20.05.2013 Views

la vera bibbia ei libri deuterocanonici - Pentecostali - Apologetica ...

la vera bibbia ei libri deuterocanonici - Pentecostali - Apologetica ...

la vera bibbia ei libri deuterocanonici - Pentecostali - Apologetica ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Se il pastore afferma che nel canone ebreo i 7 <strong>libri</strong> non erano inclusi, da qualche parte lo avrà letto,<br />

oppure qualcuno lo avrà istruito, ma questo qualcuno lo avrà a sua volta letto in qualche libro<br />

autorevole (o presunto tale); perché allora a me deve bastare quello che mi dice il pastore?<br />

Interessa conoscere <strong>la</strong> verità o solo quello che ci dice il pastore?<br />

E se il pastore si sbagliasse in perfetta buona fede?<br />

Abbiamo visto che nel canone ebreo i 7 <strong>libri</strong> <strong>deuterocanonici</strong> erano inclusi, infatti nel<strong>la</strong> traduzione<br />

d<strong>ei</strong> settanta i 7 <strong>libri</strong> c’erano, e questa traduzione dell‘Antico Testamento fu fatta prima del<strong>la</strong><br />

venuta di Cristo, oltretutto questa traduzione era usata dagli apostoli, come abbiamo visto.<br />

E‘ giusto verificare se queste affermazioni appena fatte siano reali?<br />

Si lo è, e chiunque verificherà si accorgerà che quello da me scritto corrisponde al vero, e quindi il<br />

pastore si sbaglia.<br />

Molti pastori protestanti dovrebbero andare a studiare a cosa serve l‘ermeneutica, che è in genere<br />

quel<strong>la</strong> disciplina che insegna le regole per interpretare un libro e il modo di ben applicarle, allo<br />

scopo di intenderne il vero senso, che è quello inteso dall‘autore. Nell‘ermeneutica biblica questo<br />

libro è <strong>la</strong> Bibbia.<br />

Il trattato dell‘ermeneutica biblica si divide in tre parti: noematica, che analizza i vari sensi del<strong>la</strong><br />

S. Scrittura; euristica, che insegna le regole per trovare questi sensi; proforistica, che insegna <strong>la</strong><br />

maniera di esporre il senso così trovato.<br />

Credo che alcuni fratelli separati avendo letto questa breve introduzione sull‘ermeneutica già<br />

cominciano a storcere il naso, pensando o dicendo che loro non hanno bisogno di studi complicati<br />

per capire le Sacre Scritture, perché loro sono guidati dallo Spirito Santo nelle loro interpretazioni e,<br />

ci si potrebbe pure credere se non fosse per le prove che smentiscono questa loro tesi.<br />

Se i fratelli separati (come più volte detto) sarebbero <strong>vera</strong>mente guidati dallo Spirito di Dio<br />

dovrebbero essere compatti e uniti e, soprattutto dovrebbero tutti avere <strong>la</strong> stessa dottrina, invece<br />

nel<strong>la</strong> miriade di denominazioni protestanti hanno dottrine molto differenti tra loro, di conseguenza<br />

essendo che lo Spirito Santo non è uno spirito di confusione, e considerato che lo Spirito di Dio è<br />

UNO solo è chiaro che nessun gruppo protestante può essere credibile quando afferma di essere<br />

guidato dallo Spirito Santo nelle interpretazioni bibliche. Ma ogni gruppo garantisce di essere nel<strong>la</strong><br />

verità, ma quante verità esistono?<br />

E poi perché i pastori protestanti organizzano continuamente studi biblici se <strong>la</strong> Bibbia è così<br />

semplice da capire come vorrebbero far credere loro?<br />

La S. Scrittura non è un libro come tutti gli altri, ma un libro divino-umano, vi si tro<strong>vera</strong>nno sensi (e<br />

quindi regole d‘interpretazione) strettamente suoi partico<strong>la</strong>ri, oltre a quelli comuni agli altri <strong>libri</strong>.<br />

Sensi del<strong>la</strong> S. Scrittura.<br />

Per senso intendiamo quel determinato concetto che l‘autore intende esprimere con le sue parole.<br />

Differisce dal significato che è il concetto inerente alle singole parole oggettivamente, ossia<br />

indipendentemente dall‘intenzione soggettiva dell‘autore, ed è registrato n<strong>ei</strong> vocabo<strong>la</strong>ri.<br />

Senso biblico è quel determinato concetto che l‟autore sacro intende esprimere con le sue parole o<br />

con l‟oggetto espresso dalle stesse parole.<br />

Il senso biblico è dunque duplice: letterale e tipico. Il senso letterale è quello espresso direttamente<br />

dal<strong>la</strong> paro<strong>la</strong>; esso è comune a tutti i <strong>libri</strong> umani e perciò deve trovarsi anche nel<strong>la</strong> Scrittura, che è<br />

scritta da uomini e indirizzata a uomini; inoltre, poiché Dio è l‘autore principale del<strong>la</strong> S. Scrittura, il<br />

senso letterale è inteso principalmente da Dio, oltre che dall‘uomo.<br />

L‘esegesi è invece l‘applicazione pratica delle regole insegnate dall‘ermeneutica, cioè<br />

l‘interpretazione stessa. Tra i vari significati di una paro<strong>la</strong> l‘autore ne sceglie uno ad esprimere quel<br />

determinato concetto del<strong>la</strong> sua mente. Quindi, mentre il significato di una paro<strong>la</strong> può essere<br />

molteplice, il senso inteso dall‘autore è uno solo, a meno che egli intenda par<strong>la</strong>re ambiguamente.<br />

Il senso letterale è chiamato anche verbale, immediato, perché risulta immediatamente dal<strong>la</strong> paro<strong>la</strong><br />

(verbum); storico, perché ordinariamente usato n<strong>ei</strong> brani narrativi e storici; grammaticale, perché

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!