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Selvicoltura nelle foreste di protezione - INTERREG Forêts de ...

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massima pen<strong>de</strong>nza. I polloni su ceppaie alte non possono essere separati,<br />

ma conservati come biogruppo oppure eliminati tutti.<br />

Date le fasce altitu<strong>di</strong>nali e le stazioni ove vegetano i Querceti, la <strong>protezione</strong><br />

è esplicata essenzialmente nei confronti <strong>di</strong> cadute <strong>di</strong> massi e, localmente,<br />

<strong>di</strong> scivolamenti superficiali e lave torrentizie, mentre rari sono i casi in cui si<br />

manifesti l’accumulo o la persistenza <strong>di</strong> un significativo manto nevoso.<br />

Querceti xero-basifili<br />

In generale si potrà preferire la conversione a fustaia per via naturale. Gli<br />

stessi tagli <strong>di</strong> avviamento effettuati <strong>nelle</strong> stazioni con maggiore fertilità<br />

non vanno intesi con l’obiettivo <strong>di</strong> costituire boschi più produttivi, ma<br />

per ragioni paesaggistiche e ambientali. Il proseguimento <strong>de</strong>l governo a<br />

ceduo potrà essere valutato solo per i cedui ancora a regime e dove si<br />

voglia mantenere una <strong>de</strong>nsità rada per salvaguardare la presenza <strong>di</strong> specie<br />

xerofile e steppiche <strong>di</strong> particolare valore naturalistico. In tutti i casi occorre<br />

conservare le specie <strong>di</strong>verse dalla roverella.<br />

Querceti mesoxerofili<br />

Le migliori con<strong>di</strong>zioni stazionali permettono <strong>di</strong> gestire attivamente questi<br />

soprassuoli, sia nell’ambito <strong>de</strong>l governo a ceduo sia a fustaia.<br />

Tenendo presente che si tratta prevalentemente <strong>di</strong> boschi <strong>di</strong> proprietà<br />

privata, per quelli ancora a regime è possibile il proseguimento <strong>de</strong>l governo<br />

a ceduo, <strong>de</strong>stinando alla conversione alcuni popolamenti o perché<br />

invecchiati o per motivi ambientali. Nel caso <strong>de</strong>l proseguimento <strong>de</strong>l governo<br />

a ceduo è in<strong>di</strong>spensabile adottare la tecnica <strong>de</strong>lla matricinatura per gruppi,<br />

rilasciando non meno <strong>di</strong> 150 soggetti a ettaro, scelti fra la roverella e le specie<br />

accompagnatrici. Il turno ipotizzabile potrà variare fra 25-30 anni. Questa modalità<br />

permette <strong>di</strong> mantenere una quota <strong>di</strong> specie eliofile come il pino silvestre<br />

per il loro ruolo strutturale e <strong>di</strong> specie capaci <strong>di</strong> ricostituire il soprassuolo in<br />

caso <strong>di</strong> avversità (incen<strong>di</strong>).<br />

Nei cedui invecchiati o per popolamenti infiltrati da altre latifoglie e <strong>di</strong> <strong>di</strong>screta<br />

fertilità è auspicabile la conversione a fustaia.<br />

Q. <strong>di</strong> rovere a Teucrium scorodonia<br />

La forma <strong>di</strong> governo tra<strong>di</strong>zionalmente utilizzata era il ceduo matricinato o composto<br />

(var. con castagno), con turni compresi fra 15 e 20 anni. Attualmente<br />

questi popolamenti si presentano come cedui invecchiati o fustaie. In tale ottica,<br />

tenuto conto <strong>de</strong>lla semplificazione strutturale e compositiva, è auspicabile<br />

la progressiva conversione a fustaia, sia con interventi attivi sia lasciando il<br />

popolamento alla libera evoluzione. La gestione a ceduo composto è proponibile<br />

per i popolamenti ancora a regime, in particolare nella var. con castagno,<br />

impostando una selvicoltura con matricinatura per gruppi. Per i popolamenti<br />

già a fustaia possono essere realizzati interventi <strong>di</strong> <strong>di</strong>radamento con l’obiettivo<br />

<strong>di</strong> favorire la rinnovazione <strong>de</strong>lle specie arboree accessorie e <strong>de</strong>l faggio. Nel st.<br />

mesoxerofilo non sono da preve<strong>de</strong>re interventi selvicolturali.<br />

Querceti xero-acidofili<br />

La tipologia d’intervento non si <strong>di</strong>scosta molto da quella <strong>de</strong>l Tipo xerobasifilo.<br />

In generale si potrà optare per la conversione a fustaia per via<br />

naturale. Il proseguimento <strong>de</strong>l governo a ceduo potrà essere valutato solo<br />

per i cedui ancora a regime, che non svolgano altre funzioni extraproduttive<br />

rilevanti, <strong>di</strong> proprietà privata e qualora sia presente il castagno.<br />

Nel sottotipo steppico possono essere previsti interventi <strong>di</strong> <strong>di</strong>radamento<br />

per mantenere rada la copertura, evitando così la scomparsa <strong>de</strong>lle specie<br />

tipiche <strong>di</strong> questi ambienti.<br />

Semenzale <strong>di</strong> rovere<br />

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