (IV sec. d.C.- XX secolo)<br />

Fase 4: periodo tardoimperiale (IV - V sec. d.C.)<br />

Dopo un lungo periodo di crisi, nella seconda metà del IV secolo viene rimesso in uso l’edificio<br />

costruito a sud della strada (Tav. 1, Saggio 2), dove adesso viene impiantata una manifattura<br />

di tipo artigianale, destinata alla lavorazione del metallo 38 . Nella parte occidentale<br />

del settore, al di sopra della canaletta in opus caementicium, ormai spoliata e obliterata 39 , viene<br />

costruito un grande muro (Tav. 1, 17), realizzato con l’impiego di grandi ciottoli, di bozze in<br />

pietra grossolanamente squadrate e di laterizi frammentari, legati con argilla (fig. 15). Alcuni<br />

dei materiali recuperati nei relativi piani di calpestio, in terra battuta, orientano verso una<br />

datazione compresa nella seconda metà del IV secolo 40 (Tav. 5, n. 1; fig. 20).<br />

<strong>Una</strong> nuova serie di massicciate pavimentano il percorso stradale, ancora in uso con il medesimo<br />

andamento, stavolta delimitato verso sud da un modesto allineamento di ciottoli, solo<br />

parzialmente conservato.<br />

Un altro edificio viene in questo momento costruito a nord della strada, in luogo del precedente<br />

ormai obliterato: le successive distruzioni e attività di spoglio ne hanno risparmiato<br />

solo un lacerto murario orientato in senso nord-ovest/sud-est costruito con pietre e laterizi<br />

frammentari legati con argilla, nonché alcuni battuti pavimentali 41 .<br />

Dopo un ennesimo fenomeno alluvionale, che come di consueto si configura con un apporto<br />

di terreno sabbioso con lenti di ossidazione, tra la fine del IV e l’iniziale V secolo la strada<br />

viene ripavimentata con una regolare massicciata (fig. 16) realizzata con piccoli ciottoli fluviali<br />

e frammenti di laterizi, contenente diverse monete tardoimperiali: quelle leggibili sono<br />

comprese tra l’impero di Graziano (367-383 d.C.) e quello di Arcadio (383-408 d.C.) (fig. 17).<br />

In questa fase viene realizzata, verso nord, una costruzione di non chiara destinazione, che sfrutta<br />

parzialmente i lacerti murari di epoca precedente ancora in vista, ma che è sostenuta da una intelaiatura<br />

lignea, della quale si conservano una serie di buche (Tav. 1, 18) per l’alloggiamento di pali (fig. 18).<br />

A sud della strada, ancora tra la fine del IV e gli inizi del V secolo, prosegue l’attività della<br />

struttura artigianale: un muro in ciottoloni e frammenti di laterizi commessi a secco sostituisce<br />

la precedente struttura, probabilmente crollata o danneggiata.<br />

E’ appartenente probabilmente ad epoca tardoimperiale anche la fondazione di un pilastro<br />

circolare (Tav. 1, 19), del diametro di 1,20 m, rinvenuto a ridosso del muro costruito nella<br />

parte orientale del Saggio 2 42 : non è purtroppo databile con precisione, dal momento che i<br />

relativi piani di vita sono stati completamente rasati in epoca successiva (fig. 19). <strong>Una</strong> analoga<br />

struttura, rinvenuta al limite occidentale dello scavo nella limitrofa chiesa di S. Jacopo in<br />

Castellare, è stata riferita al IV-V secolo d.C. 43 .<br />

L’ultimo intervento di scavo, eseguito nel 2012, ha permesso di mettere in luce un ulteriore,<br />

modesto lacerto della fondazione di una struttura muraria riferibile a questa fase storica.<br />

Poco dopo l’inizio del V secolo si data un nuovo momento di distruzione con conseguente, lungo<br />

periodo di abbandono. L’edificio a sud della strada viene distrutto da un forte incendio, cui è<br />

riferibile un consistente strato caratterizzato da una forte concentrazione di carboni 44 , nel quale<br />

è stato recuperato un piatto frammentario in ceramica dipinta tarda, di produzione fiesolana a decorazione<br />

lineare, databile tra la seconda metà del IV e gli inizi del V secolo 45 (fig. 20). Forse contestualmente<br />

viene distrutto nuovamente anche l’edificio posto a nord della strada, che adesso viene<br />

obliterata da un consistente apporto di terreno alluvionale e perde definitivamente la sua funzione.<br />

In questa fase troviamo delle analogie con quanto emerso nello scavo della domus di piazza<br />

del Duomo, dove dopo l’età imperiale si assiste ad un rinnovamento edilizio tra la fine del IV<br />

e gli inizi del V secolo, ben documentato anche nella vicina area archeologica del palazzo dei<br />

Vescovi 46 .<br />

Fase 5: periodo altomedioevale (VI-IX sec. d.C.)<br />

Dopo un lungo periodo di abbandono, una struttura muraria con andamento nord-sud, costruita<br />

con mattoni di epoca romana di riutilizzo e connessa con almeno una struttura in<br />

15. Grande struttura muraria in ciottoli e bozze di pietra di<br />

periodo tardo imperiale.<br />

16. Dettaglio della massicciata stradale di epoca<br />

tardoimperiale.<br />

The settlement phase ended with a long period of crises, documented by the destruction of<br />

the channels along the road, by a layer of flood deposit that destroyed the roadbed, by the<br />

destruction or nonetheless by the abandonment of the building standing north of the same 36 .<br />

Also in this case, the archaeological data obtained from the excavation of <strong>Palazzo</strong> de’ Rossi<br />

tally with that obtained from the subsurface of <strong>Palazzo</strong> dei Vescovi. Here, corresponding to a<br />

series of raisings and restorations of the roadbed is a progressive raising of the floor levels inside<br />

the buildings erected along the road, in the Flavian age and throughout the 2nd century.<br />

New, large constructions were built from the first half of the 2nd century, as confirmation of<br />

a rather prosperous period which ended in the first decades of the 3rd century, with a crisis<br />

that caused a relative abandonment of the site and which would be overcome only after the<br />

following century 37 .<br />

G. M.<br />

From Late Antiquity to the present day (4 th century A.D.- 20 th century)<br />

Phase 4: late imperial period (4th – 5th century A.D.)<br />

After a long period of crisis, in the second half of the 4th century, the building erected south<br />

of the road (Table 1, Trial excavation 2) was in use once again, where then an artisan’s workshop<br />

was set up, for metal working 38 . In the western part of the sector, above the channel in<br />

opus caementicium, then stripped down and destroyed 39 , a large wall (Table 1, 17) was built using<br />

large cobbles, roughly hewn blocks of stone and stone fragments, bound together with clay<br />

(fig. 15). Some of the materials recovered in the relative floor surfaces, in beaten earth, point<br />

towards a date within the second half of the 4th century 40 (Table 5, 1; fig. 20).<br />

A new series of ballasts surfaced the roadway, still in use with the same course, this time delimited<br />

on the south by a modest alignment of cobbles, only partially conserved.<br />

Another building was erected at this time north of the road, on the site of the previously<br />

222 223

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!