Untitled - only fantasy

Kathleen scrollò le spalle. «Hai tentato di sfuggirgli: non credo che
te lo terrai a lungo, con un comportamento del genere. Ti concedo
una settimana, al massimo due.»
Shaye si fece avanti agitando i pugni, pronta a colpire, ma Brenna
la trattenne prendendola per un braccio. «Se la ferisci, non ho niente
per ricucirla» l'avvertì.
Shaye fece un respiro profondo e distolse lo sguardo dalla rivale.
Voleva uscire dalla cella e allontanarsi da quelle donne. Voleva
tornare a casa e stare sola, una prospettiva che le creava un vuoto
doloroso nel petto.
Il gruppo cominciò a commentare l'arrivo di un nuovo ninfo,
ancora più bello degli altri, compreso lo stesso Valerian. Pareva che
gli piacesse fare domande e che riuscisse a portare una donna
all'orgasmo con un semplice sguardo.
Se fosse rimasta là, quella era la vita che l'aspettava, rifletté Shaye.
Ogni volta che minacciava di scoppiare una guerra l'avrebbero
rinchiusa in una cella e un giorno Valerian l'avrebbe dimenticata. Lei
però avrebbe continuato a desiderarlo con disperata intensità, visto
che lui aveva risvegliato una passione che riteneva morta e sepolta.
A quel punto cosa avrebbe fatto? Valerian aveva giurato che non si
sarebbe mai stancato di lei, ma non poteva predire il futuro. Prima o
poi un'altra donna avrebbe attirato la sua attenzione. Era un ninfo,
in fondo. Non poteva permettere che lui l'abbandonasse.
Tutte le persone che Shaye aveva amato l'avevano abbandonata
o delusa. Nessuno le era rimasto accanto, deciso a far funzionare il
loro rapporto. Ormai lo sapeva. Sapeva anche che, se non avesse
amato, non avrebbe sofferto al momento di veder crollare tutto.
Eppure ecco che aveva concesso a Valerian più di quanto avesse
mai dato a un altro uomo.
lì.
La sua prima reazione era stata quella giusta. Doveva andarsene di
«Questa è l'occasione migliore per scappare, Brenna» dichiarò in
un sussurro deciso, ignorando il dolore al petto. «Ci stai?»
Brenna si mordicchiò il labbro inferiore e si torse le mani indecisa,
poi annuì.