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Capitolo 6 Il Sistema Satellitare GPS 6.1 – Descrizione del sistema ...

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<strong>Capitolo</strong> 6 <strong>–</strong> <strong>Il</strong> <strong>GPS</strong><br />

<strong>Il</strong> primo metodo è relativamente facile da applicare; il secondo è più<br />

complesso e richiede la conoscenza <strong>del</strong>le misure di pseudorange che non<br />

tutti i ricevitore forniscono all’utente. Quando si usa il primo metodo, per<br />

tutte le ragioni esposte, la distanza fra stazione di riferimento ed utente deve<br />

essere relativamente breve (stazioni a vista) e 1’utente deve utilizzare gli<br />

stessi satelliti con cui sono state calcolate le correzioni dalla stazione di<br />

riferimento. Questo metodo può essere applicato sia in post processing che<br />

in tempo reale.<br />

Tabella XVI <strong>–</strong> Errori D<strong>GPS</strong> in funzione <strong>del</strong>la distanza<br />

Errori Range Range Range<br />

100 n.m. 500 n.m. 1000 n.m.<br />

Offset clocks 0 0 0<br />

Effemeridi 0.2 0.5 1<br />

SA 0 0 0<br />

Ionosfera 2 4 7<br />

Troposfera 1.5 1.5 1.5<br />

Ricevitore 1 1 1<br />

Multipath 3 5 7<br />

σ 2 5 7<br />

σ HDOP = 1.<br />

5 10 15 20<br />

2σ ( )<br />

<strong>Il</strong> secondo metodo è più diffuso e non e vincolato alla distanza <strong>del</strong> utente<br />

dalla stazione di riferimento. Esso calcola le correzioni differenziali <strong>del</strong>le<br />

pseudorange di tutti i satelliti in vista; la stazione mobile applica le<br />

correzioni differenziali alle pseudorange misurate prima di calcolare la sua<br />

posizione <strong>GPS</strong>, eliminando così tutti gli errori di natura <strong>sistema</strong>tica. Inoltre,<br />

la stazione di riferimento, calcola per ogni satellite le velocità di variazione<br />

<strong>del</strong>le pseudorange trasmettendole anch’esse all’unita mobile che li usa per<br />

mo<strong>del</strong>lare nel tempo le caratteristiche <strong>del</strong>le correzioni per le quali le<br />

stazioni di riferimento le hanno calcolate; in questo modo il ricevitore<br />

<strong>del</strong>l’utente può sempre valutare la validità <strong>del</strong>le correzioni (età <strong>del</strong>le<br />

correzioni). La tabella XVI riporta gli errori sul posizionamento dopo<br />

l’applicazione <strong>del</strong>le correzioni differenziali per il secondo metodo. Da essa<br />

si nota come alcuni errori aumentano in funzione <strong>del</strong>la distanza <strong>del</strong><br />

ricevitore dalla stazione di riferimento.<br />

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