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la vera bibbia ei libri deuterocanonici - Pentecostali - Apologetica ...

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nascondere <strong>la</strong> verità del<strong>la</strong> Scrittura nel<strong>la</strong> versione, li fece separare uno dall‘altro con l‘ordine a<br />

ciascuno di fare <strong>la</strong> versione per proprio conto: e così fece per tutti i <strong>libri</strong>. Raccoltisi poi presso<br />

Tolomeo e confrontando ciascuno <strong>la</strong> propria versione, Dio fu glorificato e le Scritture furono<br />

riconosciute <strong>vera</strong>mente divine, perché tutti dal principio al<strong>la</strong> fine avevano espresso le stesse cose<br />

con le stesse parole, cosicché anche i pagani presenti riconobbero che le Scritture erano state<br />

tradotte per ispirazione divina. I settanta anziani furono impegnati al<strong>la</strong> traduzione di tutti i <strong>libri</strong><br />

realizzando<strong>la</strong> gradualmente tra il 250 e 100 a.C. Del resto, non fa meraviglia che Dio abbia agito in<br />

tal modo, quando si pensi che, distrutte le Scritture durante <strong>la</strong> schiavitù del popolo sotto<br />

Nabucondonosor, allorché i Giud<strong>ei</strong> tornarono dopo settant‘anni al loro paese al tempo di Artaserse,<br />

r<strong>ei</strong> d<strong>ei</strong> Persiani, Dio ispirò Esdra, sacerdote del<strong>la</strong> tribù di Levi, facendogli ricomporre tutte le parole<br />

d<strong>ei</strong> profeti passati per restituire al popolo <strong>la</strong> Legge quale era stata data mediante Mosè.‖<br />

Come già più volte detto fu detta d<strong>ei</strong> ―Settanta‖ (LXX). In essa sono distribuiti i <strong>libri</strong><br />

<strong>deuterocanonici</strong> ognuno inserito nel proprio gruppo e nell‘ordine conservato fino ad oggi dal<strong>la</strong><br />

Chiesa Cattolica.<br />

Sempre Ireneo nel<strong>la</strong> sua opera fa notare agli gnostici che loro non erano autorizzati ad alterare il<br />

contenuto del<strong>la</strong> Bibbia, come hanno fatto gli Ebr<strong>ei</strong> e molti protestanti, togliendo alcuni <strong>libri</strong> da essa,<br />

gli gnostici oltre a togliere alcuni <strong>libri</strong> toglievano anche alcune parti del N.T. e ne riscrivevano altri,<br />

ecco cosa dice Ireneo, il che è molto valido anche per i protestanti che non accettano il canone<br />

cattolico: ―Essendo le Scritture, con le quali Dio preparò e fondò <strong>la</strong> nostra fede nel Figlio suo,<br />

tradotte con tanta fedeltà per <strong>la</strong> grazia di Dio e conservate incorrotte in Egitto, dove si sviluppò <strong>la</strong><br />

casa di Giacobbe dopo aver fuggito <strong>la</strong> fame in Canaan e dove fu portato in salvo il Signore nostro<br />

quando fuggì <strong>la</strong> persecuzione di Erode, ed essendo questa versione (d<strong>ei</strong> LXX) stata fatta prima che<br />

il Signore scendesse in terra e prima che avessero origine i cristiani – nostro Signore è nato circa<br />

l‘anno 41° di Cesare Augusto, mentre Tolomeo, sotto il quale furono tradotte (in greco) le Scritture,<br />

è molto anteriore – si rive<strong>la</strong>no <strong>vera</strong>mente impudenti e temerari quelli (gli gnostici) che ora vogliono<br />

fare un‘altra traduzione quando dalle stesse Scritture noi ricaviamo argomenti contro di essi e<br />

quando sono obbligati a concludere con <strong>la</strong> fede nel<strong>la</strong> venuta del Figlio di Dio. Quindi solida, non<br />

forzata, unica <strong>vera</strong> è <strong>la</strong> nostra fede provata dal<strong>la</strong> Scrittura, <strong>la</strong> quale fu tradotta nel modo predetto, e<br />

non interpo<strong>la</strong>ta è <strong>la</strong> dottrina del<strong>la</strong> Chiesa. Gli apostoli, infatti, che sono anteriori a costoro,<br />

convengono con <strong>la</strong> predetta versione (d<strong>ei</strong> LXX) e <strong>la</strong> nostra versione concorda con quel<strong>la</strong> degli<br />

apostoli. Pietro e Giovanni, Matteo e Paolo, gli altri ancora e i loro discepoli annunziarono tutte le<br />

cose profetate nel modo che è contenuto nel<strong>la</strong> versione degli anziani (i ―Settanta‖).<br />

Ora io mi chiedo se sia corretto il metodo usato da molti pastori protestanti con il quale citano solo<br />

alcune frasi d<strong>ei</strong> padri, tra<strong>la</strong>sciando di citarne altre, nascondendo così molte cose ai loro fedeli, come<br />

ad esempio questa prova importantissima che ci racconta Ireneo a proposito del<strong>la</strong> Bibbia d<strong>ei</strong> LXX,<br />

usata dagli stessi apostoli. Quanti sono i fedeli protestanti a conoscere questi partico<strong>la</strong>ri?<br />

E‘ corretto citare solo le parti che fanno comodo tra<strong>la</strong>sciandone altre che farebbero cadere tutte le<br />

pretese protestanti, e le loro aspirazioni di essere nel<strong>la</strong> verità?<br />

Usano <strong>la</strong> Bibbia come una spada, ma non conoscono da chi è stata composta. Dicono di non essere<br />

influenzati nel<strong>la</strong> comprensione biblica dai loro pastori, ma si fidano del<strong>la</strong> versione che comprano<br />

nelle librerie protestanti. Forse quando vanno a comprare <strong>la</strong> loro Bibbia sono sotto guida divina, è<br />

per questo che non vanno mai alle librerie Paoline, per scegliere <strong>la</strong> loro Bibbia.<br />

Perché nascondono queste cose ai loro fedeli?<br />

Quanto al Nuovo Testamento — accettato solo dai cristiani — pare che al<strong>la</strong> fine del II sec. il canone<br />

fosse completo; è certo che dal III al V sec. sorsero in varie Chiese dubbi circa alcuni <strong>libri</strong> (<strong>la</strong><br />

Lettera agli Ebr<strong>ei</strong>, <strong>la</strong> maggior parte delle Lettere cattoliche [di Giacomo, Seconda lettera di Pietro,<br />

Seconda-Terza lettera di Giovanni, di Giuda] e l'Apocalisse), i quali nel VI sec. furono tuttavia<br />

compresi definitivamente nel canone; per questa loro accoglienza più tarda, anche questi <strong>libri</strong><br />

furono chiamati <strong>deuterocanonici</strong>.<br />

N<strong>ei</strong> primi tempi del cristianesimo, fino a un determinato periodo, nessuno si preoccupò di scrivere<br />

un catalogo d<strong>ei</strong> <strong>libri</strong> che erano ritenuti ispirati; di qui <strong>la</strong> necessità di dedurlo dal<strong>la</strong> lettura d<strong>ei</strong> Padri

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