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"I Robinson italiani" di Emilio Salgari - Altervista

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una fiamma e poco dopo s'udì echeggiare un colpo <strong>di</strong> cannone.<br />

– Presto! – gridò Albani. – È una nave!...<br />

I tre marinai si slanciarono verso la grotta, tagliarono<br />

alcune bracciate <strong>di</strong> quelle grosse piante arrampicanti sature <strong>di</strong><br />

gomma e le trasportarono sulla spiaggia ammucchiandole sotto<br />

la sporgenza d'una roccia.<br />

Il signor Albani aveva già accesi alcuni fiocchi <strong>di</strong> cotone ed<br />

un pezzo <strong>di</strong> candela datagli dal mozzo. In pochi istanti i giunta<br />

wan presero fuoco quantunque fossero bagnati ed una grande<br />

fiammata s'alzò, illuminando le scogliere e le onde che venivano<br />

ad infrangersi contro la costa.<br />

In quel momento il cielo, come se fosse geloso <strong>di</strong> quella<br />

luce, s'illuminò: un lampo immenso fendette le nubi come una<br />

immane scimitarra, facendo scintillare il mare fino agli estremi<br />

confini dell'orizzonte.<br />

– La giunca! – avevano gridato i tre marinai.<br />

Non si erano ingannati. Alla livida luce <strong>di</strong> quel lampo<br />

avevano scorto, a circa un miglio dalla spiaggia, una <strong>di</strong> quelle<br />

navi <strong>di</strong> forme pesanti e barocche, colla prua alta e quasi quadra,<br />

che i cinesi chiamano giunche. Certamente doveva essere quella<br />

segnalata al mattino.<br />

Era stata veduta per pochi istanti, ma i tre marinai sapevano<br />

ormai che quella nave si trovava in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong>sperate, poiché<br />

non avevano scorto alcun albero, né alcuna vela.<br />

Senza dubbio l'alberatura era stata abbattuta dalla furia<br />

dell'uragano e quella carcassa, impotente a <strong>di</strong>rigersi, veniva<br />

trascinata, spinta, scaraventata verso le scogliere dell'isola.<br />

Di quando in quando il cannone tuonava sul ponte della<br />

povera nave e s'alzavano grida acute, grida <strong>di</strong>sperate invocanti<br />

soccorso.<br />

– Enrico – <strong>di</strong>sse il veneziano, che non poteva tenersi fermo.<br />

– Cre<strong>di</strong> che si possa affrontare le onde colla nostra scialuppa?...<br />

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