Capitolo 6 Il Sistema Satellitare GPS 6.1 – Descrizione del sistema ...
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<strong>Capitolo</strong> 6 <strong>–</strong> <strong>Il</strong> <strong>GPS</strong><br />
6.3 <strong>–</strong> L’equazione osservazionale <strong>del</strong>la pseudo-range<br />
Sia δτ la differenza tra il tempo T di ricezione (nel riferimento temporale<br />
<strong>del</strong> ricevitore) ed il tempo t di trasmissione (nel riferimento temporale <strong>del</strong><br />
satellite). Per procedere ad una sincronizzazione matematica (essendo<br />
praticamente impossibile una sincronizzazione fisica) fra le due scale di<br />
tempo, in modo da valutare i due eventi relativamente allo stesso<br />
riferimento temporale, sarà necessario introdurre una terza scala di tempo,<br />
normalmente definita dal tempo <strong>GPS</strong> <strong>del</strong> <strong>sistema</strong> (v. figura <strong>6.1</strong>3).<br />
Si potrà scrivere allora:<br />
aggiungendo [ τ −τ<br />
]<br />
± si avrà:<br />
b<br />
a<br />
δτ = T − tτ<br />
(<strong>6.1</strong>0)<br />
( τ −τ<br />
) + [ τ − ] − [ τ t ]<br />
b a a tτ a b τ b<br />
τ<br />
b<br />
a<br />
δτ = −<br />
(<strong>6.1</strong>1)<br />
I termini che figurano nella presente relazione sono riportati graficamente<br />
in figura <strong>6.1</strong>3.<br />
Figura <strong>6.1</strong>3 <strong>–</strong> Scala dei tempi<br />
<strong>Il</strong> primo termine rappresenta idealmente il tempo impiegato dal segnale per<br />
percorrere la distanza satellite-ricevitore e che moltiplicato per la velocità<br />
<strong>del</strong>la luce nel vuoto c = 299792458 m/s definisce la pseudo distanza vera; il<br />
secondo ed il terzo termine rappresentano gli offset rispettivamente<br />
<strong>del</strong>l’orologio <strong>del</strong> satellite δ t e di quello <strong>del</strong> ricevitore δ T rispetto al tempo<br />
di riferimento <strong>GPS</strong>. Prendendo poi in considerazione i ritardi ionosferici