Untitled - only fantasy

Shaye si svuotò di ogni pensiero, consumata solo dal piacere. Aprì le
gambe d'istinto, in un invito silenzioso ed eloquente.
Valerian non lo raccolse e anzi si sollevò appena.
Shaye quasi lo maledisse.
Con l'altra mano lui le alzò l'orlo della maglietta. «Voglio vederti»
dichiarò.
«Sì» accettò lei. Chi era quella creatura passionale, che gli
rispondeva con tanto ardore? Non Shaye, no di certo. Non si
preoccupava più del passato e neanche di quello che sarebbe
successo una volta finito di fare l'amore, ma voleva solo sollevare i
fianchi per facilitargli le cose. La sua erezione sfregò contro di lei,
provocandole un piacere assoluto.
Shaye era ancora vestita, eppure le pareva che Valerian avesse già
raggiunto il suo punto più intimo e ardente. «Mmh, sì... mi piace»
mormorò con voce rotta. «Lo odio. Lo odio.»
Si sfregò contro il suo membro e Valerian trattenne il respiro. Poi
le sfilò la maglietta dalla testa, denudando il seno morbido.
«Devo assaggiarli. Devo sentire in bocca queste dolci perline.»
Non avrebbe dovuto permettergli di spingersi oltre, lo sapeva,
ma la curiosità ebbe la meglio. Almeno, così Shaye definiva il
possente desiderio di sentirlo dentro di sé: ora finalmente avrebbe
capito come mai quel semplice atto spingesse la gente a diventare
schiava delle proprie emozioni.
Valerian le strinse un polso delicato. «A che cosa pensi?»
«Alla passione» ammise lei. «Al sesso.»
«Guardami.»
Shaye non osò disobbedire e si irrigidì stupefatta: Valerian la
divorava con lo sguardo come se fosse la cosa più bella che avesse
mai visto. Come se la pelle chiarissima e il seno non troppo formoso
fossero in cima alla sua lista di regali di Natale.
«Non ho mai visto niente di così delizioso» dichiarò, confermando
la sua ipotesi. «La tua bellezza mi incanta.»