la vera bibbia ei libri deuterocanonici - Pentecostali - Apologetica ...
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Il testo bizantino-koinè, usato dalle chiese orientali ed accolto dal<strong>la</strong> riforma protestante nel Textus<br />
Receptus (XVI secolo), trarrebbe origine dal<strong>la</strong> recensione di Luciano di Antiochia (III secolo) e<br />
sarebbe rappresentato dal codice Alessandrino o A (V secolo), dal codice Basilensis o E (VII<br />
secolo), dal codice Boreelianus o F (IX secolo), dai codici Wolfi o G-H (IX secolo), dal codice<br />
Cyprus o K (IX secolo), dai codici S ed Sap (IX secolo), dal codice Mosquensis o V (IX secolo), dal<br />
codice Athous Dionysiou o Ω (VIII secolo) e, in parte, dai codici Washington o W (V secolo) e<br />
Athous Laurae o Ψ (IX secolo). Strettamente legate a tale testo risulterebbero quindi le versioni<br />
gotica (IV secolo), siriaca-peshitta (V secolo), etiopica (VI secolo) e s<strong>la</strong>va antica di Cirillo e<br />
Metodio (IX secolo). Il testo avrebbe forma linguistica molto elegante e maggior chiarezza,<br />
ottenute però mediante cambiamenti di vocaboli, armonizzazione di passi paralleli e fusioni di<br />
più varianti di un medesimo versetto. Sarebbe stato usato da Giovanni Crisostomo, da Teodoreto di<br />
Ciro e da Cirillo Alessandrino.<br />
Il testo neutrale-alessandrino sarebbe rappresentato dal codice Vaticano o B (IV secolo) e dal codice<br />
Sinaitico o א (IV secolo). Inoltre presenterebbe forti analogie con papiri molto antichi come P45 o<br />
Chester Beatty I (inizi III secolo), P46 o Chester Beatty II (II secolo) e P75 o Bodmer XIV-XV (II<br />
secolo). Il papiro P66 o Bodmer II (II secolo) presenterebbe invece elementi caratteristici sia del<br />
testo neutrale sia del testo occidentale. Dovrebbe essere il testo più vicino al testo originale perché<br />
rifuggirebbe da rie<strong>la</strong>borazioni, armonizzazioni ed ampliamenti. Risulterebbe spesso citato da<br />
Clemente Alessandrino e, in parte, anche da Origene e Gero<strong>la</strong>mo.<br />
Il testo occidentale sarebbe molto antico, diffuso soprattutto in occidente e rappresentato dal codice<br />
Beza o D (V secolo), dal codice C<strong>la</strong>romontanus o Dp, dal<strong>la</strong> Vetus Latina (III secolo), dal<strong>la</strong> Vetus<br />
Syra (V secolo) e dalle versioni Philoxeniana e/o Harclensis (VI secolo). È citato da Marcione,<br />
Giustino, Taziano, Cipriano, Tertulliano ed Ireneo. Avrebbe una certa tendenza all'armonizzazione<br />
ed al<strong>la</strong> parafrasi e conterrebbe aggiunte ed omissioni significative.<br />
Il testo alessandrino-cesariense sarebbe conservato nel codice di Efrem o C (V secolo), dal codice<br />
Regius o L (VIII secolo), nel codice Washington o W (V secolo) e, in parte, nel codice Koridethi o<br />
Θ (IX secolo). Strettamente legate a tale testo risulterebbero quindi le versioni copte sahidica (III<br />
secolo) e boharitica (IV secolo) e le versioni armena (V secolo) e georgiana (VI secolo?). Il testo<br />
risulterebbe molto accurato nelle forme linguistiche ma risentirebbe di infiltrazioni del testo<br />
occidentale. Sarebbe citato da Origene, Eusebio di Cesarea, Clemente, Dionigi, Didimo e Cirillo.<br />
Fin qui <strong>la</strong> chiesa avventista, che per riporta in maniera quasi esatta <strong>la</strong> storia delle varie versioni<br />
bibliche.<br />
Esistono delle prove per cui un cristiano può essere sicuro del<strong>la</strong> autenticità del<strong>la</strong> Bibbia?<br />
Esiste una lista ufficiale che garantisca quali sono i <strong>libri</strong> <strong>vera</strong>mente e divinamente ispirati?<br />
Certo, esiste il Canone biblico, che ci garantisce, con prove storiche, quali sono sempre stati i <strong>libri</strong><br />
venerati da tutti i cristiani di ogni tempo.<br />
Il Canone biblico da chi fu fatto?<br />
La Bibbia contiene il Canone di se stessa?<br />
In Apocalisse troviamo scritto che essa (l’Apocalisse) è ispirata, ma questa frase si riferisce<br />
anche agli altri Libri del<strong>la</strong> Bibbia?<br />
A scanso di equivoci, non sto affermando che <strong>la</strong> Bibbia non è ispirata, ma è giusto porsi queste<br />
domande, per arrivare a capire chi fu a decidere quali <strong>libri</strong> includere o escludere dal<strong>la</strong> Bibbia.<br />
E‘ troppo semplicistico dire <strong>la</strong> Bibbia è ispirata perché c‘è scritto in Apocalisse, anche nel libro di<br />
Mormon (e in altri) c‘è scritto che sono ispirati, che facciamo, ci crediamo?<br />
Imparare a chiedersi perché, è un buon inizio che favorisce l‘allontanamento d<strong>ei</strong> preconcetti, d<strong>ei</strong><br />
luoghi comuni, del<strong>la</strong> mancanza di voglia verso <strong>la</strong> ricerca e il confronto.