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Selvicoltura nelle foreste di protezione - INTERREG Forêts de ...

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lore per il loro sviluppo. Lo stesso quantitativo <strong>di</strong> luce è invece<br />

sufficiente per lo sviluppo <strong>di</strong> altre specie arbustive ed erbacee che<br />

possono costituire uno strato nel quale è <strong>di</strong>fficile l’inserimento <strong>de</strong>i<br />

semenzali <strong>de</strong>lle specie forestali. In presenza <strong>di</strong> elevata quantità<br />

<strong>di</strong> luce <strong>di</strong>retta, sono infatti favorite specie erbacee ed arbustive<br />

eliofile, anch’esse maggiormente competitive rispetto alla rinnovazione<br />

forestale.<br />

Nei piani montano superiore e subalpino la rinnovazione è, pertanto,<br />

concentrata solo <strong>nelle</strong> microstazioni favorevoli quali piccoli<br />

dossi, ceppaie e tronchi atterrati. In questi siti (dove la neve si scioglie<br />

precocemente) la rinnovazione riesce a sfruttare la maggiore<br />

lunghezza <strong>de</strong>lla stagione vegetativa e a sfuggire alla competizione<br />

<strong>de</strong>lle specie arbustive ed erbacee che possono soffocare le plantule<br />

e i giovani esemplari arborei. In particolare <strong>nelle</strong> <strong>foreste</strong> naturali i<br />

processi <strong>di</strong> rinnovazione sono agevolati dalla presenza <strong>di</strong> tronchi a<br />

terra e, in generale, <strong>di</strong> legno morto, i quali permettono alla rinnovazione<br />

un bilancio positivo in termini <strong>di</strong> calore e sostanze nutritive<br />

e rappresentano microstazioni favorevoli per quanto riguarda<br />

la competizione con altre specie erbacee e arbustive. La crescita<br />

dallo sta<strong>di</strong>o <strong>di</strong> plantula fino a un’altezza <strong>di</strong> almeno 130-150 cm è<br />

sempre lenta e può durare alcuni <strong>de</strong>cenni.<br />

Infine, la rinnovazione naturale nei boschi <strong>di</strong> montagna è spesso<br />

con<strong>di</strong>zionata da ulteriori fattori quali funghi criofili come l’Herpotrichia<br />

nigra, il brucamento da parte <strong>de</strong>gli ungulati selvatici, il pascolo<br />

in bosco <strong>di</strong> animali domestici e altre attività <strong>de</strong>ll’uomo.<br />

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