Thalerwine-Selection
Il vino è per chi lo beve
Il vino è per chi lo beve
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AREA | Jura<br />
VILLAGE | Montagny-les-Arsures<br />
PRODUTTORE | Frédéric Lornet<br />
SIGLA | Vigneron<br />
FRÉDÉRIC LORNET<br />
JURA<br />
IL LUOGO<br />
Il Jura è una piccola regione della Francia dell’est, equidistante<br />
(56 Km) dalla Borgogna a ovest e dalla Svizzera a est, assai poco<br />
antropizzata, punteggiata da splendide colline, paesaggi boschivi<br />
e selvaggi e dalla sinuosità della catena montuosa omonima (Jura).<br />
Nello specifico, Fréd Lornet lavora su una ventina di ettari: 15 ettari<br />
sull’AOC Arbois, distribuiti nei comuni di Montigny-les-Arsures e<br />
Arbois, 5 per l’AOC Côtes du Jura situati nel comune di Salins-les-<br />
Bains, proprio sulla famosa collina della località denominata “En<br />
Chamoz”. La maggior parte del Domane insiste su marne profonde,<br />
in appezzamenti esposti a sud e a sud est. Su questi pendii si<br />
trovano i migliori banchi di marna del Liassico e Triassico, Giurassico,<br />
ed è qui che si trovano fossili come ammoniti, gryffee, rostri<br />
belemnitici o capesante. Questi fossili testimoniano la ricchezza dei<br />
terreni più adatti a produrre uve identitarie e fortemente tipizzate.<br />
I 15 ettari della denominazione Arbois sono distribuiti in 15 località<br />
diverse. Il comune di Montigny-les-Arsures beneficia di un terreno<br />
argilloso-calcareo composto da marna rossa pietrosa che si adatta<br />
perfettamente al Trousseau. È su queste parcelle: “Messagelin”,<br />
“Les Berengers”, “En Prenans”, “Poussot Sauvagny”, che Fred<br />
produce le uve di questa varietà. Le parcelle dei lieux-dits “Les<br />
Monteiller” sono tutti esposti a sud, sud-est e sono coltivati con i<br />
quattro vitigni del Jura. Le parcelle di “Poussot Sauvigny” e “Les<br />
Bruyères” sono all’origine delle migliori annate di vin jaune. Il terroir<br />
“En Fertant” è molto originale: il versante esposto a sud, in forte<br />
pendenza, è contrassegnato da marne azzurre poggianti su banchi<br />
di scisti affioranti. Le radici delle piante poggiano direttamente<br />
sulle marne del Liassico. Il terroir “Messagelin”<br />
è altrettanto, davvero, unico. Fatto eccezionale<br />
per il Jura, questo conglomerato si trova su<br />
un’antica morena glaciale che si formò quando<br />
l’area della città di Arbois fu ricoperta da<br />
un ghiacciaio. La parcella che prende il suo<br />
nome è coltivata a Chardonnay e Trousseau.<br />
Lo “Chardonnay Messagelin” è uno dei vini più<br />
buoni mai prodotti in Jura.<br />
I Lornet sono viticoltori da diverse generazioni. Eugène Lornet,<br />
nonno di Frédéric, era bottaio e vinificatore. Oggi la<br />
cantina è un luogo magico: acquistata nel 1989, si trova negli<br />
edifici del Cellier de Genne che era di proprietà dei monaci<br />
cistercensi dell’Abbazia di Mont Sainte-Marie. Questa abselezione<br />
massale dei vitigni. Ancora oggi qui si reimpiantano<br />
le viti con piante provenienti dalle loro vecchie varietà<br />
di Chardonnay, Ploussard, Savagnin e Trousseau. Questo è<br />
il legame con la storia e tradizione: prima un enorme lavoro<br />
in vigna, poi i vini.<br />
Frédéric ci parla del grande potenziale del terroir del Jura,<br />
raccontando di quando era giovane e facesse vini terribili,<br />
di fianco a cose straordinarie, perché ci ha sempre messo la<br />
faccia, cercando, sbagliando e trovando la strada. E la strada<br />
è il luogo da raccontare, non il percorso che devi fare per<br />
arrivarci. Non è lo stile, la vinificazione (lui nemico schierato<br />
delle ossidazioni sempre e a tutti i costi) ma l’espressione più<br />
vera del terroir, con quella varietà, il vero obiettivo.<br />
I suoi vini sono atipici, fini, eleganti, molto profondi. Vini<br />
che ci portano agli anni sessanta, a una classicità di perimetro,<br />
sempre. “Nel Jura abbiamo un grande terroir, non produciamo<br />
solo il vin de paille o il vin jaune”, ci dice Frédéric. “E<br />
CRÉMANT DE JURA BLANC BRUT S.A.<br />
100% Chardonnay<br />
Che freschezza e che identità questa bollicina che fermenta in inox<br />
e poi fa almeno 12 mesi di seconda fermentazione in bottiglia.<br />
Super idonea in aperitivo.<br />
CRÉMANT DE JURA VIEILLES VIGNES BLANC BRUT S.A.<br />
100% Chardonnay<br />
Queste uve vengono raccolte a giusta maturazione in modo da ottenere un<br />
succo sufficientemente ricco da ridurre il dosaggio dello zuccheri in fase di<br />
sboccatura. Ricco, avvolgente, sinuoso, può essere il giusto compagno della<br />
tavola per chi ama le bollicine.<br />
quello non è lo stile per tutto. Perché i vini devono puzzare?<br />
Ma perché devono essere solo in stile ossidativo?”.<br />
Lui si ispira alle raccolte tardive e alla selezione degli acini<br />
nobili di Armand Hurst a Turckeim (Alsazia) per i suoi<br />
vini dolci a base di Savagnin. Ed è grazie alle sue esperienze<br />
professionali da giovane, in Borgogna (La Romanée-Conti,<br />
Comte Lafon, Roumier), che si rafforza la sua consolidata<br />
convinzione sul grande potenziale dello Chardonnay e del<br />
Trousseau, leggendo nello stile borgognone un ideale classico.<br />
“Non possiamo sempre limitarci alle tipiche annate con<br />
carattere ossidativo”, continua.<br />
Anche per questo il suo Chardonnay Ouillé non è mai in<br />
stile ossidativo, perché vuole conservarne l’identità di luogo,<br />
il frutto e il profumo. Per questo gioca su macerazioni carboniche<br />
sul Ploussard. Per questo i vini spiazzano e i colleghi<br />
lo guardano con circospezione, mai profeta in patria. Per<br />
questo lo amiamo…<br />
I L P R O D U T T O R E<br />
CRÉMANT DE JURA ROSÉ BRUT S.A.<br />
100% Ploussard<br />
bazia si trovava a L’Abergement-Sainte-Marie, un villaggio<br />
nell’alto Doubs. La sala di degustazione, comunicante con<br />
la cantina, è situata nell’antica cappella: come a sottolineare<br />
il legame con la storia, fatta di spiritualità e raccoglimento.<br />
Fred, con il padre Roger, hanno da sempre lavorato sulla<br />
Che bellezza un rosé in bolla da uve Ploussard, rarissimo quanto insolito.<br />
Aromi di sottobosco, frutti compatti e turgidi, richiami alla buccia d’agrume,<br />
finale lungo e disteso. Propendiamo per un utilizzo gastronomico e<br />
abbinativo.<br />
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