la vera bibbia ei libri deuterocanonici - Pentecostali - Apologetica ...
la vera bibbia ei libri deuterocanonici - Pentecostali - Apologetica ...
la vera bibbia ei libri deuterocanonici - Pentecostali - Apologetica ...
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
considerazioni non possono valere per <strong>la</strong> Volgata <strong>la</strong>tina, perché il tempo del<strong>la</strong> rive<strong>la</strong>zione pubblica<br />
si è chiuso con <strong>la</strong> fine dell‘età apostolica.<br />
Altre versioni greche.<br />
Durante il sec. II d.C. sorsero altre due versioni greche fatte da giud<strong>ei</strong>: tre erano totali e tre parziali.<br />
Le prime hanno per autori, Aqui<strong>la</strong>, Teodozione e Simmaco; le altre sono anonime e vengono<br />
indicate con il nome di quinta, sesta e settima (si intende dopo quel<strong>la</strong> d<strong>ei</strong> LXX).<br />
Aqui<strong>la</strong> nativo del Ponto, era un pagano convertito al giudaismo (―proselito‖). La sua traduzione<br />
(eseguita tra il 130 e il 150 d.C.) seguiva servilmente il testo ebraico: perciò era preferita dai Giud<strong>ei</strong>.<br />
Teodozione, proselito di Efeso, tradusse verso il 180 d.C.; <strong>la</strong> sua versione in genere segue da vicino<br />
i LXX, così da sembrare una revisione di questa, piuttosto che una nuova traduzione.<br />
Simmaco, ebionita, tradusse verso il 200 d.C. mirando al<strong>la</strong> fedeltà concettuale, più che al<strong>la</strong> verbale,<br />
con una certa eleganza di forma. Di queste s<strong>ei</strong> versioni non giunsero a noi che scarsi frammenti n<strong>ei</strong><br />
pochi resti delle Esaple di Origene.<br />
Recensione origeniana.<br />
Per eliminare questo inconveniente Origene ideò ed eseguì una colossale opera, che fu condotta a<br />
termine in una cinquantina di volumi, fra il 240 e il 245. Egli dispose in s<strong>ei</strong> colonne il testo ebraico<br />
e <strong>la</strong> varie traduzioni greche, così che se ne potessero facilmente notare le differenze. Nel<strong>la</strong> prima<br />
colonna pose il testo ebraico in lettere ebraiche, nel<strong>la</strong> seconda il medesimo testo trascritto in lettere<br />
greche, nel<strong>la</strong> terza fino al<strong>la</strong> sesta pose rispettivamente le versioni di Aqui<strong>la</strong>, Simmaco, LXX,<br />
Teodozione. Nel<strong>la</strong> quinta colonna del<strong>la</strong> sua Esa<strong>la</strong> Origene pose dunque il testo d<strong>ei</strong> LXX, però da lui<br />
criticamente riveduto (recensione origeniana, o testo esap<strong>la</strong>re). Egli prese per base un testo molto<br />
affine a quello del cod. B e per mezzo di segni convenzionali (obeli e asterischi) notò le differenze<br />
tra i LXX e il testo ebraico.<br />
Recensioni di Esichio e di Luciano.<br />
Esichio sarebbe, secondo alcuni, l‘omonimo vescovo egizio morto martire verso il 300, e ben poco<br />
sappiamo del<strong>la</strong> recensione del testo d<strong>ei</strong> LXX fatta da lui. S. Luciano (martire nel 312) <strong>la</strong> sua<br />
recensione appare negli scritti d<strong>ei</strong> Padri antiocheni. Queste due recensioni hanno, come quel<strong>la</strong> di<br />
Origene, per base comune un testo affine a quello del codice B, il quale presenta un testo anteriore<br />
al <strong>la</strong>voro d<strong>ei</strong> recensori.<br />
Codici ed edizioni stampate.<br />
I codici che possediamo del<strong>la</strong> versione d<strong>ei</strong> LXX ascendono a 1534 e vengono designati come quelli<br />
del N.T.; i più importanti sono B, S, A.<br />
Dopo l‘invenzione del<strong>la</strong> stampa vennero riprodotte più o meno le te recensioni suddette fino alle<br />
edizioni critiche, che ebbero inizio negli ultimi anni del sec. XVIII. Attualmente (parliamo di circa<br />
50 anni fa, cioè quando scrive l‘autore di queste parte presa dal libro ed. Marietti,ndr) le edizioni<br />
critiche sono quattro, due complete e due incomplete. Sono complete le edizioni manuali: una, The<br />
Old Testament in Greek, Cambridge 1887-1894, curata da H.B. Swete, l‘altra Septuaginta, Stuttgart<br />
1935, curata da A. Rahlfs e altri (Gottingen 1935 ss.)<br />
Le due opere edite in Inghilterra danno il testo di un cod- in generale del cod. B che sostituiscono<br />
con un altro (i cod A) quando è <strong>la</strong>cunoso -; mentre le due opere edite in Germania si propongono <strong>la</strong><br />
ricostruzione di un testo il più vicino possibile all‘originale basandosi sul maggior numero<br />
disponibile di testimoni.<br />
Versioni aramaiche (Targùmin).<br />
Nell‘esilio gli Ebr<strong>ei</strong> si abituarono a par<strong>la</strong>re <strong>la</strong> lingua aramaico, dimenticando <strong>la</strong> propria;<br />
quest‘abitudine fu continuata dopo il ritorno in patria fino al punto che, a poco a poco già qualche