Untitled - only fantasy

pranzetto succulento. E lei provava l'assurdo desiderio di distendersi
nuda sulla tavola, offrendosi come un dolce da consumare gratis.
Si umettò le labbra. Aveva l'acquolina in bocca e un nodo allo
stomaco. La sua pelle era percorsa da uno strano formicolio. Sono
eccitata. Perché? E, soprattutto, come mai non se la dava a gambe?
I sei uomini erano sempre più vicini, tanto che poteva vedere le
goccioline d'acqua scendere lungo i petti glabri e raccogliersi negli
ombelichi sexy, per poi scivolare più in basso...
Basta, doveva riprendersi. Lo sguardo le scivolò sull'uomo al
centro e per un momento Shaye dimenticò di muoversi e di
respirare. Pericoloso, le suggerì la mente. Letale. Era più alto degli
altri, i capelli biondi, bagnati e arruffati, gli incorniciavano un viso
dai lineamenti perfetti e gli occhi... Oh, Dio, i suoi occhi... Erano
turchesi e così erotici e seducenti che Shaye sentì i capezzoli che si
indurivano e un pulsare sordo tra le gambe.
C'era qualcosa di selvaggio in lui, una calma ingannevole che
inviava un messaggio eloquente: quell'uomo faceva quello che gli
pareva, era chiaro. Mentre Shaye lo guardava lui la fissò con
intensità, fino a quando i suoi occhi divennero di un turchese più
cupo e tempestoso. L'eccitazione però venne presto sostituita da un
lampo di rabbia.
«Miei» dichiarò Tamara, ancora persa in una sorta di trance. «Tutti
miei.»
I guerrieri uscirono dall'acqua e lasciarono cadere i sommozzatori
ancora incoscienti sulla spiaggia. Ora che aveva le braccia libere,
l'uomo alto e biondo nel mezzo le fece cenno di avvicinarsi, ma con
un grande sforzo Shaye riuscì a scuotere la testa. La mente la
spingeva a obbedire, ma lei scosse di nuovo la testa con forza.
L'uomo aggrottò le sopracciglia. «Vieni qui» le disse. La sua voce
era ridotta a un rauco mormorio, eppure la raggiunse erotica e
inebriante come una carezza.
Un brivido le percorse la schiena. Cosa avrebbe provato se lui
l'avesse toccata davvero? Se l'avesse esplorata tutta con quelle labbra
tumide?
Basta. Smettila!, le ingiunse una voce razionale.