Thalerwine-Selection
Il vino è per chi lo beve
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AREA | Aube-Côte des Bar<br />
VILLAGE | Neuville-sur-Seine<br />
PRODUTTORE | Lucas Cretol<br />
SIGLA | R.M<br />
CHAMPAGNE<br />
LUCAS CRETOL<br />
CERTIFICAZIONI | Haute Valeur Environnementale<br />
L’A R E A<br />
Eccoci nel Barséquanais, una (larga) parte delle Côte des Bar,<br />
come un enorme plateaux punteggiato da morbide colline che,<br />
in totale, conta circa 5400 ettari di vigneti per la stragrande<br />
maggioranza a Pinot Noir (88%), un 8% di Chardonnay, 1,5% di<br />
Meunier e 2,5% tra Pinot Blanc e altre varietà.<br />
L’area che conta 33 villages, tutti naturalmente “autre cru”, può<br />
essere distinta in cinque sottozone attigue: la Vallée de l’Arce<br />
con 9 village: Bertignolles, Buxières-sur-Arce, Chacenay, Chervey<br />
(dove ha parte delle vigne e parte della cantina Laculle Frères),<br />
Éguilly-sous-Bois, Merrey-sur-Arce, Saint-Usage, Ville-sur-Arce<br />
e Vitry-le-Croisé.<br />
I paesi della Vallée de la Laignes sono tre, due dei quali molto<br />
noti: Balnot-sur-Laignes, Les Riceys e Polisy. Quelli della Vallée de<br />
l’Ource, 9: Celles-sur-Ource, Cunfin, Essoyes, Fontette, Landreville,<br />
Loches-sur-Ource, Noé-les-Mallets, Verpillières-sur-Ource,<br />
Viviers-sur-Artaut. I villages della Vallée de la Sarce, 4: Avirey-<br />
Lingey, Bagneux-la Fosse, Bragelogne-Beauvoir, Channes. E,<br />
infine, quelli della Vallée de la Seine, 8: Bar-sur-Seine, Buxeuil,<br />
Courteron, Gyé-sur-Seine, Mussy-sur-Seine, Neuville-sur-Seine<br />
(dove ha cantina la famiglia Cretol), Plaines-Saint-Lange e Polisot.<br />
A questa fotografia disomogenea di luoghi mancherebbe l’enorme<br />
area di Bar-sur-Aubois, di altri 2390 ettari di vigna e 30<br />
villaggi.<br />
IL LUOGO<br />
Neuville-sur-Seine è un paese di passaggio: tutto sembra essere<br />
fermo, assopito o meglio riposare. Case ed edifici che ci fanno<br />
ritornare agli anni venti o trenta del secolo scorso.<br />
La vigna, attorno al village, si estende per 320 ettari: l’85% a Pinot<br />
Noir, il 12% a Meunier, il resto tra Chardonnay e altre varietà (Pinot<br />
Blanc, Mesliser, Arbanne).<br />
Il settore principale delle vigne si trova nella parte nordorientale<br />
del comune, sulla riva destra della Senna. Questi<br />
vigneti sono in continuità con quelli di Gyé-sur-Seine.<br />
Ci sono anche alcuni vigneti attigui alla Senna, nella parte<br />
sud-occidentale del comune, dove la maggior parte di<br />
essi è in continuità con quelli di Les Riceys. Una piccola<br />
parte degli appezzamenti della riva sinistra della Senna<br />
si trova nella parte occidentale del comune. Nel village<br />
ci sono circa 90 proprietari di vigna che a vario titolo,<br />
producono in proprio, vendono o trasformano le uve.<br />
Una nota storica che sottolinea l’importanza di questo<br />
luogo: La coltivazione della vite a Neuville-sur-Seine è<br />
documentata già nei secoli XII e XIII quando i monaci cistercensi<br />
dell’Abbazia di Mores, oggi situata nel comune<br />
di Celles-sur-Ource, possedevano vigneti entro gli attuali<br />
confini di Neuville-sur-Seine. Questa zona aveva una<br />
superficie vitata significativamente più ampia prima che<br />
l’epidemia di fillossera, invadesse la Francia nell’ultima<br />
parte del XIX secolo. Nel dipartimento dell’Aube, i primi<br />
segni emersero nel 1878. Nel 1865 a Neuville-sur-Seine<br />
I L P R O D U T T O R E<br />
si contavano 633 ettari (1564 acri) di vigneti, e nel 1882<br />
questo numero era di 504 ettari. Nel 1901 il comune<br />
contava 450 ettari, ma nel 1903 la fillossera cominciò<br />
a colpire con rinnovata forza, portando a una drastica<br />
riduzione: circa 400 ettari nel 1904, 300 ettari nel 1905 e<br />
150 ettari nel 1906. Furono effettuati estesi reimpianti, ma<br />
emersero rapidamente nuovi problemi: nel 1908 erano<br />
216 gli iettari (di cui 77 ha a vigneto giovane), nel 1909<br />
erano 250 (di cui 75 a vigneto giovane), nel 1910 275 (di<br />
cui 50 ha a vigneto giovane), nel 1911 285 (di cui 40 ha<br />
vigne giovani), nel 1912 250 (di cui 50 ha vigne giovani),<br />
nel 1913 150 (di cui 5 ha vigne giovani). Oltre a ciò enormi<br />
scompensi climatici hanno fatto il resto. Durante la prima<br />
guerra mondiale si verificò un ulteriore calo: nel 1914 si<br />
contavano soli 156 ettari di vigneto, nel 1915 erano 125,<br />
nel 1916 127, nel 1918 129, nel 1919 117. Ancora nel 1954,<br />
la superficie vitata era inferiore a 100 ettari, nel 1997 era<br />
tornata a 232 ettari, nel 2013 era di 315,8 ettari. Oggi<br />
l’Aube tutta sta tornando a numeri significativi che non<br />
sono ancora quelli, però, del diciannovesimo secolo.<br />
Di padre in figlio, come la storia decide: così Lucas giovane<br />
ragazzo trentenne, è al suo debutto assoluto con il proprio<br />
marchio. E noi siamo onorati di rappresentarlo fin dalla<br />
sua prima annata in Italia, ritenendo di averci visto giusto<br />
quando, nell’estate scorsa, abbiamo visitato la cantina, incontrando<br />
il padre Christophe, per degustare i suoi vini e ci<br />
siamo innamorati di quelli di suo figlio che, timidamente,<br />
ci ha degorgiato à la volée i suoi Champagne. Ci troviamo<br />
a Neuville-sur-Seine e l’intero Domaine (Cretol & Fils) ha<br />
5,5 ettari di vigna, per l’80% a Pinot Noir e per il 20% a<br />
Chardonnay. Lucas può scegliersi le migliori uve delle migliori<br />
parcelle e fare queste tre nuovissime cuvée, in attesa<br />
di compiere per intero quel passaggio generazionale tanto<br />
difficile quanto necessario per dare una nuova immagine<br />
all’Aube più classica, mantenendone gli assunti migliori: la<br />
pressa in legno (coquard), una viticultura ragionata e pulita<br />
da sempre: no erbicidi, no pesticidi, no diserbanti e raccolta<br />
solo e solamente manuale. La tenuta, dicevamo, è stata<br />
creata da Christophe nel 1989. Le prime bottiglie a proprio<br />
marchio sono state vendute nel 1994 mentre, prima, il<br />
nonno di Lucas lavorava la vigna, vendendo le uve ma non<br />
produceva Champagne. Lucas è nato nell’agosto del 1991.<br />
Dopo un diploma di maturità professionale in viticultura<br />
ed enologia, ha lavorato per due anni presso Champagne<br />
Cheurlin, poi altri due anni da Champagne Piollot (in conduzione<br />
biodinamica) e poi 8 mesi a Mendoza in Argentina<br />
presso il Domaine Bousquet. Dalle sue esperienze ha tratto<br />
diversi modi di coltivare la vite, in particolare in Argentina,<br />
e diversi metodi di vinificazione. Poi ha cercato la propria<br />
strada, mettendo la propria sensibilità davanti al protocollo:<br />
ecco allora le sue inclinazioni per champagne di freschezza,<br />
soprattutto dagli aromi primari più incentrati sul frutto. La<br />
prima annata interamente da solo, a marchio Lucas Cretol,<br />
ha decisamente questo indirizzo…<br />
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