Llibret amb els discursos de l'acte - Universitat Ramon Llull
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Anche il concetto <strong>de</strong>lle “due Città“ ha un prece<strong>de</strong>nte nel finale <strong>de</strong>l libro<br />
IX Repubblica (592 A-B) di Platone, in cui sviluppa il concetto al quale abbiamo<br />
già sopra fatto cenno:<br />
- Per quanto concerne le cariche onorifiche, l’uomo assennato, seguendo<br />
lo stesso criterio, alcune le assumerà pren<strong>de</strong>ndovi gusto - saranno quelle che<br />
giudicherà capaci di ren<strong>de</strong>rlo migliore -, altre invece - e precisamente quelle che<br />
possono compromettere l’equilibrio che si è instaurato in lui - le eviterà sia in<br />
pubblico che privato.<br />
- E allora, osservò Glaucone, se questi sono i suoi interessi, non vorrà<br />
occuparsi di politica.<br />
- Corpo d’un cane! Si butterà, eccome, nella vita politica, ma nella sua<br />
Città. E invece, probabilmente, cercherà di non occuparsene in patria, a meno<br />
che non lo soccorra una particolare sorte divina.<br />
- Comprendo, disse Glaucone. Tu intendi parlare di quella Città che<br />
poc’anzi abbiamo <strong>de</strong>scritto, e che esiste nei nostri discorsi, e che dubito che possa<br />
esistere in qualche luogo <strong>de</strong>lla terra.<br />
- Ma forse, il suo mo<strong>de</strong>llo si trova in cielo a disposizione di chi <strong>de</strong>si<strong>de</strong>ri<br />
contemplarlo, e, contemplatolo, in esso fissare la sua dimora. Non ha quindi<br />
importanza che una siffatta Città attualmente esista o possa esistere in futuro,<br />
perché comunque egli potrebbe occuparsi solo di questa Città e non di un’altra.<br />
Dobbiamo comunque riconoscere che in Platone sono cert a m e n t e<br />
presenti <strong>de</strong>gli anticipi di queste i<strong>de</strong>e, ma che solo Agostino li ha sviluppati nella<br />
dimensione <strong>de</strong>l messaggio cristiano, nel cui àmbito soltanto potevano essere<br />
fecondi.<br />
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