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la vera bibbia ei libri deuterocanonici - Pentecostali - Apologetica ...

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dell‘agiografo, che a differenza di quanto credono molti protestanti non apprendeva paro<strong>la</strong> per<br />

paro<strong>la</strong> da Dio, <strong>la</strong> Paro<strong>la</strong> gli veniva ispirata, non dettata. E‘ normale che anche l‘agiografo dava una<br />

sua impronta al libro che scriveva, è comprensibile quindi qualche piccolo errore riscontrabile in<br />

diversi Libri Sacri, Vangeli compresi. Eccone altri esempi:<br />

Nel<strong>la</strong> genealogia di Gesù Matteo enumera soltanto 42 antenati, Luca ne ha ben 56. Per giunta i<br />

nomi delle due liste ora coincidono e ora no. E quando coincidono il problema è ancora più ―grave‖,<br />

perché Luca risale addirittura ad Adamo, mentre Matteo parte da Abramo. Chiariamo subito che<br />

nessuno studioso cristiano, anche tra i più tradizionali, tenterebbe di dimostrare che quelle<br />

―genealogie‖sono da valutare secondo il nostro concetto di storia. Esse hanno una funzione<br />

letteraria, simbolica e, soprattutto, teologica. Ci guarderemo bene dal tentativo di dimostrare che<br />

sono ―vere‖ nel senso storico attuale. Qui si vuole solo indicare quale tipo di logica usino coloro che<br />

vorrebbero estromettere i 7 <strong>libri</strong> deuterocanoci dal<strong>la</strong> Bibbia ufficiale.<br />

Ma Matteo compie qualcosa di assolutamente inconcepibile per <strong>la</strong> cultura ebraica. Matteo cioè,<br />

spezza intenzionalmente l‘armonia del<strong>la</strong> sua lista di antenati, introducendo in questa lunga serie di<br />

nomi maschili, quattro nomi di donne, più quello di Maria.<br />

Un‘assurdità: per gli ebr<strong>ei</strong> <strong>la</strong> donna non contava nelle genealogie; quindi, quel<strong>la</strong> costruita in questo<br />

modo per Gesù era invalidata. Creatura da guardare con diffidenza, tanto spesso considerata<br />

―impura‖, <strong>la</strong> femmina con il suo solo nome creava un‘aria poco chiara, comunque del tutto fuori<br />

luogo in una genealogia che vorrebbe essere solonessima. Ma lo scandalo diventa intollerabile per il<br />

pio israelita se si va a vedere a chi corrispondano qu<strong>ei</strong> quattro nomi di donne tratti dalle antiche<br />

scritture di Israele. Sono Tamar, <strong>la</strong> nuora di Giuda figlio di Giacobbe, che si prostituì a lui; Raab,<br />

una meretrice di Gerico che tradì <strong>la</strong> sua città; Rut, una pagana (già grosso titolo di colpa in Israele)<br />

che si offrì a Booz e lo costrinse a sposar<strong>la</strong>; <strong>la</strong> moglie di Uria, cioè Betsabea, l‘adultera che divenne<br />

amante di Davide, che per l<strong>ei</strong> uccise a tradimento il marito che lo aveva fedelmente servito. Infine,<br />

si par<strong>la</strong> di Maria, <strong>la</strong> madre di Gesù.<br />

E ancora:<br />

I ciechi guariti a Gerico non erano uno solo (Mc 10,46), ma due (Mt 20,30), come anche gli angeli<br />

apparsi al sepolcro di Gesù (Mt 28,2.5; Lc 24,4); <strong>la</strong> promessa che Gesù risorto si sarebbe<br />

manifestato ai discepoli in Galilea non esclude, ma solo astrae dalle altre apparizioni in<br />

Gerusalemme (cf Mt 26,32; 28,7-9 e paralleli).<br />

Mt 4,18-20 “Mentre camminava lungo il mare di Galilea vide due fratelli, Simone, chiamato<br />

Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano <strong>la</strong> rete in mare, poiché erano pescatori. E disse loro:<br />

«Seguitemi, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito, <strong>la</strong>sciate le reti, lo seguirono”<br />

Giov 1,40-42 “Uno d<strong>ei</strong> due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era<br />

Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone, e gli disse:<br />

«Abbiamo trovato il Messia (che significa il Cristo)» e lo condusse da Gesù. Gesù, fissando lo<br />

sguardo su di lui, disse: «Tu s<strong>ei</strong> Simone, il figlio di Giovanni; ti chiamerai Cefa (che vuol dire<br />

Pietro)».”<br />

Il messaggio salvifico d<strong>ei</strong> due Vangeli è ugualmente efficace, non viene compromesso da<br />

un’imprecisione letteraria di poco conto, ma i fratelli protestanti che amano capire al<strong>la</strong> lettera,<br />

dovrebbero intendere che in casi simili il fedele senza adeguate spiegazioni incontra parecchie<br />

difficoltà di comprensione. Come spiegano queste contraddizioni, se come dicono loro ogni paro<strong>la</strong><br />

d<strong>ei</strong> Libri Sacri è stata scritta da Dio? Quindi o si afferma che anche Dio può sbagliare, oppure si<br />

ammette che scrivere sotto ispirazione divina non significa ―sotto dettatura‖. Cioè <strong>la</strong> mano umana<br />

dell‘agiografo che interviene può commettere errori, e inserire palesi contraddizioni, senza tuttavia<br />

compromettere il valore salvifico del Messaggio Evangelico.

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