"I Robinson italiani" di Emilio Salgari - Altervista

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– Ma sono pericolosi quei pesci?... – Sì, Enrico. In questi mari, come pure in quelli dell'Australia e nell'Oceano Pacifico, vi sono alcuni pesci che non si possono mangiare senza pericolo. Quiros e Cook, i due grandi navigatori, per poco non morirono avendo mangiato certi pesci somiglianti agli spari e gl'isolani di queste regioni sanno che i tetrodoni sono velenosissimi. – Ma Marino?... – O è fuggito vedendo morire il suo compagno, od è caduto nella foresta. – Lasciamo che le tigri se lo mangino e ritorniamo alla nostra capanna. Sono inquieto per Piccolo Tonno. – No, Enrico, dobbiamo prima assicurarci della sorte di Marino. – Ma forse le tigri avranno divorato il suo cadavere. – Sarà rimasto il fucile. – Credete che questi furfanti abbiano esaurite le munizioni? – Ne sono certo. Devono essere fuggiti con poche cariche. – E si saranno trovati presto alle prese colla fame, mentre noi, sbarcati senz'armi, senza nulla, nuotiamo nell'abbondanza per merito tutto vostro, poiché senza di voi, io e Piccolo Tonno ci saremmo ben presto trovati nelle istesse condizioni dei due maltesi. Pure in quest'isola abbondano gli alberi fruttiferi, e per due marinai non doveva essere difficile procurarsi dei mangostani, dei durion, delle noci di cocco, ecc. – E credi tu che le frutta possano bastare, Enrico?... Per alcuni giorni sì, ma poi le forze se ne vanno se non si mangiano delle materie fecolose o della carne. Chissà quali scorpacciate di frutta avranno fatte quei due disgraziati per ingannare la fame insaziabile che li rodeva, ma hai veduto in quale stato abbiamo trovato Harry e... Toh!... Cos'è questo? Si era curvato lestamente e si era impadronito d'una 228
scatoletta che si trovava seminascosta fra le foglie secche. – Una scatola da capsule vuota – disse. – Questa è prova che le loro munizioni sono state esaurite. – Zitto, signore. – Cos'hai?... – Guardate!... – Dove?... – Lassù, su quell'altura!... È lui!... 229
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INFORMAZIONI Questo testo è stato
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UN DRAMMA IN MARE - Al fuoco!... -
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- Lasciate che vadano a farsi impic
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gabbia dell'albero maestro, illumin
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tranquillamente nella mia cabina? -
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SULL'ALBERO MAESTRO La Liguria era
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Era stato precisamente a Varauni ch
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nave attraverso i profondi abissi d
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Un grido che veniva dalla parte del
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emettendo dei rauchi sospiri, vibra
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- Infatti, signore, mi sembra che n
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- Senza poi contare che l'Arcipelag
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- Su le gambe - gridò Albani. - Fu
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mare si tenne fermo stringendo le g
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- Ha fame, - disse Albani, - e quan
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- Evviva!... Evviva!... Grazie a Di
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ponente a levante. Alle quattro del
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- Signor Emilio!... - urlò con voc
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vittime, con un becco grandissimo,
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- Formiamo ora una scala umana - di
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aggiungendo Albani. - No, finora -
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non ferirsi le mani con quelle punt
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- Delle armi!... - esclamarono i du
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dolcemente formando una piccola cal
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- E se scorgi qualche cosa di sospe
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delle lance!... Toh!... E perché n
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- Dopo la capanna verranno le armi
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Urgeva quindi fabbricarsi tosto una
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mangiati come riso da molte popolaz
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grigiastra, lievemente grassa. - Ar
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- Ecco le funi per i nostri bambù
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- Che possiamo prendere degli anima
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cucchiai di legno, fabbricati dal m
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come se nulla avessero da paventare
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ti sdraiassi sotto quell'ombra, non
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ostriche, crostacei e frutta, il si
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fosse già assai esperto nel manegg
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mezzo ai macchioni più folti, rito
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si ottiene un succo molto dolce, ch
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I gusci delle ostriche e di altre c
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- E quando degli uccelli?... - Quan
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manifestasse la sua soddisfazione c
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- Si tratta d'una scimmia, adunque?
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circonferenza che eguaglia le cosce
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piacciono assai le scimmie. Si lasc
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calaos-rinoceronti, grossi e strava
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Un quadrumane, dopo d'aver fatto un
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andò a guardare con curiosità le
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- Fortunatamente ce li daranno le p
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le cui penne variopinte, a riflessi
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polpa bianca, delicata, divisa in c
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uonissima. Dopo un riposo di qualch
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tosse: era il suo modo per manifest
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indietro. - Hai paura? - Se sono or
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accia e si strinse al petto il pelo
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integrifolia meglio conosciuti col
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terra attorno alla pianta, con infi
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- Su di un'isola, come lo avevo sup
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astoni, che poi ricoprirono con una
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Ad un tratto però parve che concen
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UNA LUCE MISTERIOSA La tigre abbatt
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cominciano a diventar vecchie lasci
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Tonno - disse il veneziano. - Corna
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Enrico, che si era pure fermato per
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adure. - Ma venuti da dove? - insis
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prima delle preghiere, poiché il b
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el colore giallo dorato. - Degli an
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- Al diavolo quei ributtanti pipist
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- Che questo povero diavolo, sia st
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ancora accesa e la cui punta era or
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- Non era adunque velenoso quel ser
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Quel riposo, che si prolungava, dov
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- Lo credo anch'io, signore. Mi sen
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domani, se ti potrai reggere, farem
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un genere particolare della famigli
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affrettava a piantare nel terreno d
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mentre è un pregio di più per que
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che prima non aveva vedute. - Ebben
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asino. - Bell'idea, signor Albani.
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scure rimbalzava sulle fibre legnos
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potesse indicargli la provenienza o
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Il veneziano aveva scoperte altre p
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IL TIA-KAU-TING Trovandosi così am
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sfuggire i nemici più forti di lui
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per impedire agli animali della for
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- O nella caverna - disse Piccolo T
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sospetto. Quando giunsero sul margi
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LE DEVASTAZIONI DEI PIRATI I marina
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Page 180 and 181: oscaglia. I pirati dovevano aver at
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Page 240 and 241: La scialuppa era allora giunta di f
Page 242 and 243: vostro soccorso. - È inutile - ris
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Page 270 and 271: IL NAUFRAGIO DELLA GIUNCA Pioveva a
Page 272 and 273: aveva tuonato al largo. - Signor Al
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Page 276 and 277: Io mi occupo di questi poveri naufr
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I TAGALI I naufraghi si erano ranni
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l'esistenza. - Dunque voi non sapet
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Poco dopo anche il maltese ed i nau
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veneziano. - Urrah!... Urrah! - url
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sponda, formando un villaggio picco
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di scimmie, di babirussa, di orsi n
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