Llibret amb els discursos de l'acte - Universitat Ramon Llull

è state moneta di scambio per molti europei ed il sudore del loro lavoro. Con il pesce
dei pescatori e la carne degli uomini della terra. Forse con merluzzo e qualche
pennuto, frutti di mare e verdure, acqua ed un po’ di liquore. Un piatto fatto di molte
apportazioni, come il nostro mondo globalizzato. Un piatto a cui tutti sono invitati a
partecipare con la propria collaborazione.
Accompagnano questi piatti, il pane ed il vino che ci uniscono intorno al
tavolo, in nome di della comunione dei beni e del dividere che è insito nel pane. Il
vino che è frutto del lavoro e che rallegra ed accompagna gli uomini. Il vino che
ubriaca ed affratella, il vino della coppa che passa di mano in mano. Anche il vino de
Il Convivio di Platone, ribassato con miele ed acqua per renderlo più buono, più dolce,
con un intenso gusto di botte e di legno di rovere, del bosco mediterraneo.
E, per concludere, per dolce, per fare del pasto una festa il più recente. Le
opere di divulgazione del nostro omaggiato. Saggezza antica. Terapia per i mali
dell’uomo d’oggi, per esempio, potrebbe essere una buona maniera di concludere il
banquetto per coloro ai quali i piatti intermedi sembrano pesanti o densi, per colori i
quali non hanno molta fame, però si sono disposti a godere di un momento di piacer
ee verità. Un sorbetto o un gelato, che ognuno può accompagnare come preferisca,
però che è per tutti docle e gradevole al gusto. Accompagnandolo con un bicchiere
di cava della nostra terra e può darsi che dopo il caffè, un goccio di grappa italiana.
Il filosofo e l’amore per la saggezza.
Dopo questa divagazione, che ad ora avrà cusato più di uno svenimento,
non parlerò più di cibo. Forse non si tratta di un’approssimazione eccessivamente
rigorosa alla sua opera, però esemplifica bene, credo, come la filosofia si possa inserire
nella quotidanietà. La si consideri un’allegoria.
Potremmo dire che il Dott. Reale é un amante della saggezza, nel senso più
letterale del termine. È una persona che, se mi si permette l’analogia, ha fatto del suo
amore per la saggezza una forma di “agape“, quell’amore che si dona senza remore,
senza condizioni, senza pretese, un amore que rende grande e luminoso chi ama;
però anche un amore che non nega l’irresistibile fascino della vera conoscenza, la
“follia divina 3 “ che consite nel sentirsi abbracciati inprovvisamnete dalla bellezza della
3 Benedetto XVI, Deus caritas est.
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