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la vera bibbia ei libri deuterocanonici - Pentecostali - Apologetica ...

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I Concili (Tridentino e Vaticano in modo partico<strong>la</strong>re) rivendicano al<strong>la</strong> Chiesa il diritto di<br />

interpretare <strong>la</strong> S. Scrittura e di determinarne il vero senso, che quindi dev‘essere come tale accettato<br />

dai fedeli. I documenti successivi confermano questo insegnamento.<br />

La ragione è che l‘interpretazione autentica di qualsiasi documento compete di diritto esclusivo al<br />

suo autore. Ora autore del<strong>la</strong> Scrittura è lo Spirito Santo, il quale per divina promessa (Gv 16,13)<br />

insegna nel<strong>la</strong> Chiesa. Dunque al<strong>la</strong> Chiesa compete il diritto esclusivo d‘interpretare <strong>la</strong> S. Scrittura.<br />

Da quanto dimostrato deriva come conseguenza il dovere da parte d<strong>ei</strong> fedeli di accettare anche con<br />

adesione interna del giudizio l‘interpretazione data dal<strong>la</strong> Chiesa come <strong>la</strong> so<strong>la</strong> <strong>vera</strong>: chi non<br />

accettasse un‘interpretazione data dal<strong>la</strong> Chiesa, verrebbe praticamente a negarle una prerogativa che<br />

è intimamente legata al suo infallibile magistero.<br />

Organi dell‟interpretazione ecclesiastica. La Chiesa interpreta <strong>la</strong> S. Scrittura mediante il suo<br />

magistero ordinario o straordinario. Il magistero straordinario si esercita attraverso le solenni<br />

definizioni d<strong>ei</strong> Sommi Pontefici e d<strong>ei</strong> concili ecumenici; quello ordinario mediante le decisioni<br />

del<strong>la</strong> Sacre Congregazioni (specialmente del S. Ufficio) e del<strong>la</strong> Pontificia Commissione Biblica,<br />

mediante <strong>la</strong> tradizione ecclesiastica (costituita dalle testimonianze moralmente unanimi d<strong>ei</strong> Padri e<br />

Dottori del<strong>la</strong> Chiesa e d<strong>ei</strong> Teologi), e mediante l‘insegnamento concorde d<strong>ei</strong> vescovi uniti al<br />

Sommo Pontefice.<br />

Fin dai primissimi tempi nel<strong>la</strong> Chiesa è stata sempre affermata <strong>la</strong> necessità d‘interpretare <strong>la</strong><br />

Scrittura conformemente all‘interpretazione che risale agli apostoli e che si trasmette attraverso gli<br />

antichi, gli illustri uomini del<strong>la</strong> Chiesa, i Padri. Così è stato fatto anche in pratica.<br />

I documenti ecclesiastici già citati, accanto al<strong>la</strong> rego<strong>la</strong> dell‘interpretazione del<strong>la</strong> Chiesa pongono,<br />

subito dopo, quel<strong>la</strong> dell‘interpretazione patristica. La ragione di questa rego<strong>la</strong> sta nel fatto che i<br />

Padri sono testimoni dell‘interpretazione del<strong>la</strong> Chiesa. Ora abbiamo visto che l‘interpretazione del<strong>la</strong><br />

Chiesa è <strong>la</strong> principale norma da seguire nell‘interpretare <strong>la</strong> S. Scrittura.<br />

L‘unanimità morale tra i Padri (necessaria perché <strong>la</strong> loro interpretazione abbia autorità) richiede<br />

almeno che un buon numero di Padri fra i più autorevoli, di diverse scuole e di varie epoche, si<br />

trovino d‘accordo nel dare <strong>la</strong> stessa interpretazione senza che altri Padri contraddicano: allora si<br />

potrà dire che essi non esprimono un‘opinione personale, ma proprio <strong>la</strong> dottrina del<strong>la</strong> Chiesa.<br />

Questa interpretazione dev‘essere inoltre dai Padri stessi connessa in qualche modo con <strong>la</strong> dottrina<br />

rive<strong>la</strong>ta e con <strong>la</strong> fede del<strong>la</strong> Chiesa. In fatto di materie estranee al<strong>la</strong> fede o quando essi intendessero<br />

esprimere solo un‘opinione personale, <strong>la</strong> loro autorità non sarebbe sufficiente.<br />

I Padri, considerati come testimoni del<strong>la</strong> dottrina e in partico<strong>la</strong>re dell‘esegesi del<strong>la</strong> Chiesa, hanno<br />

tutti uguale autorità. Ma considerando le loro qualità personali, e quindi <strong>la</strong> loro autorità umana,<br />

bisogna riconoscere che gli Orientali in genere e i Greci in partico<strong>la</strong>re sono superiori ai Latini in<br />

fatto di ermeneutica biblica.<br />

Gli Orientali per l‘A.T. avevano le traduzioni direttamente eseguite sul testo originale; per il N.T. i<br />

Greci leggevano l‘originale stesso, invece i Latini avevano una traduzione dell‘A.T. che era<br />

piuttosto deficiente, eseguita su di un‘altra traduzione (d<strong>ei</strong> LXX), e del N.T. una traduzione non<br />

molto migliore. Inoltre gli Orientali erano forniti di un corredo di cognizioni geografiche e storiche<br />

molto utili per l‘interpretazione del<strong>la</strong> S. Scrittura, che i Latini invece avevano di seconda mano,<br />

bisogna però eccettuare S. Gero<strong>la</strong>mo, che leggeva direttamente gli originali stessi, sia dell‘A. che<br />

del N.T., e che anche nelle scienze sussidiarie giunse a superare gli stessi Orientali.<br />

Per analogia del<strong>la</strong> fede s‘intende <strong>la</strong> mutua armonia fra le verità rive<strong>la</strong>te in virtù del<strong>la</strong> quale una non<br />

può contraddire l‘altra, anzi s‘illustrano a vicenda. Essa è duplice, biblica e cattolica, secondochè si<br />

prendono come termini di confronto le verità contenute nel<strong>la</strong> Bibbia oppure fuori dimessa, nel<br />

rimanente complesso delle verità di fede.<br />

Questa rego<strong>la</strong> fu sempre praticata nel<strong>la</strong> Chiesa; i Padri rimpro<strong>vera</strong>rono sempre agli eretici di<br />

spiegare <strong>la</strong> Scrittura in contrasto con <strong>la</strong> dottrina del<strong>la</strong> Chiesa. S. Agostino fu il primo a formu<strong>la</strong>r<strong>la</strong><br />

teoricamente, raccomandando che ―n<strong>ei</strong> passi ambigui del<strong>la</strong> Scrittura si consulti <strong>la</strong> rego<strong>la</strong> del<strong>la</strong> fede,<br />

<strong>la</strong> quale si desume dai passi più chiari del<strong>la</strong> stessa Scrittura o dall‘autorità del<strong>la</strong> Chiesa‖.

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