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la vera bibbia ei libri deuterocanonici - Pentecostali - Apologetica ...

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pubblicata nelle diverse lingue (ebraico, aramaico, greco e <strong>la</strong>tino) ad Alcalà, vicino a Madrid, in<br />

<strong>la</strong>tino Complutum, donde il nome di questa edizione del<strong>la</strong> Bibbia: <strong>la</strong> Poliglotta Complutense.<br />

Il N.T., che costituiva il V volume dell‘opera, venne pubblicato per primo, nel 1514, ma solo nel<br />

1522 avvenne <strong>la</strong> diffusione dell‘intera opera, e quindi <strong>la</strong> pubblicazione ufficiale, distribuita all'inizio<br />

gratuitamente nelle più grandi Diocesi ai vescovi responsabili e alle Parrocchie più importanti,<br />

successivamente veniva venduta agli ambienti più ricchi. Non si sa quali codici siano stati utilizzati,<br />

perché Ximenes, nel<strong>la</strong> lettera di dedica a papa Leone X, si limita ad affermare che erano stati usati<br />

codici molto antichi provenienti dal<strong>la</strong> Biblioteca Vaticana.<br />

Di fatto, <strong>la</strong> prima edizione che andò sul mercato fu un‘altra, curata dal celebre umanista o<strong>la</strong>ndese<br />

Erasmo da Rotterdam, che ne aveva avuto l‘idea, ma si decise all‘impresa nel 1515 per<br />

sollecitazione dello stampatore J. Froben, che aveva fiutato l‘affare di pubblicare per primo il N.T.<br />

greco. Erasmo procedette in gran fretta, voleva che <strong>la</strong> sua traduzione precedesse sul mercato quel<strong>la</strong><br />

cattolica, usando i mss che aveva a disposizione a Basilea, ossia una mezza dozzina di minuscoli,<br />

alcuni di qualità molto scadente. La stampa del testo, accompagnato dal<strong>la</strong> versione <strong>la</strong>tina del<br />

medesimo Erasmo a fronte, avvenne tra l‘ottobre del 1515 e il febbraio 1516 (1º marzo 1516 è <strong>la</strong><br />

data ufficiale dell‘edizione). Approntata in tutta fretta in un anno, per anticipare quel<strong>la</strong> spagno<strong>la</strong>,<br />

l‘opera contiene centinaia di refusi tipografici; come ebbe a dire lo stesso Erasmo, essa fu<br />

«precipitata più che edita». Erasmo non aveva trovato mss completi per tutto il N.T., ma ne aveva<br />

usati diversi per le diverse parti, mss alquanto scorretti, che aveva cercato di emendare al<strong>la</strong> meglio,<br />

ma in modo insufficiente. Addirittura, poiché per l‘Apocalisse disponeva di un codice <strong>la</strong>cunoso, che<br />

mancava del foglio finale, con gli ultimi s<strong>ei</strong> versetti del libro, e che in altri punti risultava confuso,<br />

fece lui stesso, per questi passi, una retroversione dal <strong>la</strong>tino del<strong>la</strong> Vulgata in greco, producendo un<br />

testo che non trova riscontro in alcun ms esistente.<br />

L‘edizione di Erasmo, comunque, fu apprezzata da molti e già nel 1519 ebbe una seconda edizione,<br />

ma suscitò anche critiche e rifiuti, sia per le novità del<strong>la</strong> sua traduzione <strong>la</strong>tina, che discordava dal<strong>la</strong><br />

Vulgata, sia per le annotazioni apposte in fondo ai testi, in cui Erasmo non mancava di <strong>la</strong>nciare<br />

caustiche critiche al clero corrotto del suo tempo. (aggiungo io...come possiamo notare...Erasmo<br />

inserì le fatidiche "note" oggi tanto criticate dal Protestantesimo e <strong>Pentecostali</strong> Evangelici....)<br />

Nelle università di Cambridge e Oxford fu proibita. Ebbe più riedizioni, una terza nel 1522, in cui<br />

inserì nel testo greco di 1 Gv 5, tra i versetti 7 e 8, il passo: «il Padre, Il Verbo e lo Spirito Santo, e<br />

questi tre sono uno solo. E vi sono tre che rendono testimonianza sul<strong>la</strong> terra», passo che era<br />

presente nel<strong>la</strong> Vulgata, ma mancava n<strong>ei</strong> codici greci e fu proprio allora ritrovato in un ms greco, su<br />

cui lo stesso Erasmo aveva d<strong>ei</strong> sospetti: il passo (sarà definito comma johanneum), di forte<br />

incidenza dogmatica, suscitò molte controversie dottrinali n<strong>ei</strong> secoli successivi e ancora oggi è una<br />

questione, anche filologica, discussa. Nel<strong>la</strong> quarta ediz. del 1527 Erasmo poté correggere il testo<br />

anche sul<strong>la</strong> base del confronto con <strong>la</strong> Bibbia Complutense, che forniva un testo migliore. Ci fu una<br />

quinta edizione, pressoché invariata, nel 1535, e in seguito molte ristampe, anche illegali, ovunque.<br />

L‘edizione di Erasmo ebbe in definitiva maggior successo di quel<strong>la</strong> di Ximenes, benché fosse meno<br />

valida criticamente, dal momento che fu <strong>la</strong> prima ad apparire sul mercato, ed in una veste più<br />

comoda ed economica, (faccio notare che nonostante qualcuno sostiene che <strong>la</strong> Bibbia Protestante<br />

venne diffusa gratuitamente, in realtà così NON avvenne...) e fu al<strong>la</strong> base del textus receptus,<br />

riprodotto per molti secoli (almeno fino all‘800), insieme alle manchevolezze filologiche, anche<br />

gravi, che conteneva.<br />

Tra le edizioni successive del NT che risultano debitrici dell‘edizione erasmiana, si possono<br />

menzionare le quattro edizioni di Rober Estienne, detto anche Stephanus, avvenute a Parigi (1546,<br />

1549, 1550) e a Ginevra (1551): nel<strong>la</strong> terza per <strong>la</strong> prima volta compare un apparato critico; nel<strong>la</strong><br />

quarta per <strong>la</strong> prima volta compare <strong>la</strong> suddivisione del testo in versetti numerati. Venne fatta durante<br />

un viaggio a cavallo e si disse in seguito che fu per gli scossoni subiti e gli spostamenti conseguenti<br />

del<strong>la</strong> penna che certe ripartizioni risultano improprie!<br />

La definizione di «textus receptus» comparve, a scopo divulgativo, nel<strong>la</strong> prefazione <strong>la</strong>tina a<br />

un‘edizione (molto maneggevole) del 1633 d<strong>ei</strong> fratelli Elzevier, stampatori di L<strong>ei</strong>da: «Così hai il

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