Llibret amb els discursos de l'acte - Universitat Ramon Llull

L’Unione Europea é un momento storico che ci dà significato, é un vero
nucleo di significati che ridisegnano il nostro tempo, che lo rendono regale e
prospero. Salvador Espriu nel suo poema diceva: “Che non sia deceduta la nostra
speranza,/ che non sia scarna la nostra fiducia: /així così umilmente lo chiediamo“ 16 .
Per questo motivo non ci possiamo permettere che il tutto si riduca alla
negoziazione tra tecnocrati. Abbiamo imparato, nel laborioso incedere della nostra
storia, che disprezzare la raltà spirituale ed identificativa di un popolo finisce sempre
per sfigurare le relazioni tra gli uomini.
Questo momento di speranza non può essere solo un momento solo
amministrativo; si deve sottolineare la potenza spirituale di questa Unione. Lo
splendore dell’anima europea ha bisogno si Socrate quando dice: “L’anima, i piedi, ci
ordinano di conoscere chi comanda. “Conosci te stesso“ 17
Gli Stati Uniis d’America, ostenta un lideraggio in occidente che spesso ci
abbaglia. Le influenze mutue sono permanenti e desiderabili, però non bisogna
dimenticare che la semplice copia di un modello, per trattandosi del modello
imperante, porta alla dipendenza. La cultura del trionfo, la cultura del successo che
impera laggiù, è oramai da molto che si stà piantando qui in Europa. Nella conquista
dei fini Europa ha abbastanza memoria da non incorrere in utilitarismi, economicismi
ed altri immediatismi. È per ciò necessario che l’Europa si ascolti.
Gli avvenimenti e le correnti ideologiche che lidereggiano nel nostro
continent, la volontà di partecipare in maniera decisiva nella complicata mappa
mondiale, la superazione delle storiche tensioni nazionali, la pretesa di offrire al
mondo un modello democratico che struttri le società, che permetta il libero sviluppo
della persona in tutti i suoi versanti, l’orgolio con quale ci vantiamo di essere i padri
della civilizzazione occidentale, tutte ed ognune delle aspirazioni europee non sono
nulla se l’uomo europeo non sa chi è, non sa dove vuole andare, non sa che voglia
dire “migliore“ quando dice di volere un mondo migliore. Quale costituzione
dobbiamo redigere se non siamo nemmeno disposti ad accettare da dove veniamo e
non ci mettiamo d’accordo verso dove vogliamo andare? Molti si sono lamentati della
lontananza delle istituzioni europee, e addirittura dei lider che redigono i trattati che
regolano le nostre relazioni. Però è per forza che sono lontani se non possono
16 Salvador ESPRIU, Obres completes, 1. Poesia, 2a ed., Edicions 62,Barcelona, 1973. (Poema complert, al
final del discurs)
17 Platone, L’Alcibiade Maggiore. 131A
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