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Selvicoltura nelle foreste di protezione - INTERREG Forêts de ...

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Premessa<br />

Sulle Alpi la vita <strong>de</strong>ll’uomo è sempre stata profondamente legata a quella <strong>de</strong>lle <strong>foreste</strong>.<br />

Nel passato i boschi fornivano alle popolazioni legname da opera e legna da ar<strong>de</strong>re<br />

e una serie <strong>di</strong> prodotti secondari, tra cui pece, trementina, corteccia, lettiera; inoltre<br />

costituivano importanti superfici per il pascolo arborato e la <strong>protezione</strong> dai pericoli naturali<br />

e dall’erosione <strong>de</strong>l suolo.<br />

Oggi è maggiore la consapevolezza che la foresta montana è un bene sociale multifunzionale<br />

che esten<strong>de</strong> i suoi benefici sull’intero ambiente a vantaggio <strong>di</strong> tutta la collettività. Oltre alla<br />

produzione <strong>di</strong> materie prime rinnovabili, alle <strong>foreste</strong> sono riconosciute importanti valenze<br />

naturalistiche e culturali.<br />

D’altra parte è aumentata la percezione che i benefici <strong>de</strong>lle superfici boscate in termini <strong>di</strong><br />

regimazione <strong>de</strong>lle acque e <strong>di</strong> qualità <strong>de</strong>ll’aria non si limitano alle zone montane, ma interessano<br />

anche le pianure, <strong>di</strong>sboscate ormai da secoli. Ancora oggi, come in passato, viene così<br />

riconosciuta ed attribuita alla foresta l’importante funzione <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa dall’erosione e <strong>di</strong> <strong>protezione</strong><br />

<strong>di</strong>retta <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amenti, manufatti e infrastrutture dalla caduta <strong>di</strong> valanghe e <strong>di</strong> massi, <strong>di</strong> controllo<br />

<strong>de</strong>lle lave torrentizie e <strong>di</strong> stabilizzazione <strong>de</strong>gli scivolamenti superficiali. Ciò non significa che<br />

la presenza <strong>de</strong>lla foresta sia <strong>di</strong> per sé la soluzione a tutti i problemi <strong>di</strong> <strong>protezione</strong> <strong>di</strong>retta; è<br />

necessario <strong>di</strong> volta in volta valutare la necessità <strong>di</strong> affiancare la fondamentale azione <strong>de</strong>l bosco<br />

con opere paravalanghe o <strong>di</strong> protezioni dalla caduta <strong>de</strong>i massi.<br />

L’importante e profondo legame tra <strong>foreste</strong> e popolazione ha portato mo<strong>di</strong>fiche negli<br />

ecosistemi forestali, semplificandoli dal punto <strong>di</strong> vista <strong>de</strong>lla composizione specifica e strutturale<br />

e alterandone l’estensione; affinché la funzione <strong>di</strong> <strong>protezione</strong> venga mantenuta e migliorata, è<br />

invece necessario che le superfici interessate siano gestite in maniera attenta. Questo è possibile<br />

solo con un’approfon<strong>di</strong>ta conoscenza <strong>de</strong>lle <strong>di</strong>namiche naturali e grazie alla professionalità e alla<br />

sensibilità <strong>de</strong>gli operatori.<br />

L’esigenza <strong>di</strong> accomunare le <strong>di</strong>verse esperienze e conoscenze presenti nell’arco alpino sulla<br />

gestione <strong>de</strong>i boschi <strong>di</strong> <strong>protezione</strong> ha perciò indotto la Regione Autonoma Valle d’Aosta e la<br />

Regione Piemonte a confrontarsi con le realtà transfrontaliere, attraverso il progetto Interreg III A<br />

- Alcotra “Gestion durable <strong>de</strong>s forêts <strong>de</strong> montagne à fonction <strong>de</strong> protection”.<br />

Questo manuale nasce quin<strong>di</strong> grazie e non solo alle conoscenze maturate oltre frontiera, ma<br />

anche dalla sinergia tra le nostre due Regioni che hanno con<strong>di</strong>viso esperienze pregresse e<br />

approfon<strong>di</strong>te durante lo svolgimento <strong>de</strong>l progetto. S’inten<strong>de</strong>, in tal modo, fornire all’utilizzatore<br />

uno strumento innovativo, almeno per l’Italia, nella gestione specifica <strong>de</strong>lle <strong>foreste</strong> <strong>di</strong> <strong>protezione</strong>.<br />

I contenuti e le in<strong>di</strong>cazioni selvicolturali presenti <strong>de</strong>rivano da dati ed esperienze maturate <strong>nelle</strong><br />

Alpi Occi<strong>de</strong>ntali italiane, quin<strong>di</strong> non vogliono né possono essere immo<strong>di</strong>ficabili o applicabili “tout<br />

court” altrove, ma sono invece un primo passo verso una riflessione e con<strong>di</strong>visione più ampia tra<br />

le Regioni <strong>de</strong>ll’arco alpino.<br />

L’Assessore allo Sviluppo <strong>de</strong>lla montagna L’Assessore all’Agricoltura e Risorse<br />

e <strong>foreste</strong> <strong>de</strong>lla Regione Piemonte Naturali <strong>de</strong>lla Regione Autonoma Valle<br />

d’Aosta<br />

Bruna Sibille Giuseppe Isabellon

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