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Il vino è per chi lo beve
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AREA | Montagne e Val de Reims - Massif de<br />
Saint-Thierry<br />
VILLAGE | Prouilly<br />
PRODUTTORE | Damien Goulard<br />
CHAMPAGNE<br />
J. M. GOULARD<br />
Massif e nelle vicinanze del Vesle et Ardre (quasi del<br />
tutto piatte). Il Pinot Meunier è il vitigno più diffuso nel<br />
comune. L’attuale superficie vitata di Prouilly è di circa<br />
135 ettari, il 60% a Pinot Meunier, il 30% a Pinot Noir, e il<br />
10% a Chardonnay, appartenenti a circa una settantina<br />
di proprietari di vigna.<br />
IL PRODUTTORE<br />
SIGLA | R.M.<br />
CERTIFICAZIONI | Haute Valeur Environnementale,<br />
Bio e Demeter (dal 2020)<br />
L’A R E A<br />
Ci troviamo tra i vigneti più settentrionali della regione vinicola<br />
Champagne, sempre in area Montagne e Val de Reims, ma precisamente<br />
attorno al Massif de Saint-Thierry. Le vigne, qui, coprono<br />
una superficie totale di circa 940 ettari, a netta maggioranza di<br />
uve rosse per circa il 55% Pinot Meunier, 30% Pinot Noir e 15%<br />
Chardonnay. Nel Massif contiamo 15 village, tutti classificati come<br />
Cru generici (autre cru). Oltre a Prouilly, il paese in cui ha sede la famiglia<br />
Goulard, ci sono: Brimont, Cauroy-lès-Hermonville, Châlonssur-Vesle,<br />
Chenay, Cormicy, Hermonville, Merfy, Montigny-sur-<br />
Vesle, Pévy, Pouillon, Saint-Thierry, Thil, Trigny, Villers-Franqueux.<br />
Il Massif de Saint-Thierry si trova a nord-ovest della città di Reims<br />
e comprende, come già scritto, i vigneti più settentrionali della<br />
regione che, più precisamente, si trovano nel village di Cormicy.<br />
La zona prende il nome da uno dei suoi paesi dove si trova un<br />
importante monastero che in epoca medievale gestiva vigneti<br />
nelle radure circostanti. I vigneti del Massif sono sparsi a macchia<br />
di leopardo attorno a un’enclave boschiva che si trova proprio al<br />
centro dell’area, e sono costituiti da lievi ondulazioni, più che da<br />
veri e propri pendii. Il confine tra le aree Massif de Saint-Thierry<br />
e Vesle et Ardre è tracciato lungo il fiume Vesle. I villaggi a ovest<br />
di Reims che si trovano sulla riva destra del Vesle sono quindi<br />
considerati come facenti parte del Massif.<br />
IL LUOGO<br />
Prouilly si trova davvero a breve distanza da Reims (in direzione<br />
nord-ovest). Il paese stesso è ai piedi di un pendio sulla sponda<br />
sinistra del torrente Le Cochot, che attraversa il comune per poi<br />
sfociare nel fiume Vesle.<br />
Il comune di Prouilly copre 1015 ettari e conta circa 600 abitanti,<br />
denominati Prouillousiens e Prouillousiennes. I vigneti di Prouilly<br />
sono costituiti da due settori su lievi pendii ai lati opposti del torrente<br />
Le Cochot. Sul versante orientale del paese la côte si trova<br />
al limitare del comune e qui insiste su un bell’incedere di vigneti<br />
esposti da nord-ovest a sud-ovest. Nella parte<br />
occidentale del comune, invece, sulla stretta<br />
sponda del Le Cochot, c’è un altro settore di<br />
pendii esposti da sud a sud-ovest in continuità<br />
con i vigneti del paese di Pévy. Analogamente<br />
al suo vicino Pévy, Prouilly ha una quota<br />
significativa di vigneti in veri e propri pendii<br />
esposti a sud, e quindi situati su terreni meno<br />
pianeggianti rispetto a molti altri vigneti del<br />
L’attuale patrimonio viticolo ed enologico di famiglia è stato<br />
avviato da Paul Goulard che si dedica al lavoro dei campi<br />
come agricoltore e vignaiolo. Successivamente, Jean-Marie<br />
Goulard, suo figlio, entra a far parte dell’azienda di famiglia<br />
al suo fianco. Nel 1978, Jean-Marie e Martine creano le<br />
basi per loro azienda agricola, puntando alla qualità dei vini<br />
con una viticoltura tradizionale. I loro tre figli, Sébastien,<br />
Sylvain e Damien hanno passato l’infanzia tra vendemmie,<br />
grappoli, tini e clienti che si fermavano qui ad acquistare<br />
Champagne. Damien, oggi talento assoluto della regione,<br />
ha rilevato l’attività nel 2012.<br />
Il desiderio di portare con sé la tradizione dei suoi genitori,<br />
in una visione personale e contemporanea, lo spinge fin da<br />
subito a pensare a vini identitari, di luogo, quel suo Massif<br />
Saint-Thierry, tanto amato. Qui si pratica una viticultura<br />
ragionata, senza trattamenti chimici di sorta, in certificazione<br />
bio e biodinamica, con vendemmia e vinificazioni<br />
per parcelle o piccoli settori di vigna, e un crescente utilizzo<br />
consapevole dei legni. Ma il cuore della visione è la geologia<br />
del luogo.<br />
L’eterogeneità del terroir del Massif lo rende un luogo favorevole<br />
per le attività vitivinicole. Il testamento di Saint-<br />
Rémy qui attesta dal 532 la coltivazione della vite. Grazie<br />
a esposizioni sud, sud-est, le viti godono di un microclima<br />
favorevole. Terra, questa, geologicamente attigua al Bacino di<br />
Parigi, dove sono presenti due tipi di geologie: suoli sabbiosiargillosi<br />
e suoli argilloso-calcarei.<br />
Questi due impasti, entrambi drenanti, attraverso la pratica<br />
biodinamica del terreno effettuata da Damien, consentono<br />
alle viti di assorbire oligoelementi ed esprimerne al massimo<br />
una salina mineralità. Il Meunier richiede terreni sabbiosi, il<br />
Pinot Noir, scheletri argillosi e lo Chardonnay, basi calcaree.<br />
I vini qui prodotti hanno come comune denominatore moderata<br />
acidità, straordinaria eleganza, di fine texture.<br />
DAMIEN GOULARD<br />
74 75