la vera bibbia ei libri deuterocanonici - Pentecostali - Apologetica ...
la vera bibbia ei libri deuterocanonici - Pentecostali - Apologetica ...
la vera bibbia ei libri deuterocanonici - Pentecostali - Apologetica ...
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
considerevole per <strong>la</strong> teologia dell'A.T. Ripresi e sviluppati nel N.T., essi hanno assicurato il<br />
successo del 2° Maccab<strong>ei</strong> negli ambienti cristiani.<br />
Estivano, come abbiano detto più volte, il primo canone, degli ebr<strong>ei</strong> palestinesi, e perciò detto<br />
palestinese, ammetteva come ispirati solo i <strong>libri</strong> scritti in ebraico, e li ripartiva in tre gruppi: 1. <strong>la</strong><br />
Legge (Torah) o Pentateuco (Genesi, Esodo, Levitico, Numeri, Deuteronomio); 2. i Profeti<br />
(N e bi'im), anteriori (Giosuè, Giudici, Primo-Secondo libro di Samuele, Primo-Secondo libro d<strong>ei</strong><br />
Re) e posteriori (Isaia, Geremia, Ezechiele e i dodici profeti minori: Osea, Gioele, Amos, Abdia,<br />
Giona, Michea, Nahum, Abacuc, Sofonia, Aggeo, Zaccaria, Ma<strong>la</strong>chia); 3. gli scritti (K e tubim)<br />
[Salmi, Proverbi, Giobbe, Cantico d<strong>ei</strong> Cantici, Rut, Lamentazioni, Ecclesiaste, Ester, Daniele,<br />
Esdra, Neemia, Primo-Secondo libro delle Cronache o Paralipomeni].<br />
Il secondo canone, quello degli ebr<strong>ei</strong> ellenizzati di Alessandria, o alessandrino, comprendeva sia i<br />
<strong>libri</strong> scritti originariamente in ebraico o aramaico e conservati solo nel<strong>la</strong> traduzione greca, sia quelli<br />
scritti, forse, originariamente in greco (Tobia, Giuditta, Sapienza, Ecclesiastico, Primo-Secondo<br />
libro d<strong>ei</strong> Maccab<strong>ei</strong>, alcuni capitoli di Ester e alcune parti di Daniele: il Cantico d<strong>ei</strong> tre fanciulli,<br />
Susanna, Bel e il Dragone). Il canone alessandrino era pertanto più lungo: comprendeva un maggior<br />
numero di <strong>libri</strong> e, per taluni <strong>libri</strong> comuni anche al canone palestinese, registrava capitoli nuovi.<br />
Queste opinioni di scuo<strong>la</strong> non prevalsero tra gli Ebr<strong>ei</strong> dispersi fuori dal<strong>la</strong> Palestina, ma che avevano<br />
Sinagoghe dove si leggeva <strong>la</strong> Bibbia nel<strong>la</strong> stessa Gerusalemme (cf At 6,9). Inoltre, tra i manoscritti<br />
recentemente scoperti (1947) del<strong>la</strong> Comunità di Qùmran, dove ricordiamo abitavano gli Ebr<strong>ei</strong><br />
Esseni, di cui di dice abbiamo fatto parte Giovanni il Battista, si trovano anche i <strong>libri</strong> di Tobia e<br />
Siracide, esclusi dal canone ebraico. Le scoperte archeologiche hanno quindi dato ragione al<strong>la</strong><br />
Chiesa cattolica e confermato <strong>la</strong> sua Autorità ecclesiastica, essa è <strong>la</strong> <strong>vera</strong> Chiesa di Cristo, essa in<br />
quanto tale non ha mai avuto dubbi sul<strong>la</strong> Bibbia e sui Libri che <strong>la</strong> compongono.<br />
Molti pastori protestanti non menzionano minimamente ai loro fedeli tali scoperte, perché sarebbe<br />
imbarazzante dare spiegazioni in merito.<br />
A difesa del<strong>la</strong> fede cristiana, non si riteneva di dover citare <strong>libri</strong> che non tutti gli Ebr<strong>ei</strong><br />
riconoscevano ispirati. Questo motivo di carattere pratico provocò in alcuni anche dubbi teorici<br />
sul<strong>la</strong> effettiva appartenenza al canone d<strong>ei</strong> <strong>libri</strong> <strong>deuterocanonici</strong>, ma ogni esitazione fu tolta dal<br />
Concilio di Trento (1546), il quale poiché i protestanti avevano accettato il canone ridotto ebraico<br />
(39 <strong>libri</strong>), definì solennemente il canone tradizionale del<strong>la</strong> Chiesa, vinco<strong>la</strong>ndo <strong>la</strong> fede d<strong>ei</strong> cattolici<br />
all‘accettazione di esso.<br />
La paro<strong>la</strong> ―apocrifo‖, dal greco apokrypt<strong>ei</strong>n= tenere segreto, si riferisce ad un libro di autore ignoto,<br />
il quale però, spesso si nasconde sotto un nome noto e apprezzato. N<strong>ei</strong> <strong>libri</strong> apocrifi ci sono anche<br />
delle verità storiche, mesco<strong>la</strong>te a molta fantasia… La Chiesa, scopertili, li ha esclusi<br />
dall‘ispirazione.<br />
―Libri protocanonici‖ dal greco - protos=primo – sono quelli di cui non fu mai messa in dubbio<br />
l‘autenticità canonica.<br />
―Libri <strong>deuterocanonici</strong>‖ – dal greco deuteros=secondo – sono quelli che solo in un secondo<br />
momento furono dichiarati solennemente e definitivamente ispirati dal Concilio di Trento allo scopo<br />
di eliminare ulteriori dubbi e discussioni.<br />
La tradizione ecclesiastica fin dai tempi di Gesù li aveva ritenuti ispirati.<br />
Ripetiamo che <strong>la</strong> versione più antica del<strong>la</strong> Bibbia è quel<strong>la</strong> in greco dell‘A.T. fatta in Egitto, sotto il<br />
re Tolomeo Fi<strong>la</strong>delfio, (lo racconta S. Ireneo nel terzo libro del<strong>la</strong> sua opera Contro le Eresie, pag.<br />
323 ed. Cantagalli Siena – terza edizione) ―quest‘ultimo (Tolomeo) desiderando arricchire <strong>la</strong><br />
biblioteca da lui costruita in Alessandria degli scritti importanti di tutti gli uomini, chiese a quelli di<br />
Gerusalemme di avere le loro Scritture tradotte in greco. Essi allora, che erano ancora sotto il<br />
dominio macedone, mandarono a Tolomeo circa settanta anziani, traduttori (72 per <strong>la</strong> precisione)<br />
scelti fra gli Ebr<strong>ei</strong> più colti, cioè i più competenti nelle Scritture e nelle due lingue per eseguire il<br />
suo desiderio. Egli, volendo assicurarsi dal timore che stando in compagnia si accordassero per