18.12.2023 Views

Thalerwine-Selection

Il vino è per chi lo beve

Il vino è per chi lo beve

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

DOMAINE TESTUT<br />

CHABLIS<br />

AREA | Borgogna-Chablis<br />

VILLAGE | Chablis<br />

PRODUTTORE | Cyril Testut<br />

SIGLA | Vigneron<br />

IL LUOGO<br />

Chablis, quanto fascino nasconde questo nome, perché nell’immaginario<br />

di chi ama il vino è più di un piccolo village che inaugura<br />

territorialmente la Borgogna, è più di un luogo mistico equidistante<br />

da Beaune e da Parigi (sono centossessanta i chilometri dall’una e<br />

dalla altra città) ed è soprattutto più di un vino bianco, icona dello<br />

Chardonnay per almeno trent’anni e oggi, forse, e ripetiamo forse,<br />

appena in calo nelle gerarchie degli enofili mondiali. Potremmo<br />

raccontare, allora, della regione viticola che ne porta il nome, dove<br />

a vincere sono boschi e foreste, oltre alle vigne, costituita da circa<br />

20 villages (nelle AOC Petit Chablis, Chablis, Chablis Premier<br />

Cru e Chablis Grand Cru) tra colline e piccole vallate che corrono<br />

lungo il corso del fiume Serein, oppure dell’aspetto climatico, più<br />

freddo rispetto alla Borgogna classica che genera vini con più<br />

acidità e nuance meno fruttate rispetto agli Chardonnay della Côte<br />

d’Or, con quelle note di pierre à fusil, e appena metalliche, che<br />

li rendono tanto riconoscibili quanto fascinosi. Invece parleremo<br />

proprio di Chablis, il Paese, uno scrigno raccolto che, venendo da<br />

più direzioni, non si vede fino a quando non ci arrivi dentro. E ti<br />

trovi a camminare per le vie di un borgo tanto turistico e finto (con<br />

enoteche, negozi di gourmandise, bar à vin, ristorantini) quanto<br />

vero, nelle case, quasi tutte costruite in pietra e nella chiesa con il<br />

suo imponente campanile di ardesia che tutti fotografano e che ci<br />

ricorda l’importanza della Fede anche in questi luoghi, dove i monaci<br />

cistercensi fecero la loro grande parte. E, oltre al campanile,<br />

basta guardare verso est per contare i sette appezzamenti del suo<br />

migliore vigneto, il solo Grand Cru: Blanchot, Bougros, Grenouilles,<br />

Les Clos, Les Preuses, Valmur e Vaudésir (e li citiamo in ordine<br />

alfabetico per non fare torti di grandezza o disposizione). Sono<br />

vigne molto fitte e basse con sistemi corti, belle di una bellezza da<br />

togliere il fiato (e non usiamo la parola anfiteatro perché ha rotto<br />

le palle…). Ma dobbiamo menzionare anche i più grandi Premier<br />

Cru e lo diciamo così, perché nei vini, spesso, tutta questa differenza<br />

con i fratelli maggiori non si avverte, anzi. Dalla riva sinistra<br />

Beauroy, Côte-de-Lechet, Montmain e Vaillons, dalla riva destra<br />

Fourchaume, Mont du Milieu e Montée de Tonnerre.<br />

Chablis è vino volubile, in movimento, come le nuvole bianche nei<br />

Les Vins de Bourgogne, L. Larmat, 1953<br />

cieli di aprile, in quel loro intimo rapporto tra<br />

sale e fragranza floreale, in texture così diverse<br />

a seconda della provenienza: e basta davvero<br />

così poco perché tutto cambi…un’esposizione<br />

di pochi metri, una geologia appena differente,<br />

una corrente d’aria, una vigna più vecchia. Un<br />

dedalo infinito che non trova risposte. É per<br />

questo che noi lo amiamo così tanto.<br />

Questa è la storia di un ritorno a casa, quella di Cyril Testut<br />

che, da giovane, non voleva per nulla fare il vignaiolo e<br />

decise di andare via. Ma poi, si sa, il richiamo delle radici,<br />

della propria terra, a volte può giocare brutti scherzi. Nel<br />

1998 rileva la tenuta di famiglia creata da suo padre Philippe<br />

nel 1967, Château Grenouille.<br />

Il Domaine Testut, oggi, così come le vigne, si trovano<br />

nel cuore del vigneto comunale, storicamente normato<br />

dai monaci cistercensi. Il patrimonio vitato può contare<br />

su piante molto vecchie, in media con più di 40 anni e,<br />

addirittura, oltre i 50 anni per i Premier Cru e i Grand Cru.<br />

La maggior parte del vigneto proviene da selezione massale<br />

e l’apparato radicale molto sviluppato delle piante trae in<br />

I L P R O D U T T O R E<br />

grande profondità la ricchezza minerale-iodata dei differenti<br />

suoli. L’80% degli Chablis prodotti da Cyril provengono<br />

dalla riva destra del Serein, tra il Premier Cru Montée de<br />

Tonnerre e il Grand Cru Blanchots, una delle inclusioni<br />

geologiche maggiormente minerali del vigneto.<br />

La gioia di questi vini, il loro fascino sta inoltre nello stile,<br />

nella forma, nella dinamica espressiva. Sono vini classici: di<br />

un classicismo elegante e formale. Pochi fronzoli, il giusto<br />

equilibrio di legni che sono e rimangono schegge di luce<br />

gialla, tratteggiate su un prezioso tessuto bianco opale. Poi<br />

il sale… a ricordarci che qui una volta, milioni di anni fa,<br />

c’era un mare e le conchiglie del sottosuolo ne sono traccia<br />

indelebile.<br />

94 95

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!