Thalerwine-Selection
Il vino è per chi lo beve
Il vino è per chi lo beve
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CAVEAU DE CHAUTAGNE<br />
SAVOIA<br />
I L P R O D U T T O R E<br />
AREA | Savoia<br />
VILLAGE | Chautagne<br />
PRODUTTORE | Cooperativa Caveau de Chautagne<br />
SIGLA | Cooperativa<br />
IL LUOGO<br />
Il vigneto della Savoia si estende, ad arco, ai piedi del massiccio<br />
alpino tra Thonon-les-Bains a nord e Chambéry a sud. Lì risale<br />
qualche decina di chilometri nella Combe de Savoie, a ovest di Albertville.<br />
Lungo questo percorso attraversa in particolare i comuni<br />
di Frangy e Seyssel, per poi diventare Chautagne tra Seyssel e la<br />
punta settentrionale del lago di Bourget. Si estende su 56 comuni<br />
dei dipartimenti della Savoia, dell’Alta Savoia, dell’Ain e dell’Isère.<br />
A nord, geologicamente ci troviamo su una depressione prealpina,<br />
su depositi marini derivanti dall’erosione delle Alpi nell’era terziaria,<br />
chiamati melassi. Tali formazioni sono frequentemente ricoperte<br />
da alluvioni recenti o, al contrario, sovra scavate dal passaggio<br />
dei ghiacciai quaternari. A Chautagne e Dent du Chat, a ovest<br />
della zona di produzione, le ondulazione montane del Jura sono<br />
ricoperte di melassa e generalmente orientate nord-sud. Infine, le<br />
valli dell’Arve, della Cluse de Chambéry e della Combe de Savoie<br />
corrispondono alle depressioni alpine che attraversano le Alpi<br />
calcaree esterne. I vigneti della cooperativa sono spesso situati su<br />
formazioni geologiche recenti, derivanti dall’erosione del massiccio<br />
alpino. Si tratta di terreni alluvionali quaternari sabbiosi-ghiaiosi<br />
provenienti da fiumi alpini, antiche morene glaciali quaternarie,<br />
ghiaioni postglaciali o melassi. Ad Apremont, invece, i suoli sono<br />
costituiti da substrati derivanti dal crollo del Mont Granier avvenuto<br />
all’inizio del XIII secolo, un incidente geologico che ha rielaborato<br />
in modo significativo le marne e i calcari argillosi-calcarei<br />
del periodo Cretaceo. La Savoia beneficia degli influssi oceanici,<br />
continentali e meridionali, dei venti occidentali che apportano<br />
umidità e regolano la temperatura, delle correnti da nord e da est,<br />
del freddo secco e delle correnti da sud, più miti. Il vigneto, situato<br />
sul versante ovest del massiccio alpino ed orientato a sud, sud-est<br />
o ovest a un’altitudine compresa tra 250 e 500 m, è soggetto a<br />
forti precipitazioni, sempre superiori ai 1000 mm annui. Il sole è<br />
di circa 1600 ore all’anno e generalmente qui si gode di un caldo<br />
tardo autunno.<br />
Le due zone da cui provengono le uve del nostro Crémant sono:<br />
CHAUTAGNE<br />
La Chautagne è una regione naturale che<br />
copre una superficie di circa sessanta km²<br />
e si trova nel nord-ovest della Savoia. Si tratta<br />
di un antico bacino glaciale, divenuto una<br />
pianura alluvionale. Esteso in lunghezza tra il<br />
Grand Colombier e il Gros Foug, si estende<br />
parallelamente al corso del Rodano, dalla punta<br />
del lago del Bourget fino a Seyssel. La sua<br />
metà occidentale, nonostante il drenaggio e la<br />
creazione di una vasta piantagione di pioppi,<br />
rimane paludosa. La zona est, in collina, è più<br />
favorevole alla coltivazione e comprende in<br />
particolare i vitigni della denominazione.<br />
APREMONT<br />
Il 24 novembre 1248 crollò un intero tratto del<br />
Mont Granier. Questo importante incidente<br />
geologico modifica per sempre il paesaggio<br />
della Cluse de Chambéry e crea un rilievo prevalentemente<br />
argilloso-calcareo. È soprattutto<br />
lì, su questi ghiaioni misti a morene glaciali,<br />
che si trovano le viti. Esposte da est a sud-est,<br />
le piante beneficiano di un soleggiamento<br />
eccezionale.<br />
Una cooperativa che esiste dal 1952 e che da sempre si è data<br />
parametri di assoluta qualità nella produzione dell’uva. Il<br />
vigneto è gestito davvero con spirito di armonia e rispetto per<br />
l’ambiente: lavoro responsabile in vigna, vendemmie verdi,<br />
selezione delle uve... e molta attenzione in cantina. Un unico<br />
obiettivo: la naturalità e la genuinità dei vini.<br />
Già al suo debutto (lo ripetiamo, siamo nel 1952) una cinquantina<br />
di viticoltori stabilitisi a Chautagne scelgono di<br />
mettere in comune le proprie risorse, dotandosi di uno strumento<br />
di trasformazione comune per garantire la produzione<br />
di vini di qualità a partire dalle uve dei loro vigneti; così nasce<br />
la Cave Coopérative de Chautagne. Ben presto il successo<br />
arriva: desiderosi di modernizzarsi, adottano le tecnologie<br />
più all’avanguardia per l’epoca. Lo strumento è efficace e i<br />
vini riconosciuti per la loro qualità e naturalità. Nel 2016 si<br />
è reso necessario un matrimonio per unire ancor più le forze<br />
dell’ideale cooperativo; le cantine di Chautagne e Apremont<br />
si sono fuse per diventare Le Vigneron Savoyard che gestisce<br />
due gamme di vini: Comptoir des Vins de Savoie e Caveau<br />
de Chautagne.<br />
Negli ultimi anni investimenti importanti hanno permesso<br />
un enorme rinnovamento del parco legni e l’installazione di<br />
una nuova linea di imbottigliamento. Oggi la struttura conta<br />
35 soci, coltiva 135 ettari di vigneto e produce dai 5000 ai<br />
7000 ettolitri di vino ogni anno.<br />
Per il Crémant che noi importiamo le bottiglie annuali prodotte<br />
son meno di ventimila.<br />
SAVOIA | CAVEAU DE CHAUTAGNE<br />
CRÉMANT DE SAVOIE BRUT S.A.<br />
80% Jacquère – 10% Gamay -10% Pinot Noir<br />
La Jacquère è una varietà a bacca bianca fortemente identitaria, ed è<br />
forse il vero vitigno autoctono savoiardo. Rimane sempre piuttosto acido<br />
anche a maturazione e produce succhi a basso potenziale alcolico, per<br />
questo è particolarmente adatto alla produzione di vini base destinati alla<br />
spumantizzazione. In questa curiosa cuvée con un piccolo tocco (20%) di<br />
uve rosse che richiamano il sottobosco, troviamo incredibili nuance di pesca<br />
gialla e piccoli frutti rossi.<br />
Sempre oltre i 24 mesi l’affinamento in bottiglia prima della sboccatura.<br />
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