Untitled - only fantasy

«Per la salvezza di Atlantide il portale deve essere sorvegliato.
Come posso fidarmi che tu lo faccia, invece di usarlo per i tuoi fini?»
Valerian si fermò e Darius fece lo stesso.
Si fissarono negli occhi, entrambi ansimanti. «Quando ci
riprenderemo le ninfe, non avremo più bisogno di rapire donne dal
mondo in superficie.»
Intorno a loro lo scontro continuava. Valerian si chinò per evitare
un fiotto di fuoco.
«Secondo Poseidone solo i guardiani possono usare i portali per
viaggiare fino alla superficie. Chiunque altro lo faccia merita una
punizione. Se tu fossi un guardiano...»
«Farei il mio dovere.» Valerian studiò il viso di Darius: gli occhi
azzurri erano decisi a uccidere, se fosse stato necessario, ma
speravano di trovare un'altra soluzione.
«Il portale che io sorveglio porta a una giungla e questo conduce
a un oceano, come tu ben sai. Se rimani qui, dovrai affrontare i
viaggiatori umani che perderanno la strada e arriveranno fino ad
Atlantide e occuparti di sorvegliare la Città Esterna. Sono pronto a
cederti questo compito, che non era comunque destinato a me. Sono
già abbastanza occupato con la Città Interna.»
«Proteggerò il portale a costo della vita» gli promise Valerian.
«Questa è l'unica casa che abbiamo mai avuto e non intendiamo
perderla.»
«Allora inginocchiati.»
Valerian obbedì senza esitare. Darius gli fece un taglietto al centro
del petto e l'altro pronunciò un giuramento di sangue, impegnandosi
a sorvegliare il portale e a difendere la città.
Intorno a loro gli uomini smisero di combattere e li guardarono.
Shaye si avvicinò a Valerian, che si alzò in piedi e intrecciò le dita
alle sue. Avrebbe dovuto rimproverarla per aver lasciato la
protezione del tavolo, ma era troppo felice di averla vicina.
Darius la vide e sgranò gli occhi sorpreso.
«Ti avevo detto che volevo restare con lui» gli ricordò Shaye
sollevando il mento fiera.