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"I Robinson italiani" di Emilio Salgari - Altervista

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grigiastra, lievemente grassa.<br />

– Argilla – <strong>di</strong>sse, con una certa sod<strong>di</strong>sfazione. – Non mi ero<br />

ingannato; ho trovato le mie pentole.<br />

Continuò a scavare ricavando dell'altra argilla, ne fece una<br />

grossa palla che avvolse nella propria giacca, poi continuò a<br />

inoltrarsi nella piantagione, seguendo una specie <strong>di</strong> sentiero<br />

cosparso <strong>di</strong> bambù spezzati o piegati, che doveva essere stato<br />

aperto dal felino. Dopo <strong>di</strong>eci minuti giungeva in una piccola<br />

radura in mezzo alla quale scorse, <strong>di</strong>stesa a terra, una grossa<br />

carcassa semispolpata e sanguinante.<br />

– Adagio – mormorò, impugnando la lancia. – La tigre può<br />

trovarsi vicina.<br />

Fiutò più volte l'aria per sentire se c'era odore <strong>di</strong> selvatico,<br />

odore che tra<strong>di</strong>sce la presenza <strong>di</strong> quei grossi e feroci felini, poi<br />

s'avanzò cautamente, guardando <strong>di</strong>nanzi, a destra ed a sinistra.<br />

La preda abbattuta dalla tigre era un babirussa, animale<br />

grosso come un cervo, la cui carne è eccellente avendo il gusto<br />

<strong>di</strong> quella del cinghiale. Attorno alle ossa vi era ancora tanta<br />

polpa da nutrire <strong>di</strong>eci uomini affamati.<br />

Tagliò un bel pezzo che pesava parecchi chilogrammi, poi<br />

abbandonò rapidamente quel luogo pericoloso, temendo <strong>di</strong><br />

venire sorpreso dal felino, il quale forse sonnecchiava nei<br />

<strong>di</strong>ntorni.<br />

Quando uscì dalla piantagione, il marinaio ed il mozzo<br />

stavano trasportando gli ultimi bambù.<br />

– Avete trovata la colazione, signore? – chiese Enrico.<br />

– Sì, amico, e anche delle pentole.<br />

– Delle pentole!... Eh! Via, scherzate?<br />

– Non <strong>di</strong>co <strong>di</strong> averle trovate già fatte e pronte per metterle<br />

sul fuoco, ma porto con me dell'argilla per fabbricarle.<br />

– Ma voi siete la provvidenza in persona, signore! Mio<br />

Piccolo Tonno, ti farò assaggiare il giupin!... Terremoto <strong>di</strong><br />

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