Llibret amb els discursos de l'acte - Universitat Ramon Llull

4. Riflessioni sul terzo punto
Contrariamente a quanto molti credono, la “cultura della scrittura“ non
nasce in età moderna con l’invenzione dell’arte della stampa.
Infatti, l’invenzione dell’arte della stampa ha rafforzato, sviluppato e
diffuso tale cultura a largo raggio, ma non l’ha creata.
Questo è un preciso dato di fatto, ma dalla communis opinio non è ben
recepito. Anche autori di grande cultura fanno coincidere la nascita della cultura
della scrittura con l’invenzione dell’arte della stampa. Molti pensano che fino alla
invenzione della stampa la cultura resti largamente fondata soprattutto sulla
trasmissione orale. L’“homo sapiens“ coinciderebbe con l’“uomo di Gutenberg“.
In realtà, non si può affatto dire che fino alla invenzione della stampa la
cultura di ogni società resti fondata sulla trasmissione orale. Questo varrebbe, in
ogni caso, solo per la trasmissione delle comuni opinioni, ma non per la
trasmissione delle scoperte dottrinali e per il grande patrimonio filosofico e
scientifico prodotto dal mondo antico, che poteva essere pubblicato, trasmesso
e riutilizzato solamente mediante la scrittura e non mediante l’oralità.
Si pensi - per fare significativi esempi - alla trasmissione dell’imponente numero
di scritti del Corpus Platonicum, che ha prodotto una vera e propria rivoluzione
culturale di portata epocale, nonché del Corpus Aristotelicum, del Corpus degli
scritti dei medici, del Corpus degli scritti degli storici, degli Elementi di Euclide,
degli scritti scientifici di Archimede.
In conclusione, l’invenzione dell’arte della stampa ha operato una
rivoluzione in dimensione “socio-politica“, con la diffusione dei libri in quantità,
a vari livelli. Dunque, l’invenzione dell’arte della stampa non ha creato la “cultura
della scrittura“, ma ha prodotto la diffusione di essa, in modo straordinario.
La cultura europea e dell’Occidente con l’invenzione dell’arte della stampa
si è imposta a largo raggio in maniera sempre crescente, e, di conseguenza, la
cultura in generale divenne e rimase fino alla metà del secolo XX una “cultura
della scrittura“ per eccellenza, in senso globale.
50