Untitled - only fantasy

«Bastardo fortunato» borbottò Broderick con un sorriso. Tutti
erano felici di ritrovarsi fuori dalle celle.
«Cercate di non uccidere i draghi» si raccomandò Shaye.
«Avrebbero potuto ucciderci - ed eliminare anche voi - e invece si
sono limitati a riportarci illese in superficie e a rinchiudervi nelle
segrete. Dovreste mostrare loro la stessa considerazione.»
«La mia compagna è molto saggia» commentò Valerian.
«Ascoltatela.»
Dopo averli imprigionati, Darius lo aveva guardato diritto negli
occhi. Gli dei mi hanno ordinato di uccidervi tutti. Forse mi attirerò
la loro ira sulla testa, ma non credo che la vostra razza meriti la
distruzione. Resterete qui fino a quando non avrò deciso cosa fare di
voi, aveva dichiarato.
Un uomo d'onore come lui non meritava la morte.
Valerian salì le scale facendo meno rumore possibile, seguito da
Shaye e dai suoi guerrieri. Erano disarmati ma risoluti: quella era la
loro casa e non l'avrebbero ceduta a nessuno.
«Separatevi» ordinò Valerian in un sussurro, una volta arrivati in
cima.
Gli uomini si allontanarono in ogni direzione. Valerian notò che
anche Joachim aveva tenuto vicino la sua compagna. Avevano dalla
loro parte l'elemento sorpresa ed erano decisi a sfruttarlo. I loro
passi risuonarono leggeri. Le torce fissate alle pareti risplendevano,
riscaldando l'aria e indicando la strada da seguire.
Valerian condusse il suo contingente in sala da pranzo. Presto
scorsero un gruppo di draghi seduto a tavola, intento a discutere la
miglior linea d'azione.
«Uccidiamoli e facciamola finita» ringhiò uno di loro. «Non voglio
attirare l'ira di Poseidone sulla mia famiglia.»
«Se permettiamo alla sua minaccia di condizionarci, perderemo il
controllo delle nostre vite» replicò Darius. «E se domani ci ordinasse
di uccidere le nostre donne?»
«Se gli disobbediamo, non vivremo abbastanza a lungo da
saperlo.»