la vera bibbia ei libri deuterocanonici - Pentecostali - Apologetica ...
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stichi si calco<strong>la</strong>va <strong>la</strong> ricompensa dell‘amanuense. La colometria (scrittura ―per co<strong>la</strong> et commata‖)<br />
invece teneva conto del senso, e in ogni linea metteva una so<strong>la</strong> frase avente senso compiuto. I due<br />
termini ―colon‖ e ―comma‖ sono quasi sinonimi; forse il secondo indica una frase più breve.<br />
Formato<br />
Per i papiri continuò generalmente a usarsi il rotolo; è però ben documentata anche <strong>la</strong> legatura a<br />
libro o ―codice‖ (per le pergamene era più comune il sistema del codice), che si componeva di vari<br />
fascicoli sovrapposti. Il fascicolo a sua volta constava generalmente di quattro fogli (di qui<br />
l‘appel<strong>la</strong>tivo ―quaternio‖ da cui ―quaderno‖), ciascuno d<strong>ei</strong> quali si piegava in due (diploma, ―cosa<br />
raddoppiata‖); ogni fascicolo aveva dunque quattro fogli, otto pagine (ciascuna delle quali aveva il<br />
recto e il verso) quindi sedici facciate (il nostro ―sedicesimo‖). Sovrapponendo un certo numero di<br />
questi fascicoli si formava il codice. Talvolta, specialmente a partire dal sec. IV, anche i fogli di<br />
papiro furono disposti a forma di codice. Quest‘uso, però, esisteva già dal sec. II. Ciascuna facciata<br />
del codice era generalmente divisa in due colonne, ma alle volte anche in tre e perfino in quattro.<br />
Vicende del testo greco<br />
Prima dell‘invenzione del<strong>la</strong> stampa si fecero diversi tentativi di revisione del testo del N.T. per<br />
liberarlo dalle inevitabili alterazioni apportate dagli amanuensi: tali revisioni sono dette<br />
comunemente recensioni. Dopo l‘invenzione del<strong>la</strong> stampa si susseguirono le edizioni stampate,<br />
preparate con un metodo che andò sempre perfezionandosi col progredire del<strong>la</strong> critica testuale.<br />
Delle varie recensioni, che si vedranno appresso, ci sono giunti rappresentanti di vario genere, che<br />
furono e sono tuttora <strong>la</strong> base di <strong>la</strong>voro per <strong>la</strong> critica testuale e le edizioni critiche.<br />
Testimoni del testo greco<br />
Tre specie di ―testimoni‖ ci hanno trasmesso il testo del N.T.: le citazioni degli antichi scrittori<br />
ecclesiastici; le versioni antiche; i codici. Questi ultimi sono testimoni diretti; le versioni sono<br />
testimoni indiretti, perché non danno il testo originale, però lo suppongono e lo fanno intravedere<br />
attraverso <strong>la</strong> traduzione; le citazioni invece attestano solo in parte, cioè solo nelle parole citate.<br />
Le citazioni. Le citazioni degli antichi scrittori ecclesiastici sono così frequenti che, unendole<br />
insieme, si potrebbe ricostruire con esse tutto il N.T. greco. In ciò gli scrittori vanno considerati non<br />
come esegeti, ma come testimoni del testo; conseguentemente i più antichi dovrebbero essere i più<br />
autorevoli. Tuttavia i Padri più antichi citano quasi sempre a memoria e a senso (raramente al<strong>la</strong><br />
lettera); anche gli scrittori successivi qualche volta citano a memoria o a senso, oppure da fonte non<br />
sempre sicura. Perciò bisogna control<strong>la</strong>re i singoli casi.<br />
Le versioni antiche. Qui consideriamo le versioni solo in quanto rappresentano una copia del testo<br />
originale di quel<strong>la</strong> data epoca. Sotto tale aspetto le versioni antiche sono molto preziose per<br />
ricostruire il testo originale; alcune di esse poi sono anteriori ai codici più antichi, i quali non vanno<br />
oltre il sec. IV.<br />
Affinché le versioni possano esercitare tale compito occorre che esse siano criticamente sicure, cioè<br />
riproducano possibilmente il testo quale uscì dalle mani del traduttore: solo in tal caso possono<br />
essere l‘eco fedele del testo originale.<br />
I codici. Costituiscono <strong>la</strong> categoria più importante d<strong>ei</strong> testimoni del testo, essendo testimoni diretti,<br />
ed anche <strong>la</strong> categoria più numerosa. Tra onciali (210), minuscoli (2.400), papiri (67), lezionari<br />
(1.610) assommano a circa 4.290 d<strong>ei</strong> quali 53 contengono il N.T. per intero.