Llibret amb els discursos de l'acte - Universitat Ramon Llull

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Abbiamo bisogno di uomini con questo spirito come il di maestria. Uomini disposti a a mettere in discussione le proprie fondamenta ed a confermarli o criticarli, se necessario. È ciò che un altro dottero honoris causa dell’Università Ramon Llull (e di questa Facoltà), il Dott. Paul Ricoeur, recentemente trapassato, definiva come “la crítica e la convinzióne“ 13 . La convinzione costruita sulla storia del pensiero e dei fatti, uno sguardo indietro alla tradizione, alla parte migliore della tradizione, però anche la capacità critica, la possibilità di proporre alternative ai problemi antichi attraverso nuove prospettive. Abbiamo bisogno di uomini come il Dott. Reale, che nonb si fermano quando l’incedere della società contemporanea sembra ignorarli, che non ripudiano l’eredità che ci ha lasciato il tempo, le difficoltà, gli sforzi ed i dubbi degli uomini del passato, senza rinunciare a metterli. Nel compito ermeneutico, nella maniera di studiare e di interpretare i testi antichi e moderni del nostro dottore honoris causa, nella su ainstancabile predisposizione ad ascoltare ciò che dicono i libri, però anche ciò che propone il mondo intornoi, le circostanze, i pensatori affini ede alieni, il battito dei tempi, come ha fatto con Platone o con Nietzsche, sono un esempio del suo carattere aperto ad ascoltare, a comprendere, ad amare ciò che fanno gli uomini e le donne della storia. É un atteggiamento generoso verso le persone, per quanto rigorosa e bella l’analisi, che risponde alla domanda di Rémi Brague: “¿Possiamo chiederci che cosa succede alle fondamenta sulle quali è stato costruito realmente il, nostro presente: sono abbastanza solide per imbastire il nostro futuro? O sono forse fragli come una cappa di ghiaccio, specchio dei nostri sogni, che si stabilizzerà quando saremo oramai troppo lontani dalla riva? “ Da qui affermiamo che sono solide e che ci permettono di costruire un futuri speranzoso se le teniamo presenti. La filosofia aperta al mondo. Il pedagogo. Il ruolo divulgatore, pedagogico, del Dott. Reale é uno dei suoi grandi successi. Il Dott. Bosch-Veciana ha diffuso un gran numero di traduzioni della sua opera per tutta Europa, specialmente nell’Europa dell’Est, dove l’uscita dall’epoca comunista ha provocato un’ansia di ritorno alla spiritualità e di recuperare il significato dell’uomo europeo. La casa editrice Herder ha pubblicato in spagnolo le 13 Andreu Marquès, discorso laudativo per il Dott. Paul Ricoeur nell’atto di proclamazione di Dottore Honoris Causa all’Università Ramon Llull. 124
sue opere, che hanno ricdevuto una calorosa accoglienza sia tra il pubblico specializzato che tra quello che lo è meno. Infatti, alcune delle sue opere, come la recente Radici culturali e spirituali d’Europa, che è stata la colonna vertebrale del discorso odierno, si è esaurita diverse volte negli scaffali delle librerie. Mi lascino affermare in questa sede che sarebbe motivo di gioia per tutti noi il poter godere delle sue opere anche in catalano. Speriamo ch equest’atto serva per spingere qualcuno dei nostri ricercatori a cominciare il compito di tradurre, come già è stato fatto con lwe conferenze che, come è stato detto, si sono svolte a Barcellona. Mi permettano ricordare che l’amore per Platone da parte della società catalana è riuscita a superare le difficoltà che la storia ha imposto alla nostra cultura e, soprattutto, alla nostra lingua. La tradizione contemporana degli studi catalani su Platone è continuata durante tutto il xx secolo ed anche agli inizi di quello attuale. Ne è esempio evidente il compito filologico portato a termine dalla Fondazione Bernat Metge con l’edizione critica e la traduzione in catalano dei Dialoghi di Platone per la collezione «Clàssics Grecs i Llatins». Questa impresa culturale ha soff e rto gli avvenimenti tragici del ventesimo secolo e la persecuzione contro la cultura catalana. É per questo mi¡otivo che, nonostante il superamento dei trecento volumi editi, gli sforzi per riuscire ad avere tutta l’opera di Platone sono ancora sul punto di concludersi. É un’allegria per noi, quindi, continuare ad imbastire punti con le specialità di altri paesi che fanno sì che la nostra interesse per la Grecia classica continui a crescere, sia più fruttuosa e continui a rafforzarci lo sgurdo 14 . Ad ogni modo, possiamo affermare che il ruolo divulgativo dell’opera di Reale è importantissimo, sia per la capacità di diffusione che ha dimostrato, sia per 14 Edizioni ciítiche, testo greco, traduzione in catalano: Dialoghi, vol. I: Difesa di Socrate. Critó. Eutifrone. Laques (Joan Crexells; 2ª ed. a cura de Carles Riba). 1924 ( 1ª ed.) 1931 (2ª ed.), Dialoghi, vol. II: Càrmides. Lisis. Protàgoras (Joan Crexells; 2ª ed. a cura di Carles Riba). 1925 Dialoghi, vol. III: Ió. Hípias Menor. Hípias Major. Eutidem (Joan Crexells, Carles Riba e Jaume Serra Hunter). 1928 (1ª ed.) 1950 (2ª ed.) Dialoghi, vol. IV: Cràtil. Menexen (Jaume Olives). 1952 Dialoghi, vol. V: Menó. Alcibíades (Jaume Olives). 1956 Dialoghi, vol. VI: Il simposio (Eulàlia Presas). 1983 Dialoghi, vol. VII: Fedó (Jaume Olives). 1962 Dialoghi, vol. VIII: Gòrgias (Manuel Balasch). 1986 Dialoghi, vol. IX: Fedre (Manuel Balasch). 1988 Dialoghi, vol. X: La República (libri I-IV) (Manuel Balasch). 1989 Dialoghi, vol. XI: La República (libri V-VII) (Manuel Balasch). 1990 Dialoghi, vol. XII: La República (libri VIII-X) (Manuel Balasch). 1992 Dialoghi, vol. XIII: Parmenide (Manuel Balasch). 1992 Dialoghi, vol. XIV: Teetete (Manuel Balasch). 1995 Dialoghi, vol. XV: Il sofista (Manuel Balasch). 1996 Dialoghi, vol. XVI: Il politico (Manuel Balasch). 1997 Dialoghi, vol. XVII: Fileb (Manuel Balasch). 1997 Dialoghi, vol. XVIII: Timoteo. Crizia (Josep Vives). 2000 Apologia de Sòcrates, Critó, Eutifró, Protàgores. Edicions 62. Barcelonna. trad. Joan Crexells. 1993, 1995, 2002. El banquet. Fedre. Edicions 62. Barcelona. trad. Josep Montserrat Torrents. 1997, 2001. Fedó. Edicions 62. Barcelona. trad. Josep Vives. 1999 Parmènides. Teetet. Barcelona: Edicions 62. trad. Joan Leita. 1990 125
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