Thalerwine-Selection
Il vino è per chi lo beve
Il vino è per chi lo beve
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DOMAINE BOUHÉLIER<br />
BORGOGNA<br />
I L P R O D U T T O R E<br />
AREA | Borgogna-Terroirs Châtillonais<br />
VILLAGE | Chaumont-le-Bois<br />
PRODUTTORE | Paul Bouhélier<br />
SIGLA | R.M.<br />
IL LUOGO<br />
Il destino di un’area viticola, la sua fortuna o sfortuna, è legata<br />
a doppio filo ai confini geografici. E questo lembo di Borgogna,<br />
facente parte dell’area Nord Côte d’Or, in realtà è un cono di terra<br />
a una manciata di chilometri dalla Champagne (Aube). A piena vocazione<br />
spumantistica, non è stata annessa all’AOC Champagne,<br />
per mere ragioni di confini territoriali.<br />
Il vignoble Châtillonnais situato all’inizio della valle della Senna<br />
è un vigneto molto antico che fino al 1911 riforniva le Maisons di<br />
Champagne. La sua storia, ma anche la sua geologia, è molto<br />
simile, in effetti, a quella dell’Aube con la quale confina.<br />
Pressoché la totalità delle vigne poggia su pendii argillosi-calcarei<br />
del Giurassico superiore (principalmente Oxfordiano e Kimmeridiano).<br />
Somiglianze nel sottosuolo si possono trovare inoltre con<br />
Chablis, 60 km più a ovest. Inoltre il clima gode delle medesime<br />
condizioni di freschezza con escursioni termiche frequenti e repentine.<br />
Il terroir Châtillonais, oggi, si estende su circa 2000 ettari: nel 1850<br />
fu decimato dalla fillossera, poi completamente abbandonato in<br />
seguito al divieto di vendere l’uva nella regione Champagne (con i<br />
moti del 1911 in Aube che portano la regione confinante all’annessione<br />
all’AOC Champagne) e alla Prima Guerra Mondiale.<br />
Per contro, la Borgogna ha classificato la denominazione Châtillonnais<br />
come AOC solo nel 1986 con criteri rigorosi sulla qualità dei<br />
terreni collinari e sulle esposizioni. Il patrimonio viticolo è quindi<br />
lentamente rinato: oggi sono circa 400 gli ettari qui lavorati, principalmente<br />
a Pinot Noir (75%) e Chardonnay (25%) e con qualche<br />
pianta di Pinot Blanc.<br />
La maggior parte della produzione, però, è destinata ai grandi<br />
commercianti e alle cooperative della Borgogna classica che qui<br />
si approvvigionano, acquistando uve che poi vengono miscelate<br />
con quelle provenienti da tutta la regione e dal Beaujolais.<br />
Fa riflettere un dato: solo una decina di viticoltori producono vini<br />
Châtillonnais al 100%.<br />
Questa è la loro identità e la loro storia e qui il Crémant rappresenta<br />
il 90% della produzione.<br />
JANE EYRE<br />
Il Domaine Bouhélier è stato fondato nel 1988 da Sylvain<br />
Bouhélier, ancora adesso al fianco di Paul, oggi al timone<br />
della casa.<br />
Sylvain fu il primo a reimpiantare le viti nel village di<br />
Chaumont-le-Bois dopo un totale e definitivo abbandono.<br />
Pensate che questo piccolissimo paese, nel 1850, contava 200<br />
ettari di vigne e 80 viticoltori. In questo enorme, storico,<br />
vecchio vigneto abbandonato le parcelle migliori erano in<br />
vendita (su una collina molto in pendenza esposta a sud) e<br />
il terreno era perfettamente riposato da quasi 100 anni senza<br />
viti. Gli abitanti del paese avevano conservato nelle soffitte<br />
tutti gli attrezzi per coltivare la vite dei genitori o dei nonni<br />
ma nessuno sapeva più come si coltivava la vite. Dopo gli<br />
studi enologici a Beaune, Sylvain ha lavorato dividendosi<br />
tra la vicina Champagne e i suoi vigneti. Oggi la tenuta si<br />
sviluppa su 7,5 ettari di vigneto, in 5 villaggi, tutti attigui<br />
nell’area del Châtillonnais. L’assemblaggio dei 5 villaggi dà<br />
vita alla cuvée Terroirs Châtillonnais, vero e proprio biglietto<br />
da visita della casa.<br />
La conduzione viticola che la famiglia si è data è molto<br />
impegnativa: l’azienda lavora solo con trascinatori per non<br />
compattare il terreno. Non vengono mai utilizzati diserbanti<br />
e insetticidi. I nuovi innesti vengono effettuati con tralicci<br />
più alti e filari più larghi per ridurre la suscettibilità alle<br />
malattie e favorire la copertura dell’inerbimento nelle<br />
parcelle. La raccolta, sempre manuale, può durare anche<br />
fino alle 3 settimane per raccogliere ogni appezzamento<br />
nel suo momento migliore, alla perfetta maturità fenolica.<br />
La vinificazione inizia con una pressatura di precisione,<br />
la tenuta è l’unica in Borgogna ad avere investito in una<br />
pressa, considerata la Rolls Royce delle presse, la Coquard<br />
Champagne. I vini fermentano a temperatura controllata<br />
e viene sempre favorita la fermentazione malolattica per<br />
consentire una migliore stabilità naturale con meno solfiti e<br />
una maggiore rotondità aromatica. Il tirage viene effettuato<br />
il più tardi possibile ma prima del caldo estivo. Il tempo<br />
di affinamento sur lattes è sempre prolungato ben oltre il<br />
minimo legislativo per garantire bollicine fini e ben fuse nel<br />
corpo del vino. E poi c’è il lavoro di Paul, le sue idee e i suoi<br />
pensieri. Dopo aver studiato enologia a Beaune come suo<br />
padre, Paul voleva acquisire una più profonda e strutturata<br />
PAUL BOUHÉLIER<br />
esperienza presso viticoltori sensibili, attenti e di alto livello<br />
professionale prima di tornare al proprio Domane. Dopo un<br />
primo stage da Hubert Lamy (conoscete tutti i suoi grandi<br />
bianchi di Borgogna), Paul parte per lavorare un anno in<br />
Alsazia nella tenuta Albert Seltz, poi un anno in Champagne<br />
presso la Maison De Sousa sulla Côte des Blancs, ad Avize.<br />
In Inghilterra, confrontandosi con un nuovo mondo del vino<br />
nell’Hampshire, al fianco dell’enologo Hervé Jestin, presso<br />
la tenuta Hambledon Vineyard. Ritornato nella tenuta di<br />
famiglia nel 2016, Paul ha scelto di fare conoscere il suo<br />
terroir di Châtillonnais, con scelte radicali e fortemente<br />
qualitative, apportando standard più elevati, precisione<br />
enologica e una visione più personale della vinificazione, in<br />
stile più naturale, con meno solfiti, affinamenti più lunghi sui<br />
lieviti e dosaggi più bassi alla sboccatura. Infine una curiosità:<br />
il suo bianco fermo “En Chemin” è l’unico vino in Borgogna<br />
prodotto da riserva perpetua di Chardonnay, ispirandosi così<br />
ai vini di riserva Champenois, più di una citazione… una<br />
appartenenza.<br />
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