la vera bibbia ei libri deuterocanonici - Pentecostali - Apologetica ...
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Protovangelo di Giacomo o ―Storia del<strong>la</strong> natività di Maria: l‘ignoto autore, per accreditare il suo<br />
scritto, si finge Giacomo, il ―fratello‖ (cioè parente) del Signore.<br />
L‘opera consta di tre parti ben distinte:<br />
I cc. 1-16: vita di Maria SS. Fino al<strong>la</strong> nascita di Gesù, con molti racconti che rimangono in parte<br />
tradizionali nel<strong>la</strong> pietà cristiana;<br />
II cc. 17-21: <strong>la</strong> nascita di Gesù e le meraviglie che l‘accompagnarono;<br />
III cc. 22-24: <strong>la</strong> strage degli Innocenti e il martirio di Zaccaria; segue infine un epilogo (c.25).<br />
Come ci è giunto, il vangelo non è certo posteriore al sec. IV: così si deduce da antiche<br />
testimonianze; si tratta tuttavia di una compi<strong>la</strong>zione che nel<strong>la</strong> parte più antica, cioè n<strong>ei</strong> cc.1-21,<br />
risale al sec. II. Si scorge facilmente il motivo del<strong>la</strong> sua venerabilità. In questa prima parte, che<br />
rappresenta in un certo modo una vita di Maria SS., l‘autore esalta <strong>la</strong> verginità del<strong>la</strong> Madre di Dio e<br />
<strong>la</strong> sua straordinaria fanciullezza: i genitori, Gioacchino e Anna, erano sterili, un angelo annunzia<br />
loro <strong>la</strong> nascita di Maria; a tre anni <strong>la</strong> bambina è presentata al Tempio per esservi educata in un<br />
collegio di vergini; il sommo sacerdote ha di l<strong>ei</strong> una speciale cura e nel<strong>la</strong> scelta dello sposo avviene<br />
<strong>la</strong> miracolosa fioritura del bastone del vecchio Giuseppe, al quale viene quindi affidata <strong>la</strong> vergine; <strong>la</strong><br />
concezione di Maria è soprannaturale e i ―fratelli di Gesù‖ sono figli avuti da Giuseppe in un<br />
precedente matrimonio; Maria rimase sempre vergine.<br />
Vangelo di Tommaso (filosofo israelita): narra i prodigi compiuti nel<strong>la</strong> sua infanzia da un Gesù che<br />
molto spesso è vendicativo e maligno. E‘ <strong>la</strong>voro di un eretico (verso <strong>la</strong> fine del sec II); il testo ci è<br />
giunto ritoccato da un cattolico del sec. III.<br />
Vangelo di Nicodemo, detto anche ―Atti di Pi<strong>la</strong>to‖ dal<strong>la</strong> prima parte. Si compone di due parti che<br />
primitivamente formarono due scritti indipendenti: <strong>la</strong> prima (Atti di Pi<strong>la</strong>to, 1-16) racconta il<br />
processo di Gesù davanti a Pi<strong>la</strong>to, il suo supplizio e <strong>la</strong> risurrezione; <strong>la</strong> seconda (Discesa di Gesù<br />
Cristo agli Inferi, 17-27) riferisce il racconto di due risuscitati al<strong>la</strong> morte di Gesù che furono<br />
testimoni del<strong>la</strong> sua discesa al Limbo.<br />
Ambedue gli scritti risalgono al sec. IV-V, ma forse hanno un fondo molto antico. La versione<br />
<strong>la</strong>tina riporta in fine una lettera (sec. XIII-XIV) di Lucio Lentuolo, preteso predecessore di Pi<strong>la</strong>to, al<br />
Senato romano con <strong>la</strong> descrizione delle fattezze fisiche di Gesù.<br />
Storia di Giuseppe il falegname: narra <strong>la</strong> vita di Giuseppe e specialmente <strong>la</strong> sua santa morte fra le<br />
braccia di Gesù e di Maria; il suo corpo rimarrà incorrotto fino al regno millenario del Signore. Fu<br />
scritta in Egitto nel sec. IV-V.<br />
Atti apocrifi<br />
Questi apocrifi riferiscono i fatti memorabili attribuiti a vari apostoli e non riferiti dal libro canonico<br />
degli Atti degli Apostoli.<br />
Atti di Pietro. Constano di due parti: I) Gli Atti di Pietro con Simone, i quali raccontano come<br />
Simon Mago, mentre era a Roma, ingannava il popolo con le sue arti magiche; un giorno però<br />
sollevatosi in aria, alle preghiere di Pietro precipitò a terra e morì; 2) il Martirio di Pietro racconta<br />
che mentre Pietro fuggiva da Roma, dove infuriava <strong>la</strong> persecuzione, incontrò il Signore e gli chiese:<br />
―Signore, dove vai?‖ (cfr. Gv 13,36). Il Signore rispose: ―Vado a Roma per essere di nuovo<br />
crocifisso‖. Allora Pietro ritornò nel<strong>la</strong> città. Segue il racconto del martirio di Pietro, crocifisso con<br />
<strong>la</strong> testa all‘ingiù.<br />
Il libro di tendenze ereticali, (ad esempio vi troviamo che per l‘Eucaristia si adopera solo pane e<br />
acqua.) fu scritto in Asia Minore nel sec II o all‘inizio del sec III.<br />
Atti di Paolo. Contengono tre scritti I) gli Atti di Paolo e Tec<strong>la</strong>, i quali raccontano come Tec<strong>la</strong>,<br />
nobile fanciul<strong>la</strong> di Iconio, sentito S. Paolo par<strong>la</strong>re del<strong>la</strong> verginità, abbandonò il suo futuro sposo e<br />
diventò fervente discepo<strong>la</strong> di Paolo; II) Il Martirio di Paolo, che narra <strong>la</strong> morte violenta<br />
dell‘apostolo, accompagnata da molti miracoli; III) vi è poi uno scambio di lettere tra S. Paolo e i<br />
Corinzi. Questo scritto sorse in Asia verso il 160-170; non contiene nul<strong>la</strong> di eretico, anzi il nucleo<br />
essenziale è probabilmente storico; ma Tertulliano fa sapere che l‘autore fu deposto dal suo vescovo<br />
in punizione di questo falso.