Untitled - only fantasy

Lui sospirò.
«Questa ferita è piuttosto profonda» dichiarò lei saggiandola con
le dita. «Hai bisogno di punti.»
Valerian si morse le labbra per non trasalire dal dolore. Non
aveva mai dovuto preoccuparsi delle sue ferite: dopo una battaglia,
faceva l'amore con una donna e queste guarivano da sole. «Ho
soltanto bisogno di sesso. Con te.» Voleva suonare seducente, ma il
tono che gli uscì era lamentoso e colmo di rimprovero.
Shaye gli medicò la ferita con delicatezza, scura in volto. «Sono
disposta ad andare a prendere una delle altre donne.» Poi strinse le
labbra, divisa tra la speranza e la rabbia all'idea che lui accettasse la
sua offerta.
«Piccolo raggio di luna, quando capirai che voglio solo te?»
Shaye si rilassò. «E tu quando capirai che non amo il sesso
casuale?»
«Ti ho già spiegato che sei la mia compagna, dunque le tue
proteste sono stupide e inutili.»
«Una compagna è bendisposta verso il suo uomo, mentre io non
lo sono. Lo sappiamo tutti e due. E non sono neanche una regina.»
Incapace di trattenersi, Valerian le afferrò una lunga ciocca e si
fece scorrere i capelli chiarissimi tra le dita, poi li portò al naso e ne
aspirò il profumo meraviglioso. «Mmh, sai di buono!»
«Non posso dire lo stesso di te.»
Lui non si offese. «Ho bisogno di un bagno, lo so. Perché non ti
unisci a me?»
Scossa da un fremito, Shaye lasciò cadere per terra la pezzuola.
«La smetti di dire cose del genere?»
«Perché? Ti desidero e non sono il tipo da negare i miei desideri.»
«Già, l'ho capito» borbottò Shaye. Si chinò a raccogliere la
pezzuola e la gettò nel camino spento, poi ne prese una pulita e vi
versò una manciata di sabbia. «Ti rendi conto che sto per cospargere
di sabbia una ferita aperta?»
«Sì.»