la vera bibbia ei libri deuterocanonici - Pentecostali - Apologetica ...
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Sue caratteristiche sono: l‘eleganza (prende come base <strong>la</strong> rec. H, ne migliora <strong>la</strong> forma letteraria<br />
avvicinando<strong>la</strong> al<strong>la</strong> forma c<strong>la</strong>ssica ed eliminandone i semitismi); spesso armonizza, benché senza<br />
violenza; ama il testo pieno, cioè invece di scegliere qualcuna fra le diverse varianti, le combina<br />
insieme.<br />
A motivo del<strong>la</strong> sua eleganza, questa recensione ebbe pieno successo: da Antiochia passò a<br />
Costantinopoli, da dove si diffuse in tutto l‘impero Bizantino. E‘ per questa sua diffusione che è<br />
denominata Koinè.<br />
Anche dopo l‘invenzione del<strong>la</strong> stampa (1445), per circa tre secoli continuò a dominare <strong>la</strong> quarta<br />
recensione (K) detta antiochena.<br />
Le principali edizioni di questo tempo sono quelle del<strong>la</strong> Poliglotta Complutense (Alcalà, Spagna,<br />
1514) e di Erasmo da Rotterdam (1516-1535), ed. 5) . Quest‘ultima sebbene inferiore al<strong>la</strong><br />
Complutense, fu <strong>la</strong> base di tutte le edizioni successive fino al sec. XIX: Roberto Estienne, 1546-<br />
1551); Teodoro Beza, 1565 ss. i fratelli Elzevir 1624.<br />
Nel sec. XVIII incominciarono le prime edizioni critiche, ma ancora per più di un secolo i critici<br />
editori si contentarono quasi solo di porre sotto il ―textus receptus‖ un numero sempre maggiori di<br />
varianti.<br />
Con C. Lachmann, insigne filologo berlinese, s‘inizia il periodo aureo del<strong>la</strong> critica testuale del N.T.<br />
Egli, <strong>la</strong>sciando da parte il ―textus receptus‖, ricostruì il testo in base ai codici più antichi (1831).<br />
Seguendo gli stessi criteri, von Tischendorf pubblicò in 30 anni 24 edizioni del N.T. L‘ultima (da<br />
lui detta octava maior, in due volumi, 1869-1872) si fonda principalmente sul codice S da lui stesso<br />
scoperto poco prima.<br />
Invece i due inglesi B.F. Westcott e F.I.H. Hort seguirono il metodo genealogico, cioè distinsero i<br />
codici in quattro famiglie, rappresentanti altrettante recensioni, e basarono <strong>la</strong> loro edizione (1881)<br />
sul<strong>la</strong> recensione facente capo al codice B.<br />
– Westcott, Brooke Foss (Birmingham 1825-Durham 1901) ecclesiastico e biblista inglese,<br />
studiò a Cambridge;<br />
1851, è ordinato prete anglicano;<br />
1870, dopo un primo insegnamento a Harrow, ha una cattedra di teologia a Cambridge;<br />
1880, succede all'amico e discepolo J.B. Lightfoot come vescovo di Durham; con Lightfoot<br />
e F.J.A. Hort forma <strong>la</strong> "triade di Cambridge" che rappresenta uno d<strong>ei</strong> momenti più fecondi<br />
del<strong>la</strong> critica testuale e dell'esegesi del Nuovo Testamento;<br />
Vangelo secondo Giovanni (1881,commento)<br />
Lettere di Giovanni (commento)<br />
Nuovo Testamento greco (1888, in 2 voll., edizione critica assieme a Hort, basata<br />
principalmente sul codice vaticano, mentre l'edizione di C. Tischendorf si basava su quello<br />
Sinaitico)<br />
Lettera agli Ebr<strong>ei</strong> (commento)<br />
1892, fa da mediatore durante lo sciopero nelle miniere di carbone.<br />
Ho fatto queste precisazioni su Westcott e Hort, perché mi è capitato di sentire qualche pastore<br />
pentecostale, accusare di satanicità W. e H. in quanto membri di una associazione dedita allo<br />
spiritismo. L‘accusa è falsa perché l‘associazione non era satanica, ma comunque Westcott, appena<br />
saputo che ci potevano essere degli inquinamenti spiritistici se ne allontanò definitivamente. Oltre a<br />
questo, un pastore pentecostale, li indicava come at<strong>ei</strong>, sono rimasto sorpreso nell‘apprendere<br />
successivamente, che invece erano pastori protestanti. Le motivazioni che portava il pastore<br />
pentecostale, erano riconducibili al probabile utilizzo da parte cattolica del testo biblico-critico<br />
prodotto da questi due pastori protestanti, cosa che non è <strong>vera</strong> perché oggi i cattolici usano altre<br />
versioni bibliche, a partire dai testi originali, dal<strong>la</strong> Vulgata e dal<strong>la</strong> traduzione del Merk.<br />
Anche H. von Soden seguì il metodo genealogico, ma distribuì i numerosi codici da lui collezionati<br />
in sole tre famiglie; nel<strong>la</strong> ricostruzione del testo poi egli sceglieva <strong>la</strong> lezione concordante di due<br />
famiglie, <strong>la</strong>sciando <strong>la</strong> lezione discordante delle terza (1902-1913). Oggi (l‘autore si riferisce a circa