Untitled - only fantasy

Valerian si costrinse a sospirare. In realtà, le cose stavano andando
proprio come sperava. «Se non resti ferma, dovrò costringerti con la
forza. Broderick!» chiamò.
«Sì, mio re» rispose questi facendosi avanti.
«Come mio secondo e capo della guardia, puoi scegliere per
primo.» Valerian allentò la stretta e la sua prigioniera prese a
dimenarsi con furia ancora maggiore, con gemiti e grugniti che
riempivano l'aria.
Broderick sorrise e si avvicinò alle donne, cominciando dal capo
più lontano della lunga fila.
«Sceglimi, sceglimi» invocarono loro.
Godendosi quel momento, il guerriero avanzò lentamente,
fermandosi di tanto in tanto per abbassare la cerniera del vestito di
una donna e dare una sbirciata al seno. In alcuni casi, con grande
gioia della prescelta, arrivò anche a succhiarle i capezzoli. Quando
giunse al raggio di luna, però, non aveva ancora compiuto la sua
scelta.
Valerian notò i suoi occhi verde smeraldo che la osservavano e la
strinse più forte, mentre un violento senso di possesso ruggiva
dentro di lui. È mia, pensò determinato.
Broderick allungò una mano e sollevò la gonnellina d'erba.
«Mi chiamo Shaye» proruppe lei. «Shaye Octavia Holling.»
Valerian capì subito che cosa volesse da lui: gli aveva confessato il
proprio nome e ora si aspettava che tenesse i suoi uomini a distanza.
Gliel'aveva promesso, no? Shaye... Assaporò il suo nome: le stava
bene. Era freddo e distante, ma anche sensuale.
«Prendilo a calci» le suggerì all'orecchio.
Lei obbedì senza esitare, assestando un calcio potente allo
stomaco di Broderick. Stupefatto, il guerriero barcollò all'indietro,
perse l'equilibrio e cadde sul sedere, suscitando un boato di risate. Si
rialzò di scatto e fissò Shaye con aria confusa.
Valerian trattenne a fatica un sorriso, mentre il suo secondo
sceglieva una brunetta dall'aria tranquilla. Si allontanarono dalla sala