Thalerwine-Selection
Il vino è per chi lo beve
Il vino è per chi lo beve
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CHAMPAGNE<br />
JOSÉ MICHEL<br />
I L P R O D U T T O R E<br />
AREA | Coteaux sud d’Epernay<br />
VILLAGE | Moussy<br />
PRODUTTORE | Antonin Michel<br />
SIGLA | R.M.<br />
CERTIFICAZIONI | Haute Valeur Environnementale<br />
L’A R E A<br />
Ci troviamo in una zona cuscinetto, verso la Vallée de la Marne,<br />
su una superficie di circa 1270 ettari, di cui il 47% condotto a Pinot<br />
Meunier, il 40% a Chardonnay e il 13% a Pinot Noir. Undici sono<br />
i paesi dell’area Coteaux sud, con un solo Premier Cru (Pierry).<br />
Oltre a Moussy, gli altri villages sono: Brugny-Vaudancourt, Chavot-<br />
Courcourt, Épernay, Mancy, Monthelon, Morangis, Moslins, Pierry,<br />
Saint-Martin-d’Ablois e Vinay.<br />
IL LUOGO<br />
Moussy si trova immediatamente a sud-ovest di Épernay. Due<br />
sono le strade per ragiungerla: oltre Pierry lungo la D11, in direzione<br />
Saint-Martin-d’Ablois, oppure la D951, in direzione Sézanne.<br />
È possibile affermare che, dal punto di vista paesaggistico e<br />
vitivinicolo, vi sia una sorta di continuum tra la parte meridionale<br />
di Epernay, Pierry e Moussy. Il paese si trova ai piedi del coteau<br />
dove si trovano la maggior parte dei vigneti. Il torrente Le Cubry,<br />
solcando la valle che prosegue verso ovest, scorre sotto il villaggio<br />
e sfocia nella Marne, a Épernay.<br />
Il comune di Moussy copre circa 285 ettari e conta 800 abitanti,<br />
chiamati Moussytiers.<br />
Come dicevamo, la pressoché totalità delle vigne del comune<br />
insistono sul versante sud-ovest di Épernay, nella vallata formatasi<br />
dal passaggio del torrente Le Cubry. L’esposizione maggiore delle<br />
vigne è da sud-est a sud e il Pinot Meunier è la varietà maggiormente<br />
coltivata. I vigneti sono attigui a quelli di Pierry e Vinay.<br />
L’attuale superficie vitata nel comune di Moussy è di circa 136 ettari,<br />
così ripartiti: 84 ettari di Pinot Meunier, 41 ettari di Chardonnay e<br />
11 ettari di Pinot Noir. Nel comune ci sono circa 110 proprietari di<br />
vigna Le Maison storiche che qui acquistano o hanno proprietà<br />
sono: Moët & Chandon, Pol Roger, Roederer e Taittinger.<br />
Sono circa sette gli ettari di proprietà di questa casa storica,<br />
se è vero come è vero che il primo Champagne prodotto da<br />
Paul Michel (1860-1936), risale al 1912.<br />
Le vigne non insistono solamente nel comune di Moussy<br />
ma anche in quelli attigui, in particolare a Brugny, Saint-<br />
Agnan e Brasles.<br />
Dopo la gestione di Paul Michel, arrivò in azienda Raymond<br />
(1902-1971) e poi il patriarca José, a partire dal 1955 fino<br />
alla sua morte, avvenuta alcuni anni fa. Volto noto, José, e<br />
conosciuto in Francia e nel mondo come uno dei più fedeli e<br />
audaci vignerons legati al Pinot Meunier che fu il suo cavallo<br />
di battaglia, ha trasmesso i valori del lavoro viticolo prima e<br />
di cantina poi al nipote Antonin, oggi alla guida della casa.<br />
Antonin ha il profilo intelligente e dinamico di chi saprà, e<br />
lo sta già facendo, trasformare la cantina, mantenendo saldi i<br />
valori e gli assunti della tradizione familiare, integrandoli con<br />
sapere e conoscenze contemporanee. Nel 2012, dopo essersi<br />
diplomato, frequenta la scuola del commercio di Reims.<br />
Nel 2014 segue un corso superiore in amministrazione<br />
d’impresa in Messico, fatto questo che lo porta a lavorare per<br />
l’importatore di Louis Roderer. Rientrato in Francia ottiene<br />
un Master in commercio internazionale wine & spirits a<br />
Digione. In Borgogna stringe amicizie proficue, dal punto<br />
di vista professionale, con molti produttori, poi viaggia e fa<br />
stage un poco ovunque. Nel 2018, a Saint-Aubin, inizia a<br />
collaborare con quello che considera il suo maestro, Olivier<br />
Lamy del Domaine Hubert Lamy, da cui apprende il rigore<br />
e la costante, ininterrotta ricerca di sperimentazione. Nel<br />
2019 ritorna dalla sua famiglia in Champagne, occupandosi<br />
completamente di tutto ciò che riguarda il Domaine: dalla<br />
parte viticola a quella enologica: le sue (per lo più) vecchie<br />
vigne provengono da selezione massale e sono condotte<br />
con una visione olistica, secondo natura: no a erbicidi e<br />
insetticidi, lavoro del suolo di superficie per lo più con il<br />
cavallo, infusione di piante ed olii essenziali per le piante.<br />
Eco-pascolo con ovini in inverno per limitare il<br />
compattamento del suolo, no a lavorazioni meccaniche per<br />
favorire l’inerbimento naturale, da piante compagne della<br />
vite vinificazioni parcellari, senza interventi, in modo che le<br />
cose avvengano in modo naturale. Lungo invecchiamento<br />
sulle fecce fini per limitare fortemente l’aggiunta di<br />
ANTONIN MICHEL<br />
solforosa. Selezione di più bottai con diverse provenienze<br />
di legni e tostature, così a determinare il contenitore ideale<br />
per differente ogni vino. Regolari degustazioni alla cieca,<br />
durante tutto l’anno, per trovare il perfetto equilibrio tra<br />
vino e zucchero di dosage.<br />
Completa cessazione dell’uso di bottiglie trasparenti da quasi<br />
4 anni (alto impatto ecologico), con utilizzo sempre maggiore<br />
di bottiglie “eco-consapevoli” e imbottigliamento “sous liège”.<br />
Questi sono i prodromi di una lunga storia che Antonin saprà<br />
raccontare attraverso i suoi Champagne.<br />
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